La Roma con i nervi tesi

 Dal Messaggero:

Lite continua. Probabilmente ci abbiamo fatto l’abitudine, ma finisce sempre così. In campo e fuori. Negli spogliatoi e in diretta tv. Il nervosismo della Roma è sotto gli occhi di tutti, spesso inquadrato anche dalle telecamere. Va bene, nel senso che ci può stare, quando si perde e magari di brutto. Quando si pareggia e subendo una rimonta. Non si capisce, però, la costante. Soprattutto negli ultimi due casi, in Champions e in campionato, a quattro giorni uno dall’altro. A Cluj, a qualificazione conquistata.

La Roma e Berlusconi…

 Da Repubblica.it:

Entro fine anno la Roma potrebbe avere un nuovo padrone: la banca Unicredit non ha alcuna intenzione, ovviamente, di svendere un club così prestigioso, e conosciuto ormai in tutto il mondo. Ma adesso siamo arrivati ad uno snodo cruciale: le offerte dei compratori adesso saranno vincolanti. Dopo ci potrà essere la “due diligence”, vale a dire chi è interessato conoscerà i conti (e gli eventuali debiti) della società. Al momento pare siano rimasti in corsa solo due acquirenti: uno è italiano, l’altro Usa. L’italiano è Giampaolo Angelucci, un impero fra cliniche e giornali. L’altro è un gruppo Usa, che ha fatto la sua offerta (segreta) tramite lo studio Tonucci di Roma, uno dei più importanti studi d’affari d’Italia.

Se segna Juan la Roma vince

 Dal Romanista:

Due pareggi e 6 vittorie consecutive. Se la Roma giocasse sempre all’Olimpico vincerebbe sicuramente lo scudetto. Finora, tra le mura amiche, ha conquistato 20 dei 24 punti disponibili, che diventano 23 su 27 se aggiungiamo la vittoria nel derby, giocato sul campo della Lazio, ma sempre all’Olimpico. A firmare il successo di ieri ci ha pensato Juan, alla sua prima rete in questo campionato, la quinta nella nostra serie A da quando è arrivato alla Roma nell’estate del 2007.

Milan-Roma, Menez: “Trasferte? Sabato ci sbloccheremo”

 Dal Corriere della Sera:

Il fattore Olimpico continua. Aspettando di convincere, la Roma torna a vincere e lo fa nel suo stadio, come al solito, dove ha raccolto 23 dei 26 punti in classifica. Decisivo per battere il Bari è stato il primo gol stagionale di Juan, viziato da una probabile posizione di fuorigioco. Dopo tanto sprecare (rigore fallito da Totti, palo di Cassetti, parate di Gillet e sinistro vincente annullato a Borriello) alla fine poteva arrivare la terza rimonta consecutiva: una beffa evitata da Cassetti in scivolata sul giovane Romero.

Sensi: “Mauro? Parole inaccettabili”

 Ecco il comunicato rilasciato all’Ansa da Rosella Sensi in merito alle frasi di Massimo Mauro:

«L’opinionista di Sky, Massimo Mauro, dopo essersi dimostrato al solito in vena polemica nella ver­sione televisiva, in veste di giornali­sta sul sito di “ Repubblica. it” ha spie­gato ai suoi lettori che un Ranieri co­sì fa male al calcio, alla Roma e alla sua città. In riferimento allo scambio di idee avuto con il nostro allenatore, nell’immediato post partita Roma-Ba­ri, la società giallorossa ritiene inac­cettabile un atteggiamento del gene­re, tenendo conto che i comportamen­ti a volte troppo disinvolti in diretta te­levisiva potrebbero anche trovare giu­stificazione nel frenetico clima lavo­rativo e alla scarsa possibilità di riflessione.

Poco gioco, ma tre punti fondamentali

 Dal Messaggero:

Bisogna sapersi accontentare e guardare avanti senza fare troppo gli schizzinosi. Perché quel che resta della gara con il Bari non può essere comunque poco: i 3 punti, per il successo ritrovato della Roma che si piazza, con il Palermo, al quinto posto, in lista d’attesa per la zona Champions. In fin dei conti mancano ancora ventidue giornate. Non si sa se è un bene o un male, almeno prendendo atto dell’ennesima prestazione anonima e modesta del gruppo di Ranieri. Ma tutto resta ancora aperto, anche se non si può negare come la sfida di sabato sera contro il Milan capolista, lontano 10 punti, potrebbe diventare già decisiva per il futuro.

Roma-Bari, Menez ha voglia di fare gol

 Da La Gazzetta dello Sport:

Perciò, oggi contro il Bari, tre giocatori sono chiamati ad accendere la luce che solo i loro piedi possono far risplendere. I loro nomi sono persino ovvii: Totti, Pizarro e Menez.
Voglia d gol – In campionato, Menez con l´Olimpico si era lasciato bene il francese aveva segnato all´Udinese il gol che aveva «aperto» il match. Insomma, è vietato sbagliare, e per certi versi Menez sa di avere su di sé delle responsabilità da primo della classe. In fondo, a guardare bene, dalla trasferta di Basilea in poi Claudio Ranieri ha scelto di puntare sul modulo «a rombo» proprio per valorizzare al massimo il talento del francese. Nei ballottaggi offensivi degli ultimi tempi, infatti, ormai Jeremy è fuori. Totti, Borriello e Vucinic lottino pure per due posti, perché il francese il suo dietro le punte lo ha quasi sempre.

Ranieri – Pizarro: frattura insanabile?

 Stando a quanto si apprende dalle pagine de Il Corriere dello Sport, alla base del mancato utilizzo di David Pizarro ci sarebbe non solo l’infortunio che ha costretto il cileno ai box ma anche una frattura (insanabile) tra il Pek e Claudio Ranieri:

Pizarro o non Pizarro? Dubbio che da qualche tempo a questa par­te è improvissamente e sorpren­dentemente nato, cresciuto e matu­rato. E non solo per questione tecni­che.
CENTROCAMPO – Il fatto è che il giocatore e Ra­nieri hanno avuto una discussione piuttosto accesa dopo il derby. E la cosa pare proprio non sia finita lì. Tanto è vero che le voci di dentro di Trigoria, riferiscono di un cileno sull´orlo di una crisi di nervi, cosa che non può che sorprendere so­prattutto conoscendo i modi e le parole comunque tranquilli del giocatore. Segno evidente di una rottura che oggi come oggi pare in­sanabile.

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