Roma-Cagliari: più Menez che Vucinic

 Dal Romanista:

Squadra che vince, si cambia. Sembra essere questo il motto preferito di Claudio Ranieri da quando è iniziata la stagione. Un po’ per necessità di circostanza e un po’ per quelle di scelta, dovrebbero essere in quattro (un numero che si ripete armonicamente) coloro che, rispetto al calcio d’inizio della gara di mercoledì contro la Lazio, usciranno per far posto ad altri compagni. In porta andrà Julio Sergio e Doni si accomoderà in panchina. Alla difesa, invece, toccherà qualche cambiamento: di sicuro non ci sarà Burdisso, squalificato dal giudice sportivo per una giornata. L’argentino, comunque, sarà tranquillamente coperto nel cuore della retroguardia da Mexes e Juan. Se sulla sinistra la presenza di Riise non viene minimamente messa in dubbio, sulla fascia opposta continua il rebus su chi potrà fungere da esterno titolare. Ieri Cassetti è rientrato in gruppo dopo i problemi avuti alla caviglia e la logica imporrebbe un suo impiego.

Totti, da Cagliari a Cagliari per ritrovare il gol

 Dal Tempo:

La prima volta non si scorda mai, ma anche l’ultima non se la dimentica nessuno. E l’ultima volta che Francesco Totti è andato a segno su azione all’Olimpico fu proprio contro il Cagliari. Era il 9 maggio 2010, 258 giorni fa, impossibile dimenticarlo. Non era una giornata come tutte le altre, ma un «Totti pride» in piena regola. C’era il sole, era la penultima giornata dello scorso campionato, la Roma aveva appena perso la coppa Italia ma conservava ancora qualche speranzuccia di scudetto e l’Olimpico era pieno zeppo di magliette della Roma con il nome Totti e il numero 10. Era la manifestazione del popolo giallorosso in difesa del suo capitano da tutto il trambusto successivo al calcio rifilato a Balotelli.

Pizarro, si avvicina il rientro. Adriano, polemiche sull’infortunio

 Dal Romanista:

Adriano e Pizarro. Come dire: alfa e omega. Il principio e la fine di un percorso. Il brasiliano, vittima di una frattura “alla testa omerale destra” dopo 4’ della sfida con la Lazio, ne avrà per oltre un mese. Il cileno, al contrario, è quasi pronto per il rientro. La situazione medica dell’Imperatore, in questi giorni, è diventata il centro di molte polemiche. Il suo infortunio è stato sottovalutato? Anche se fosse stata una “semplice” lussazione, non sarebbe stato meglio farlo uscire subito? Secondo il dottor Brozzi, l’ex medico sociale della Roma, il ragionamento è piuttosto semplice: «I malati devono andare in ospedale e non restare in campo, in quelle condizioni non poteva giocare».

Roma, inizia il tour de force. Ranieri: “Lottiamo per lo scudetto”

 Dal Messaggero:

Stasera il Cagliari poi, fino al 16 febbraio, altre sei partite, quattro di campionato, una di Coppa Italia e una di Champions League. Nell’ordine, il 27 contro la Juventus, quarto di coppa, il 30 in casa del Bologna, il 2 febbraio all’Olimpico contro il Brescia, il 6 a Milano contro l’Inter e il 12 il Napoli all’Olimpico prima dell’impegno europeo casalingo contro lo Shakthar Donetsk, il 16. Un vero e proprio tour de force, per la Roma; ma – per mille motivi – anche il momento decisivo della stagione. Dimenticare il derby e ripartire in campionato, ecco l’imperativo a Trigoria.

Italpetroli, al porto di Civitavecchia nodo Autorità per UniCredit

 Da Milano Finanza:

Nell’ambito della vendita degli asset di Italpetroli UniCredit deve fare i conti con l’Autorità Portuale di Civitavecchia. Dopo l’accordo della scorsa estate tra Rosella Sensi e la banca guidata da Federico Ghizzoni, principale creditore della holding, è partita infatti la campagna vendite delle attività di Italpetroli, per ripagare i 400 milioni di debiti. E in vendita, oltre alla Roma, ci sono anche grandi strutture concentrate a Civitavecchia (tra cui tre depositi da 350 mila metri cubi per lo stoccaggio di prodotti petroliferi), e a Vibo Valentia, dove c’è un deposito per la movimentazione di gasoli e benzine.

Menez decisivo

 Da Leggo:

«Non si può fare a meno di Menez». Lo aveva preannunciato qualche giorno fa Rosella Sensi, lo ha detto mercoledì sera dopo il derby Ranieri e lo hanno ribadito ieri a Trigoria i compagni di squadra del francese. L’ingresso di Menez al posto di un imbarazzante Adriano ha cambiato di fatto volto al derby fornendo alla Roma quella fantasia e quella incisività che l’ormai ex-Imperatore non è più in grado di dare.  Il procuratore del brasiliano ha parlato ieri di «linciaggio mediatico verso Adriano». Ma a mettere l’accento sulla differenza di gioco tra il brasiliano e Menez è stato proprio Ranieri: «Nel secondo tempo Menez ci ha dato la svolta. E’ troppo importante per la Roma, l’ho messo perché volevo vincere».

La favola di Simplicio

 Dal Corriere dello Sport:

La sua favola. Un gol nel derby, dopo la traversa colpita nella partita contro la Lazio in campionato. Fu quello il primo segno di risveglio per Fabio Simplicio, rimasto ai margini della squadra nei primi mesi in giallo rosso. Ha disputato la sua prima partita da titolare alla decima giornata. Proprio contro la Lazio. Da allora ha giocato sempre da titolare, salvo la gara con tro la Samp, nella quale la Roma ha perso. La Lazio nel destino. E’ l’avversaria contro la qua le ha giocato di più in serie A, ben tredici volte, con un gol, realizzato con la maglia del Palermo. E la Lazio l’aveva già battuta sei volte. Complessivamente ha messo insieme 14 presenze in campionato con tre gol. Il primo contro la Fiorentina, poi la doppietta a Verona con il Chievo.

Ranieri e l’importanza del derby

 Da il Messaggero:

Claudio Ranieri mette in bacheca il quarto derby di fila e lo potrà fissare a lungo: è il primo allenatore nella storia della Roma a vincerne quattro consecutivi e addirittura al primo colpo, come dimostra la sua media, rispetto a colleghi che lo hanno preceduto: 100 per 100. I quattro successi contro la Lazio hanno, per lui, l’effetto desiderato: con la partita di mercoledì sera riacquista il consenso della piazza. A priori. Perché il derby, in nessuna città come Roma, viene prima di ogni errore e di qualsiasi sconfitta. Ma la serata di Coppa Italia non è da disperdere, nel senso che non bisogna circoscriverla all’eliminazione della Lazio dalla competizione. Deve essere la gara della svolta, visto che la Roma rimane in corsa su tre fronti e la vittoria contro i biancocelesti può diventare fondamentale per la seconda parte di questa stagione. Insomma, gli strascichi per una volta devono essere solo positivi per il gruppo, nel morale e anche nella gestione dei rapporti interni.

Sensi: “La trattativa per vendere la Roma è in corso”

 Da Repubblica:

 Il processo di vendita della Roma continua. L’euforia da derby non ha cancellato le attese di tifosi (e non solo) per quello che sarà il futuro della squadra giallorossa. Dopo le voci delle ultime ore, spazio al nuovo report mensile di Italpetroli, società controllante del pacchetto di maggioranza del club. “Sono ancora in corso – si legge sul comunicato diffuso attraverso il sito del club giallorosso – contatti con un numero limitato di potenziali acquirenti ai quali è stato dato accesso ad informazioni di maggiore dettaglio per la predisposizione di offerte vincolanti”. Traducendo, una short list di soggetti ha avuto accesso alla due diligence e sta studiando la possibilità i formulare offerte vincolanti.

Vendita Roma: c’è una short list

 Dal Corriere dello Sport:

Mancano undici giorni al ter­mine per la presentazione delle offerte vincolanti per la Roma e c’è ancora grande incertezza sul futuro del club. Ieri Federico Ghizzoni, il successore di Alessandro Profumo alla guida di Uni­credit, ha risposto in me­rito alla cessione della so­cietà a margine dell’ese­cutivo Abi: «Gli advisor stanno lavorando intensa­mente e c’è una short list ristretta di investitori. Non guarderemo solo al prezzo, ma anche al futu­ro della squadra. Quindi alla qualità dell’investitore. Speriamo in qualche novità». Ghizzoni non ha vo­luto aggiungere altro. Tra i potenziali compratori della Roma ci sarebbe un gruppo di investitori statunitensi e si ipotizza un nuovo viaggio negli Stati Uniti da parte dei manager della banca.

Perrotta corre verso Roma-Cagliari

 Dal Corriere dello Sport:

Assente Francesco Totti. In campo e in tribuna. In campo si sapeva visto che doveva sconta­re la prima delle quattro giornate di squalifica rimediate dopo il fal­lo commesso su Balotelli nella fi­nale della coppa Italia della passa­ta stagione. Provini – Negativi. Perrotta e Cas­setti non li hanno superati e si so­no dovuti accontentare di fare gli spettatori al derby. Claudio Ranie­ri avrebbe voluto mandarli in campo entrambi, ma non c’è stato niente da fare. Il primo che è sta­to costretto ad alzare bandiera bianca è stato il centrocampista. Conseguenza di un dolore tra il co­stato e la spalla che si portava die­tro dalla partita di Cesena. Perrot­ta la prima botta l’aveva subita nella partita di Genova contro la Sampdoria. Aveva recuperato per quella successiva, ma come spes­so capita nel calcio, ha preso un nuovo colpo nello stesso punto. Quindi ancora dolore ma soprat­tutto meno tempo per poter recu­perare.

Ranieri: mister derby

 Dal Messaggero:

Ancora una volta, Ranieri si è confermato come lo ‘specialista’. Nessuno come lui sa preparare il derby. Le quattro vittorie consecutive da quando è nella Capitale sono solo la prosecuzione di quello che ha sempre fatto nella sua lunga carriera d’allenatore. Esclusa infatti la parentesi londinese con il Chelsea, dove le stracittadine sono all’ordine del giorno e quindi chiedere di rimanere imbattuto sarebbe stato praticamente impossibile, il tecnico di San Saba nelle restanti esperienze avute sulle panchine italiane e spagnole nei campionati di serie A e B non ne ha mai perso uno. Lui fa finta di nulla ma il sorriso con il quale si presenta in sala stampa dice tutto.

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