Progetto DiBenedetto-Roma: quattro acquisti

 Dal Corriere dello Sport:

Il fattore tempo. Do­vrebbe essere la priorità delle priorità di tutti quelli che han­no a cuore le sorti della Roma del presente e del futuro. Per­ché dire che prima si conclu­derà questo periodo di transi­zione e meglio sarà per il pro­getto Roma che dovrà partire con la nuova proprietà, è co­me scoprire l’acqua calda.
TELEFONATE – Comincia­re oggi a lavorare sulla Roma del prossimo an­no è un conto, farlo tra due mesi è un altro. Ep­pure non tutti vogliono bene alla Roma, anche se danno alle stampe l’esatto contrario. E’ la storia di chi pensa al proprio orticello.

Il primo acquisto Usa: la voglia

 Dal Romanista:

Chi ha voglia. Solo chi ha voglia. Gli altri si accomodino pure alla porta. Non saranno i benvenuti nella rifondazione americana gli ignavi, i senza palle, chi scende in campo pensando all’aumento di ingaggio senza sapere cosa siano cuore e sudore, chi non ama la maglia.
Chi non crede nell’american dream, sarà tagliato fuori. Sarà venduto. Anche i gioielli. O meglio: anche chi pensa di essere un gioiello, ma poi messo in controluce si rivela una roba taroccata. Nemmeno uno zircone: un pezzo di vetro. La rifondazione a stelle e strisce estirperà le erbacce cattive, l’ortica, là dove bisognerà affondare le radici di una quercia. Tutti sono utili, nessuno è indispensabile. Con un’eccezione: Totti. Sarà questa la filosofia degli americani nell’anno zero, quello della preannunciata rifondazione. Il gruppo, la Roma, non sarà guidato da un Brancaleone in sella al suo Aquilante. Ma da un Tecnico con la T maiuscola. Non un omino qualsiasi, magari uno che vanta zero esperienze su una grande panchina.

Montella in panchina: si può fare

 Dalla Gazzetta dello Sport:

La speranza è che gli americani arrivino presto. Per assestare un colpo di mannaia alla Roma di oggi. Sono troppo perfido? Non credo.
Mi metto nei panni del tifoso giallorosso: la squadra non c’è più, il gioco latita, la manovra è inesistente, allo stadio ci si annoia e si soffre, la rosa di Trigoria fa invidia a tutti, ma non si riesce a trovare il bandolo della matassa. Da chi dipende? Risposta del coro: è chiaro, dal mister. Ma tutte le colpe sono di Ranieri? In gran parte condivido, anche se qualche campione (definiamolo così) sta rendendo al dieci per cento. Comunque sia, la crisi è profonda ed è bene che il chirurgo intervenga drasticamente prima che la situazione diventi irreversibile. In che modo? Spiace dirlo, perché Ranieri è “un romano de Roma”. E’ il profeta in patria che non è riuscito nel suo intento. E’ bene dargli il benservito? Si. La squadra non lo segue. Così il mugugno dilaga e, con il mugugno, l’apatia in campo. Replicano coloro che la pensano in maniera diversa: il licenziamento del mister non risolverebbe i problemi.

Lega: Beretta verso l’addio, è in arrivo Rosella Sensi

 Dal Corriere dello Sport:

Mentre Unicredit martedì ufficializzerà la no­mina di Beretta come diret­tore della comunicazione e della corporate identity – l’eventuale nuovo scenario prevederebbe ancora la reg­genza temporanea della Lega da parte di Simonelli, l’attua­le revisore dei conti, in attesa che, con la cessione della Ro­ma, Rosella Sensi possa assu­mere la presidenza di via Ro­sellini –, la serie A ha dato una settimana di tempo per­ché la Made di Filippo Chiu­sano e Telecom Italia Media diano una risposta sul piano di salvataggio studiato per Dahlia. La Lega si acconten­terebbe di incassare un euro e mezzo per abbonato (circa 270 mila) per ogni giornata di qui alla fine del campionato – per un incasso di circa 5 mi­lioni, contro i circa 23 previ­sti oltre agli 8 iniziali – e, in cambio, garantirebbe la pro­duzione delle gare. Il giorno decisivo dovrebbe essere martedì, quando è in pro­gramma il cda di Telecom Italia Media.

Rinnovi contratto: De Rossi sì, Menez forse, Mexes aspetta

 Dal Corriere dello Sport:

Ranieri. Montali. Mexes. Per­rotta. Cassetti. Ma anche De Rossi, Me­nez, Riise. Dove il primo gruppo di nomi è in scadenza contrattuale il prossimo trenta giugno, il secondo dodici mesi do­po. Insomma, una delle prime cose che la nuova proprietà dovrà affrontare sarà quella dei rinnovi contrattuali.
RANIERI – Che rimanga alla Roma è un’ipotesi che ormai si può escludere. Gli era stato proposto un contratto per un’altra stagione, il tecnico lo ha rifiuta­to. Gli ultimi risultati, poi, scudetto ad­dio, Champions quasi, hanno anche az­zerato qualsiasi ripensa­mento.

Cessione Roma: la missione riuscita a metà di Unicredit

 Dal Tempo:

Mentre gli incastri burocratici si susseguono con successo e il passaggio di mano della Roma si avvicina a passi da gigante c’è ancora qualcuno che continua a remar contro, come se il bene comune non fosse la Roma e un futuro roseo che l’attuale proprietà non avrebbe più potuto garantire. C’è insomma chi sta cercando di raschiare il fondo del barile, invece di uscire a testa alta da un’epoca che ha segnato la storia di questo club. Purtroppo sono scene già viste e vissute (tranne le urla… quelle ci mancavano), con i soliti noti pronti a tirar dentro chiunque pur di strappare qualche credenziale in più: un ultimo favore.

Spogliatoio Roma, crescono gli scontenti

 Da la Gazzetta dello Sport:

Da una parte un allenatore capace di scontentare tutti con scelte di formazioni spesso discutibili ed atteggiamenti ambigui, dall’altra un gruppo di giocatori in cui le vicende personali — giocare sempre e confrontare i propri stipendi— prevalgono spesso sul bene comune. La Roma è questa. È l’esatto contrario di quello che racconta da giorni Claudio Ranieri: se il sondaggio fosse segreto come il voto, il consenso dell’allenatore sarebbe al minimo storico. Da luglio ad oggi, diversi giocatori hanno avuto confronti più o meno accesi con il tecnico. Con Borriello, insultato ieri da un paio di tifosi, con tanto di manate sull’auto, il rapporto è stato tormentato dall’inizio. Il primo battibecco ci fu in Napoli-Roma del 3 ottobre 2010, quando l’attaccante fu sostituito («io stanco? Stavo benissimo» ), l’ultimo l’altra sera («sto fuori io che ho segnato 25.000 gol» , «la prestazione di Borriello mi ha dato ragione» la replica dell’allenatore). Ieri l’ennesimo chiarimento, in cui Borriello ha detto a Ranieri «non volevo mancarle di rispetto» . Arrivederci alla prossima puntata.

Roma bene in Italia male in Europa

 Dal Corriere dello Sport:

Un ruolino (quasi) impeccabile in campionato, un bilancio deludente in Europa, con 6 sconfitte in 15 partite: i numeri di Ranieri sulla panchina giallorossa fotografano bene le due anime della Roma. Una squadra che l’anno scorso è arrivata a un passo dallo scudetto (e in finale di Coppa Italia, persa con l’Inter come la Supercoppa ad agosto) ma che oggi vede fatalmente compromessa la qualificazione ai quarti di Champions dopo il ko con lo Shakhtar, dovendo peraltro inseguire in campionato il quarto posto per poter giocare la coppa più importante anche la prossima stagione.

Menez: “ In Ucraina possiamo fare il colpo. Ci credo ancora”

 Dal Romanista:

Un’ammonizione e un gioiello”. In Francia non lo perdono più di vista. Dopo quella prestazione contro il Brasile, tutti vogliono vedere dove può arrivare Jeremy Menez. E mercoledì hanno visto un concentrato di quello che Jerry è capace di fare: sbagliare tutto e poi inventare la giocata del giorno. Un gioiello, appunto, come lo ha definito l’Equipe. Un’invenzione che però non può far sorridere Menez, che vede la Champions allontanarsi, per giunta senza la possibilità di provare a fare l’impresa al ritorno per colpa di quel cartellino giallo rimediato nel finale. «E’ stato bello segnare – ha detto Jerry ai cronisti francesi subito dopo il termine dalla partita -. Ma in bocca ho il sapore amaro della sconfitta».

Rifondazione Romanista

 Dal Romanista:

Ecco punto per punto il progetto statunitense per la rifondazione romanista per ciò che non concerne gli aspetti meramente tecnici della squadra:
BUSINESS PLAN – Nel loro dossier, gli americani auspicano per l’As Roma un futuro da media company. Una media company, tanto per citare un esempio che conoscono tutti, è Facebook. Che c’entra allora l’As Roma? Cominciamo col dire che questo della media company è solo uno dei punti, fondamentali certo, su cui si poggia un “business plan” ben più articolato. La comunicazione sarà il piatto forte. Gli americani sfrutteranno tutti i canali possibili per mostrare la bellezza di Roma, e dell’As Roma, nel mondo. Il loro (oddio, loro?) slogan è: «Tutte le strade portano all’As Roma». Sarà rivoluzionato il sito internet asroma.it, che doveva essere rinnovato già qualche anno fa.

Tessera del Tifoso per i minori di 14 anni: MyROMA scrive all’Uefa

 Da MyRoma.it:

Non si ferma la battaglia relativa alle disposizioni sulla Tessera del Tifoso per i ragazzi al di sotto dei 14 anni promossa dall’associazione dei tifosi romanisti MyROMA. L’associazione, a seguito di diverse lamentele pervenute da tifosi esercenti la potestà genitoriale su minori di anni 14, ha informato il massimo organismo di calcio del vecchio continente, e l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Mistero dell’Interno, in merito alle limitazioni poste dall’As Roma rispetto alle modalità di fruizione dei biglietti gratuiti nei settori di Tribuna Tevere concessi ai minori di anni 14.

Borriello: “In Champions speravo di giocare dall’inizio. Ma non volevo mancare di rispetto a nessuno”

 Dal Messaggero:

Tutto si sarebbe aspettato, Marco Borriello, tranne che sentirsi rinfacciare venti minuti giocati male in una partita giocata (giocata?) malissimo dall’intera squadra. Beccato dalle telecamere a lamentarsi per l’iniziale panchina contro lo Shakhtar, l’ex milanista nel post sconfitta è stato bacchettato due volte da Claudio Ranieri, che l’ha accusato di scarso rendimento. E pensare che Borriello, arrivato alla Roma alla fine di agosto, ha già segnato quindici reti (10 in campionato e cinque nelle coppe), ha giocato con una frattura al volto, è sceso in campo con un tutore alla spalla, non si è tirato indietro neppure con un ginocchio siringato e con una caviglia gonfia oppure con un tendine dolorante. Non saranno venticinquemila le reti di cui parlava l’altra sera durante l’intervallo. Il rimprovero pubblico e reiterato di Ranieri l’ha colto di sorpresa. E l’ha stranito.

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