
Da Il Romanista:
È stato un giorno lungo di nuvole e sole. Come se notte e giorno si guardassero allo specchio. È iniziata con la luce è finita di notte (e forse non è ancora finita). Lo vedevi dall’inizio che non c’era un’aria normale. Vabbè c’era il derby ed è sempre diverso quel giorno, però questo Lazio-Roma era già diverso da tutti gli altri derby diversi. Lazio-Roma 1-2, 18 aprile 2010, per qualcuno è stato il derby più importante di sempre, di tutti quelli giocati, di quelli attesi o immaginati. E lo vedevi dall’aria. Le prime impressioni sono quelle che contano e quel rosso, dal calzettone al colletto, acceso, vivo, forte, a tinta unita dei giocatori nel riscaldamento spiccava in maniera diversa in tutto quel bianco slavato, candegginato, dei laziali. L’impressione immediata nel riscaldamento è che noi eravamo veramente la Roma. Il presidente (e la Sensi era a sorpresa presente), l’allenatore, il capitano e il vicecapitano.
Da Il Corriere dello Sport:
Da Il Corriere della Sera:
Da La Gazzetta dello Sport:
Da Il Messaggero:
Da Il Corriere delle Sera:
Aggiornamenti in tempo reale in seguito ai fatti di violenza di cui si è resa protagonista una minoranza sparuta di tifosi delle due squadre. Dopo la gara a Roma si sono vissuti momenti di forte tensione e paura che stavano per portare alla tragedia. La si è evitata solo per fortuna. Le forze dell’ordine hanno arrestato finora dieci persone e sequestrato un ingente quantitativo di armi. Gli sviluppi li indica Adnkronos in una nota rilasciata in tarda mattinata:
Da Leggo: