Finale Roma-Inter: torna Pizarro

 Da Il Romanista

Per il geometra cileno non è solo una questione di compassi, goniometri e lanci  calibrati. No, per l’idealista David Pizarro la partita con l’Inter è una questione di principio, una battaglia  morale, una vendetta da consumare sul rettangolo di gioco. Dicono a Trigoria che il giorno dopo la farsa di  Lazio-Inter Pizarro si sentisse un animale in gabbia. Aveva voglia di spaccare il mondo. «Noi siamo soli, contro tutto e tutti», si sarebbe lasciato sfuggire. Voleva l’Inter. La voleva subito. Gli hanno spiegato che doveva aspettare due giorni. I due giorni sono passati. Inter-Roma è la sua partita.

Coppa Italia: per Roma-Inter, Olimpico blindato

 Da Leggo:

La tensione è alle stelle. Troppi sentori negativi, troppe coincidenze pericolose. E così la finale di coppa Italia, Roma-Inter, che si giocherà stasera all’Olimpico, è stata classificata col bollino nero, che nella scala di valori del ministero dell’Interno è quello che indica la massima allerta per scontri tra tifosi. A dimostrare i timori c’è il piano sicurezza: una roba mai vista prima d’ora. Neanche nei derby.

Roma, la mia città eterna e saggia. Firmato Claudio Ranieri

 Claudio Ranieri ha scritto di proprio pugno un articolo pubblicato nell’edizione odierna de Il Messaggero. Il testaccino ha voluto sottolineare, una volta di più, la bellezza di un campionato che sa offrire partite piene di agonismo e correttezza. Come Parma-Roma. Ha saputo richiamare l’attenzione sulle emozioni regalate da una competizione – come la Coppa Italia – che vuole essere l’ennesimo spot per un calcio bello, bellissimo. Roma-Inter alle porte, un ringraziamento speciale al tipo giallorosso e l’ulteriore dichiarazione di appartenenza a una città – eterna e saggia – di cui Ranieri si sente parte integrante. Testuale:

Un primo maggio da ricordare, una sintesi di come la Roma ha lavorato tutto l’anno. Parma-Roma ha messo in evidenza tutta la forza del calcio, le sue passioni, le difficoltà e il volto umano di questo sport. Due squadre, un obiettivo in campo: vincere. Lo spettacolo del calcio è andato in scena, sembrava che ci stessimo giocando la finale di un titolo, questo si chiama giocare a calcio, questa è la linfa di uno sport. Quanta intensità equante emozioni abbiamo regalato al pubblico, sia a quello sugli spalti del “Tardini” che a quello a casa: lotta intensa su ogni pallone, cuore e tenacia da vendere fino alla fine. Bravi tutti, bravi i nostri tifosi.

Coppa Italia, Roma-Inter: dubbio Vucinic

 Da La Gazzetta dello Sport:

Una squalifica e un acciacco importante. Queste sono le ansie principali con cui Claudio Ranieri si sta confrontando alla vigilia della finale di Coppa Italia contro l’Inter. Burdisso e Pizarro– Per ciò che concerne la formazione, però, Ranieri dovrà fare i conti con l’assenza dello squalificato Cassetti. La prima opzione è quella di spostare Burdisso sulla fascia destra, collocando Mexes al centro della difesa con Juan. Un’altra soluzione, invece, sarebbe confermare la difesa a tre del secondo tempo contro il Parma, anche se a quel punto Taddei e Riise sarebbero chiamati ad un superlavoro sulle fasce.

Roma-Inter: Totti ha voglia di Coppa Italia

 Da La Gazzetta dello Sport

Sei gradi di separazione. Teoria: qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze di non più di 5 intermediari. Lo scrittore ungherese Frigyes Karinthy, nel 1929, non poteva immaginare l’uso estensivo che cinema e tv avrebbero fatto della sua ipotesi, ma il calcio che fagocita tutto stavolta la metabolizza anche per i goleador. Sei gradi di separazione, infatti, dividono adesso Francesco Totti da padri nobili apparentemente irraggiungibili, da un primato difficile ma che in altri tempi sarebbe stato considerato impossibile.

Lazio-Inter, Moratti: “Vergognarci di cosa?”

 Da Il Corriere della Sera:

Pomeriggio culturale per José Mourinho a Roma, in attesa della finale di Coppa Italia (senza Lucio, finito k.o. nella fase finale della partita contro la Lazio). Visita alla Cappella Sistina e ai musei vaticani (con i figli, Paolillo e Oriali), dopo l’allenamento del mattino. Giornata di pressione su Massimo Moratti, dopo quanto accaduto domenica sera in Lazio-Inter 0-2. Così il presidente nerazzurro: «Campionato chiuso? Nemmeno per sogno. Ci aspettano due partite dure e difficili. Per quanto riguarda la gara di domenica, credo che quello delle polemiche sia un problema tra Roma e Lazio e che non riguardi noi.

Lazio-Inter: minacce a Lotito

 Da La Gazzetta dello Sport

Sarà il caso a Roma di cominciare a trattare la violenza da stadio e le minacce ultrà come problema sociale, almeno un po’ più delicato del traffico o delle buche. Succede, in questa città, che i presidenti dei due club girino scortati, che uno dei due riceva un proiettile, che un ragazzo venga accoltellato alla gola, che le due tifoserie pensino ad un secondo round dopo il primo, insoddisfacente, del derby, e che, per questo, l’Olimpico domani debba presentarsi ancora una volta blindato.

Coppa Italia, Roma-Inter: tifosi Lazio in settore ospiti?

 Da Il Corriere della Sera:

L’operazione Coppa Italia è già scattata, in un clima di tensione esasperato dai veleni di Lazio-Inter che non accennano a diminuire. Domani sera all’Olimpico la Roma e i nerazzurri di Mourinho si giocano ancora una volta la Coppa Italia. È stato predisposto dalla Questura e dalla Digos un piano per rendere il più possibile sicura la sfida sia all’interno sia all’esterno dello stadio. I sostenitori dell’Inter che raggiungeranno la città saranno monitorati fin dalle sedi di partenza, bus e auto verranno controllati convogliati nelle aree predisposte, mentre dentro l’impianto la demarcazione fisica tra le tifoserie sarà più evidente del solito: cordoni di agenti e di steward le terranno a debita distanza.

Curva Nord: “Lazio-Inter? Mai minacciati i giocatori”

 Ecco il comunicato della Curva Nord biancoceleste in seguito alle polemiche dopo Lazio-Inter di domenica scorsa:

«Assistiamo sconcertati ad un caos mediatico senza precedenti, con interrogazioni parlamentari e richiami all’integrità morale. Ma in fondo cosa è successo se non che la squadra prima in classifica, e finalista della Champions, ha battuto la quint’ultima, distaccata di oltre 30 punti. I colpevoli sono i tifosi della Lazio accusati di aver esultato e gioito del risultato della partita Lazio-Inter, poichè contenti di non vedere esultare i rivali cittadini per la vittoria del campionato. Da sempre all’apparire sul tabellone dello stadio del risultato della propria rivale più acerrima, si gioisce. Questo è il bello della rivalità cittadina e fa parte della cultura calcistica dell’Urbe. Chi non vive il derby di Roma non lo può capire, e mai lo capirà. Critiche del genere, però, mosse dai dirimpettai giallorossi proprio non le capiamo. Sanno perfettamente che a parti invertite avrebbero fatto lo stesso».

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