Comunque vada sarà un successo

 Da Il Romanista:

Comunque vada a finire, i cavalieri avranno fatto l’impresa. L’impresa di portare la Roma dalla zona retrocessione all’aria rarefatta che si respira in cima alla classifica. L’impresa di aver regalato a una città e a una tifoseria un sogno lungo tre mesi, che a prescindere dal risveglio sarà bellissimo aver fatto. L’impresa di vincere due derby nella stessa stagione, di dare una lezione di calcio all’Inter in campionato, di cercare negli occhi dell’altro la conferma che sì, è proprio tutto vero. I protagonisti di una stagione per certi versi indimenticabile scenderanno in campo dopodomani per l’ultimo atto. Intorno alle 17 di domenica ne conosceremo l’epilogo.

Tifoso Juventus denuncia Mourinho per istigazione alla violenza

 Da Ansa.it:

È tifoso juventino ma – assicura – il suo credo calcistico non c’entra nulla con la decisione di denunciare Josè Mourinho per istigazione alla violenza. L’esposto contro l’allenatore dell’Inter parte da Saronno e porta la firma di Paolo Bocedi, presidente dell’associazione ‘Sos Italia Liberà-Associazione nazionale antiracket e antiusura, «sconcertato» dalle frasi pronunciate dallo Special One dopo la finale di Coppa Italia vinta contro la Roma. «Sono juventino – ha spiegato Bocedi al quotidiano la ‘Provincia di Comò – ma la fede calcistica non c’entra. Ho deciso di presentare un esposto contro Josè Mourinho perchè credo che le sue dichiarazioni mettano a rischio la sicurezza e l’ordine pubblico».

Chievo-Roma: a casa Sensi vince la scaramanzia

 Da Il Romanista

La Roma tace. Da Rosella Sensi all’ultimo dei magazzinieri, l’ordine di scuderia è una regola benedettina: il silenzio. Ora et labora, prega (tanto, nel caso specifico) e lavora. Nel corso della festa del Roma Club Ministero della Difesa, la signora Maria, la mamma del presidente prima ancora che un consigliere della Roma, ha raccontato dove e come la famiglia Sensi vedrà Chievo-Roma. «Questa settimana stiamo in silenzio e tranquilli. Ormai è tradizione che le partite in trasferte ce le vediamo a casa – ha spiegato – anzi io me la devo vedere da sola, così quando urlo non mi sente nessuno». Maria Sensi è fiduciosa: «Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e per questo dico che comunque vada abbiamo vinto. E comunque, almeno, gli abbiamo rovinato la festa».

Chievo-Roma: Menez, un francese a Verona

 Da La Gazzetta dello Sport

Difficile capire se l’esclusione dalla lista mondiale lo abbia deluso più di tanto: Jérémy Menez ha l’aria un po’ così, eternamente scocciata, Sembra sempre in polemica con la vita, persino un po’ schifato Menez, però, non si era fatto illusioni anche perché, con l’aria che tirava nella Francia, erano in arrivo altre esclusioni eccellenti. È rimasto fuori, per dire, uno come Benzema, strapagato dal Real Madrid la scorsa estate. Menez, per ora, si è preso la Roma. È una storia di piccole conquiste quotidiane, figlie di un dialogo a denti stretti con Ranieri. Dove non era riuscito Spalletti, è riuscito l’allenatore di Testaccio-San Saba, uno che, se serve, sa tirare fuori il carattere. «Posso essere cattivo, se voglio», ha detto dopo Roma-Cagliari.

Corsi e ricorsi, Bagnoli: “Totti unico”

 Da Il Romanista

Settimana strana quella che stanno vivendo i romanisti che, in maniera più o meno conscia, vanno a caccia di segni per continuare a credere in un sogno che sembra impossibile. A molti non sarà sfuggita quindi una strana coincidenza: 25 anni fa (era il 12 maggio 1985) l’Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli diventava campione d’Italia per la prima ed unica volta della sua storia. Una storia a lieto fine, una favola, un sogno, appunto.

Mezzaroma: “Ranieri super, Mourinho bravo come Moggi”

 Da La Gazzetta dello Sport

Fuori dalla porta lo aspettano tre ultrà della Roma. Sono venuti a chiedergli di battere l’Inter. Massimo Mezzaroma li ascolta. Ma la sensazione di essere finito in una gabbia di matti è sempre più forte. «Dopo gli interventi del Presidente Napolitano, le varie rassegne stampa inseriscono le mie dichiarazioni su Siena-Inter. Che tristezza. Il nostro Paese ha problemi più seri di una partita. Il calcio sta precipitando. Ogni gara è un dramma. Sportivo, economico, sociale».
Servirebbero buoni esempi.
«Vuole un’idea? Totti dopo il calcione a Balotelli, Mourinho dopo le sue provocazioni verbali e Materazzi dopo i suoi gesti incampo dovrebbero essere puniti girando gratuitamente spot di educazione civica».
Invece?
«Il furbismo italiano si è accaparrato il calcio. Al Siena siamo dentro un incubo. Con l’Inter abbiamo tutto da perdere. Se va male diranno che abbiamo fatto vincere Mourinho, se vinciamo ci accuseranno di aver preso i soldi dalla Roma.

Scudetto Roma: Pizarro ci crede

 Da Il Messaggero:

Un paio di mesi fa, David Marcelo Cortès Pizarro ci disse: «Mi piace la Roma, perché è una squadra che sta sulle scatole a tutti». Oddio, proprio scatole, non disse. Ma la sostanza non cambia. E’ quel senso di appartenenza di quelli che non amano la banalità, di quelli che stanno sempre dall’altra parte. Di quelli a cui non piace «vincere facile». Anche questo ci disse, David Marcelo Cortès Pizarro. Lui che arriva dall’Inter è antinterista per definizione. Da Milano non si voleva muovere, a Milano non vorrebbe più tornare. Finito di giocare con la Roma tornerà a fare del bene a Val Paraiso, suo paese d’origine e guai chi glielo tocca.

Siena-Inter: la rincorsa di Ranieri partì proprio al Franchi

 Da Il Romanista

Roma credici e non mollare, perché dovrà pure accadere che una volta tanto la fortuna si ricordi di te e ti sorrida. Anche agli altri capiterà di incontrare un Lecce sulla loro strada e tu devi essere pronta ad approfittarne, per non portarti dietro il rammarico di non aver saputo cogliere l’attimo fuggente. Ecco perché a Verona dovrai mettere subito al sicuro il tuo risultato e poi, se un Dio del calcio esiste, augurarti che stavolta premi proprio te, novella Davide opposta al Golia nerazzurro dalle illimitate risorse economiche e dell’arroganza del suo allenatore.

Vucinic-Manchester City: Mancini lo vuole nei citizien

 Dal Times:

C’è anche Mirko Vucinic nella lista dei giocatori che Mancini vorrebbe portare al Manchester City nella prossima stagione per strappare il primato al Chelsea. Oltre a Marek Hamsik, il centrocampista di Napoli, e Mario Balotelli, che sarebbe l’acquisto più accattivante, nonostante la serie di problemi disciplinari che lo hanno visto protagonista.

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