Chievo-Roma: a casa Sensi vince la scaramanzia

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 Da Il Romanista

La Roma tace. Da Rosella Sensi all’ultimo dei magazzinieri, l’ordine di scuderia è una regola benedettina: il silenzio. Ora et labora, prega (tanto, nel caso specifico) e lavora. Nel corso della festa del Roma Club Ministero della Difesa, la signora Maria, la mamma del presidente prima ancora che un consigliere della Roma, ha raccontato dove e come la famiglia Sensi vedrà Chievo-Roma. «Questa settimana stiamo in silenzio e tranquilli. Ormai è tradizione che le partite in trasferte ce le vediamo a casa – ha spiegato – anzi io me la devo vedere da sola, così quando urlo non mi sente nessuno». Maria Sensi è fiduciosa: «Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e per questo dico che comunque vada abbiamo vinto. E comunque, almeno, gli abbiamo rovinato la festa». Dove quel “gli” è evidentemente riferito ai tifosi interisti. D’altronde mica può andare peggio di due stagioni fa, quando in dirittura d’arrivo l’Inter (a Parma) beffò la Roma (a Catania) al termine di una interminabile collezione di favori arbitrali. Ancora oggi, la signora Sensi parla di un autentico “furto”: «Quando ci hanno rubato lo scudetto due anni fa, io ero con mio marito. Lui era malato ma lucido e mi disse: “Ma ancora non hai capito? Non è cambiato niente”».


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