Roma: Behrami torna di moda

 Dal Messaggero:

A destra, Marco Motta, Marco Cassetti e Cicinho, che non si chiama Marco fa ma comunque il terzino. Forse ne resterà uno. Anzi, senza il forse La Roma sta per rinnovare il contratto in scadenza a Cassetti; Motta è in comproprietà con l’Udinese e Claudio Ranieri al momento (lo ha dimostrato pure durante il campionato) non vorrebbe farlo riscattare: si andrà alle buste. A sinistra, c’è solo Riise (Tonetto è a scadenza), manca il suo vice. Così come manca il vice Taddei (e al momento anche Taddei stesso, visto che ancora non ha firmato il rinnovo del contratto: probabile che lo faccia presto), così come serve almeno un esterno alto a sinistra. Ranieri ha intenzione di ripartire dal 4-4-2, quindi ha bisogno di gente di corsa e qualità sulle fasce: i vari De Ceglie, Belhadj, Schelotto (c’è il Genoa, però: può tornare utile lo stesso Guberti), il sogno Benayoun. Qualità e quantità, insomma. Detto questo, si scopre che il ruolo più scoperto è proprio quello di terzino destro.

Curci: “Roma? Vorrei tornare, ma dipende anche dalla società”

 Dal Romanista

E’ stato l’ultimo baluardo delle speranze romaniste per la rincorsa tricolore. Gianluca Curci, contro l’Inter ha dimostrato di essere, oltre che un portiere di buone qualità, anche un serio professionista. Intervistato dal suo sito personale, l’ex enfant prodige del settore giovanile giallorosso, si è raccontato fra passato e futuro prossimo. Fra ciò che ha vissuto nel capoluogo toscano e quello che il destino gli metterà davanti nei prossimi mesi. Che, potrebbe chiamarsi, Verona, visto che potrebbe essere il protagonista di uno scambio con Sorrentino.

Adriano-Roma: un matrimonio che andrebbe bene a entrambi

 Da Globoesporte.com:

Adriano ha trascorso la Domenica nella sua casa di Buzios. Ha pensato, parlato con amici ed era pronto a rinnovare il contratto con il Flamengo che si conclude prossimo 30 giugno. Gli piace la routine di Rio, la vicinanza della famiglia e le offerte del club. Ma c’è un altro lato della questione. Adriano vorrebbe tornare a giocare a livelli alti possibilemnte in Europa. La Roma sarebbe una proposta perfetta: la Champions, una città che ad Adriano l’imperatore, non potrebbe non piacere.

Inchiesta, Lazio-Inter: l’ultimo tempo si gioca in Procura

 Dalla Gazzetta dello Sport

Lazio-Inter non finisce mai. Anzi, di più: finisce in tribunale. La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo sulle presunte minacce ricevute a Formello da calciatori e dirigenti biancocelesti nella settimana che portava alla sfida del 2 maggio “L’ho fatto dopo aver letto i quotidiani di quei giorni”, ha commentato il procuratore Luigi De Ficchy. In realtà, oltre alle cosiddette notizie di reato, avrebbe in mano qualcosa di concreto. Interrogati a Tivoli sono già stati ascoltati il team manager della Lazio, Maurizio Manzini, e il centrocampista Roberto Baronio.

Ranieri: la Sensi vuole rinnovare il contratto

 Dal Tempo

Dovrebbe essere oggi, potrebbe essere anche domani. Il condizionale, però, è solo sul quando: il tanto annunciato incontro tra Rosella Sensi e Claudio Ranieri si farà nelle prossime 48 ore. Il tecnico è tornato a Roma ieri sera e oggi rimetterà piede a Trigoria: ogni momento può essere quello buono per sedersi attorno a un tavolo e parlare. Potrebbe essere la presidente a recarsi al Fulvio Bernardini come potrebbe essere Ranieri a raggiungerla da qualche altra parte: sempre e comunque tra oggi e domani. Al massimo venerdì, ma non più oltre.

Roma: Simplicio, l’amico di Kakà

 Dal Romanista:

San Paolo, Brasile, metà Anni 90. Sui campi di allenamento delle giovanili della società che porta il nome della città sgambettano tanti calciatori in erba che sognano di sfondare nello sport nazionale brasiliano. Tra loro ci sono tre elementi che ci riusciranno e che in quei momenti di crescita fisica, tecnica e umana cementano un’amicizia che dura ancora: Kakà, Julio Baptista e Fabio Simplicio. Insieme davano vita ad un centrocampo con i fiocchi nelle giovanili del San Paolo. Insieme sono stati promossi in prima squadra al termine della deludente stagione 1998-99, quando la società cedette in blocco l’intero centrocampo composto da Marcelinho, Vagner (quello che giocò anche nella Roma di Zeman), Edmilson e Beto proprio per dar spazio ai giovani.

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