Roma: il filotto iniziale vuole dire scudetto

 Dal Corriere dello Sport:

Sì, ogni tifoso romanista l’­ha pensato dopo una prima occhiata al calendario: 4 partite, 12 punti, tan­to per mettere paura all’Inter che ar­riva all’Olimpico alla 5ª giornata. In effetti, anche senza esagerare con l’ottimismo, la partenza della Roma è molto più semplice rispetto all’anno scorso: Cesena in casa, Cagliari fuo­ri, Bologna in casa, Brescia fuori. Due neopromosse, due provinciali. Un ottimo incentivo alla corsa per Claudio Ranieri. Nel 2009 la strada fu invece tosta. Talmente tosta da eli­minare la macchina di Luciano Spal­letti: due sconfitte nelle prime due par­tite contro Genoa e Juventus e tanti salu­ti. Una partenza che a conti fatti ha deciso la volata per lo scudetto.

Roma: riecco De Rossi e Juan

 Dal Corriere dello Sport:

Ecco i nazionali. O meglio: ecco De Rossi e Juan, due vertebre della Roma che immagina Claudio Ranieri. Dopo il Mondiale e dopo le vacanze personalizzate, tornano al lavoro. Sono attesi oggi alle 10 a Trigoria, insieme con l’indesiderato Doni, per cominciare la preparazione. Il quarto uomo, l’ultimo reduce di una spedizione tormentata, è Julio Baptista. Ma lui è in viaggio di nozze e, se non si sbloccano le trattative che lo riguardano, sarà a disposizione dal 2 agosto.

Torneo di Parigi: Menez vuole essere la stella

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Rap, rapine, rapporti che non si rompono, perché le radici – se vuoi crescere – devono durare per sempre. A raccontare la Banlieue 94 di Parigi, la difficile periferia dove Jeremy Menez è cresciuto e a cui ha dedicato il suo numero di maglia, più che i monosillabi del talento francese ci pensano la cronaca nera e i video di You Tube. «Non c’è lavoro, non ci sono prospettive, non c’è futuro», rappano ribelli i giovani figli del melting pot francese, generazione di mezzo tra l’Africa ormai lontana e un’integrazione colpevolmente lenta. Facce truci (bianche, nere, magrebine), cappucci perennemente tirati sulla testa, mani che si muovono in continuazione: tutti frammenti che s’infilano tra immagini di auto bruciate, scontri con la polizia, moto riprese in impennate lunghissime che sanno di sberleffo.

Behrami divide i romanisti

 Da Leggo:

Da Selmosson a Fuser passando per Manfredonia. Il passaggio (seppur indiretto) da una sponda all’altra del Tevere ha sempre diviso la tifoseria giallorossa. Non si salva da questa logica Valon Behrami. Lo svizzero non è ancora un giocatore della Roma, ma attraverso le radio e i social network è già partita la disputa fra gli integralisti che non vogliono l’ex-laziale (reo di aver segnato in un derby che costò lo scudetto) e i moderati che lo accoglierebbero a braccia aperte. Lui, Behrami, non vede l’ora di tornare nella capitale e ha già dichiarato di non avere alcun problema a vestire la maglia giallorossa.

Burdisso-Roma: giorno decisivo

 Dal Corriere dello Sport:

Nicolas Burdisso ha in­dossato di nuovo i panni dell’inte­rista, raggiungendo il ritiro di Phi­ladelphia, ma la Roma spera che l’immagine del giocatore con la maglia nerazzurra sia una specie di fotomontaggio. Og­gi a Milano si dovreb­bero incontrare i due direttori, Daniele Pradè e Marco Bran­ca, per cercare di ri­solvere il papocchio: ci sono le legittime esigenze dell’Inter, che finora ha valutato Burdisso 9-10 milioni; ci sono le le­gittime ambizioni della Roma, che non ha tanto denaro in cassa ma porta sul tavolo della trattativa la volontà del ricco dipendente. In mezzo, un mondo di incertezze. Da qui la necessità di un nuovo, rapi­do contatto: se Branca non sarà im­pegnato nelle questioni Balotelli-Maicon, Pradè volerà a Milano.

Fondo arabo Aabar: per la Roma un piano “galactico”?

 Blitzquotidiano.it:

Ecco il piano del fondo arabo Aabar per completare l’acquisto della società giallorossa. Il calendario amico e il fatto che la Roma disputerà la prossima Champions League hanno riacceso l’interesse per l’acquisizione della società capitolina.
150 milioni di euro per comprare la società più 200 milioni di euro per fare il calciomercato. Un’operazione da circa 350 milioni di euro per far volare la società.
Aabar vuole investire come il presidente del Manchester City che tra Balotelli, Silva e Toure ha già speso circa 100 milioni di euro solo per il calciomercato.

Roma: fondo arabo-Rothschild, incontro a fine agosto?

 Da Leggo:

Sulla Roma spira vento d’oriente. Dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni, infatti, si fa sempre più concreto l’interesse del fondo arabo Aabar per l’acquisizione dell’intero pacchetto della società giallorossa. Il presidente di Aabar è Khadem Al-Qubaisi e fa capo al fondo sovrano di Abu Dhabi. Aabar già detiene il 4,99% delle azioni di Unicredit (circa un miliardo e mezzo di euro) e dispone di un tesoro pari a 250 miliardi. La conferma del forte interesse da parte del fondo arabo arriva dalla lontana Singapore e più specificatamente da una banca d’affari giapponese che ha acquisito nel 2008 le attività asiatiche della banca americana Lehman Brothers.

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