Castellini: il portafortuna di Ranieri

 Dal Romanista:

Paolo Castellini, trentuno anni, terzino sinistro. Contro il Cluj ha giocato al posto di Riise (giustamente tenuto a riposo precauzionale) e non ha demeritato, fornendo una prestazione in linea con il suo abituale rendimento: sufficienza piena, raramente insufficiente. Una sicurezza, dunque, uno di quei giocatori sempre da 6 in pagella che fanno le fortune di ogni allenatore. Ranieri sapeva che poteva contare su di lui perché lo aveva già avuto con se nella mezza stagione sulla panchina del Parma (da febbraio a maggio 2007) e per questo lo ha rivoluto anche alla Roma. «Ho tre competizioni da fare, Castellini mi serve, lo conosco bene», disse il mister nel corso della trattativa e il giocatore arrivò alla Roma in prestito con diritto di riscatto fissato a due milioni di euro. Ma nell’esordio di Cagliari le cose non sono andate per il verso giusto, visto che si è infortunato dopo neanche un  quarto d’ora.

Roma, Aabar c’è. Ma il prezzo non è quello giusto

 Da Sporteconomy.it:

Ancora distanti le posizioni tra il fondo sovrano Aabar e l’advisor di Unicredit per la vendita della As Roma. Gli emiratini hanno confermato il loro interesse all’acquisto del club che verrebbe comunque fatto gestire come manager da referenti italiani. Non è escluso infatti che nell’operazione venga coinvolto anche l’altro fondo di Abu Dhabi, Mubadala (sponsor Fiat e di Montezemolo), che potrebbe però avere solo una quota minoritaria.

Napoli-Roma: Riise sarà titolare

 Dal Romanista:

Nemmeno il tempo di smaltire le tossine della dispendiosa Champions e la Roma si rituffa sul campionato. Il mirino punta dritto a domenica, alla sfida contro il Napoli, un match dai mille risvolti sia sportivi, sia sociali. Proprio per questo, i giallorossi riprenderanno quest’oggi gli allenamenti e Ranieri getterà le basi per preparare la formazione da mandare in campo al San Paolo. Non c’è tempo per fermarsi. Non ora, almeno. Basterà pazientare un altro pochino, da lunedì, la serie A si fermerà per lasciare spazio agli impegni della Nazionale di Cesare Prandelli in vista delle qualificazioni a Euro 2012. Chi ha giocato ieri sera contro il Cluj, come da consuetudine, svolgerà soltanto un po’ di defaticante ed esercizi di scarico.

Borriello: l’arma in più della Roma

 Da Leggo:

«L’importante era vincere». Siamo d’accordo con Pradè. Per la Roma è stata dunque una partita importante, perché ha battuto il Cluj (2-1) e riassestato la classifica nel girone di Champions. Il resto si potrà rileggere con calma. Intanto possiamo chiederci se sia mancato più Riise, rimasto in tribuna ufficialmente per riposare (ma Ranieri lo aveva portato alla conferenza stampa della vigilia, come si fa con i titolari) ma sembra abbia avuto un giramento di testa, o Borriello. Fatto sta che è mancato qualcosa sulla fascia sinistra dove Castellini ha confermato di essere soltanto un ripiego e molto in attacco dove Vucinic ha sbagliato perlomeno tre gol facili: troppo facili per lui, abituato alle cose difficili.

Taddei riparte da Napoli-Roma

 Dal Corriere dello Sport:

Toccando ferro, ci sarà anche Rodrigo Taddei a Napoli, ultima tappa del primo ciclo senza respiro, settima partita in venti giorni. A parte le volte che lo abbiamo visto in un palchetto della tribuna per seguire le partite dei compagni, l’ultima gara conosciuta dell’esterno brasiliano, è datata 28 agosto, prima fatica di campionato, all’Olimpico contro il Cesena. Partendo dalla panchina, entrando al diciannovesimo della ripresa, più o meno lo stesso percorso agonistico che il giocatore aveva fatto in Supercoppa, il 21 agosto, a San Siro contro l’Inter. Doveva essere un problema di pochi giorni quello di Taddei. In realtà è trascorso circa un mese.

Stadio Franco Sensi: che fine ha fatto il progetto?

 Dal Tempo:

29 settembre 2009: esattamente un anno fa. In pompa magna al Fulvio Bernardini di Trigoria la As Roma presentava il nuovo stadio giallorosso. Quel Franco Sensi, 55.000 posti tutti coperti, entrato nel vivo dell’immaginario collettivo del popolo romanista, ma rimasto purtroppo un sogno nel cassetto. La domanda nasce spontanea a un anno di distanza: «Ma che fine ha fatto?». Domanda che resta nell’aria perché nessuno è in grado di dare una risposta. Probabilmente lo stadio della Roma è rimasto incagliato nei mille passaggi burocratici di un progetto che già allora era sembrato alquanto approssimativo, nonostante una presentazione formato maxi: c’erano tutte le autorità della città, compreso il sindaco e Marrazzo in una delle sue ultime apparizioni pubbliche prima del caso trans.

Roma-Cluj: Borriello, gol da centravanti vero

 Dalla Gazzetta dello Sport:

A furia di fare e disfare, questa Roma in versione Penelope stava riuscendo in un’impresa epica: non battere il Cluj. Ranieri si era applicato con particolare dedizione allo stratagemma, facendo e disfacendo la squadra, soprattutto in attacco. Partito con Menez, ha ritirato fuori Adriano, proprio quando il motore della Roma aveva preso a girare a pieni giri. Ma l’Imperatore si piazzava subito davanti ad aspettare il pallone, come un centravanti amatoriale, così l’allenatore era costretto a disfare un’ultima volta, stavolta azzeccando la mossa: fuori Vucinic, dentro Borriello. A chi tocca nun se n’grugna, dicono a Roma. E infatti il montenegrino non faceva una piega, mentre Totti in cuor suo se la rideva. A questo giro, non è toccato a lui. Ma il gol non è arrivato comunque. «L’importante era vincere – dice il capitano -.

Roma-Cluj: Mexes, un gol che dà fiducia

 Dal Corriere dello Sport:

E’ sembrato come un dejavu. Tocco dal calcio d’angolo di Pizarro, Philippe Mexes che arriva da dietro, colpisce di prima e fa urlare l’Olimpico che si stava preoccupando di più. Non è la prima volta, gli auguriamo che non sia l’ultima. Un gol come quello di ieri sera, il biondo francese l’aveva già fatto in campionato al Milan e poi aveva bissato nella finale vinta di Coppa Italia all’Olimpico. Andate a rivederveli su youtube, sembrano tre gol in fotocopia. Ma al di là dei precedenti, Mexes aveva bisogno come il pane di dare un segnale importante. Lo avevamo lasciato a Brescia che sembrava sull’orlo di una crisi di nervi, anzi era pure oltre l’orlo pur se con motivazioni assolutamente legittime, c’era il rischio che Ranieri potesse dimenticarsi lui. E invece il fatto di averlo mandato in campo contro il Cluj, è stata la medicina giusta per ricominciare a ritrovare il francese: «E’ chiaro che il gol mi ha fatto un grandissimo piacere, se non altro perché è quello che ha sbloccato la partita.

Okaka: “Totti il nostro leader”

 Dal Romanista:

Sta ancora recuperando dall’infortunio all’anca rimediato in Nazionale Under 21, ma Stefano Okaka ha voluto comunque commentare il momento che sta vivendo la Roma. Jay Jay, una delle personalità più allegre dello spogliatoio giallorosso, è costretto a fare il tifo per i compagni dalla tribuna e ai microfoni di Sky fa il punto del periodo che stanno attraversando i giallorossi: «La Roma non è mai stata in crisi, è stato solo un periodo difficile», ha detto con sicurezza.

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