Zamparini: “Palermo danneggiato dagli arbitri, ma ora pensiamo alla Roma”

 Maurizio Zamparini, presidente del Palermo prossimo avversario della Roma,  è tornato a sottolineare le sviste arbitrali che, a suo dire, hanno danneggiato la squadra siciliana: “Dato che la stampa non dà ampio risalto agli errori commessi contro il Palermo l’unico mezzo che abbiamo per far vedere quello che sta succedendo è elencare noi le penalizzazioni. Non ho fatto altro che fare un resoconto di quello che succede”. Ma la colpa non è solo della classe arbitrale: “Contro il Bari non abbiamo giocato al massimo delle nostre potenzialità. Zenga forse ha sbagliato a fare riposare Miccoli, ma bisogna pensare anche all’impegno di mercoledì contro la Roma.

C’è da riscattare il 4-1 di Firenze (25 aprile 2009)

Foto da amarcord. 25 aprile 2009, 20 settembre 2009. Quasi cinque mesi dopo, chi si rivede! L’ultima partita tra Fiorentina e Roma non è certo un ricordo piacevole. Per i giallorossi, ovvio. Nello scherzo di calendario che aveva messo una contro l’altra le due formazioni in lotta per il quarto posto: viola e capitolini si sono giocati l’approdo ai preliminari della Champions League in uno scontro diretto che ne ha determinato il proseguo del cammino.

La partita non iniziò affatto sotto i migliori auspici, visto che prima dell’inizio del match, le due tifoserie vennero in contatto tra loro all’esterno dello stadio. Il popolo della Roma corse in massa a Firenze: erano in 2500. Non solo: pronti via e la Fiorentina passo subito in vantaggio con Vargas che, al 6′ di gioco, tenta la conclusione dalla lunga distanza calciando violentissimo da fuori area.

Prandelli, mister giallorosso per meno di due mesi (2004)

 E’ stato un amore durato il tempo di una estate.

Quello tra Cesare Prandelli e la Roma è un rapporto del tutto particolare, visto che il club giallorosso e l’attuale allenatore della Fiorentina hanno avuto modo di affidarsi l’un l’altra per poi separarsi quasi subito.

Nemmeno il tempo della preparazione.

Era il 2004 quando il club capitolino mise gli occhi su uno degli allenatori più interessanti del panorama italiano: lui è appunto Prandelli, tecnico classe 1957 ed ex calciatore (con la maglia della Juventus fra il 1979 e il 1985 vince 3 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe ed 1 Supercoppa europea) che ha appena concluso il campionato 2003/04 sulla panchina del Parma.

Per i ducali è un periodo delicato, anche perchè i gravi problemi della società – che rischia il fallimento a causa del crack Parmalat – rischiano di compromettere i risultati raggiunti sul campo (ovvero, due quinti posti a fila e la scoperta di calciatori quali Adriano, Adrian Mutu e Alberto Gilardino).

Roma vicina alla 1000° vittoria in Serie A; Fiorentina “in bianco” all’Olimpico dal 1992

 Per uscire da tunnel in cui è entrata, alla Roma serve la grande prestazione – ovviamente corredata con i tre punti – nel match di domani sera contro la Fiorentina che va a chiudere la quarta giornata del campionato di serie A. I giallorossi, dopo la figuraccia in Europa League, vogliono recuperare terreno in campionato dando continuità al successo di Siena della scorsa settimana.

La situazione è ovviamente delicata: soltanto 3 punti in altrettante gare; falsa partenza per le sconfitte racimolate a Genova contro gli uomini di Gasperini e all’Olimpico contro la Juventus di quel fenomeno che risponde al nome di Diego. Claudio Ranieri è riuscito a interrompere il trend negativo ma ora gli tocca ripartire nuovamente.

Si tratta di dimostrare, questa volta, che Basilea fa meno testo di Siena. Di fronte, i viola di Cesare Prandelli: un avversario da prendere con le molle e che ha mostrato una propria fisionomia. Segnano pochissimo, appena 3 gol , ma sono reti pesanti: hanno infatti  fruttato 7 punti al team dell’ex Prandelli; Alberto Gilardino (ancora furioso per l’ingiusta espulsione di Lione) è, momentaneamente, l’artefice principale e il riferimento imprescindibile. In attesa che Adrian Mutu torni a pensare solo al calcio giocato, in attesa che baby Jovetic esploda definitivamente e dando continuità ai risultati.

Europa League: romane ko, sorride solo il Genoa. Girone E: Cska Sofia-Fulham, solo pari

Un bolide da fuori area su cui Julio Cesar non ha potuto fare nulla; un contropiede a tre minuti dal triplice fischio nel quale si è assistito a una dormita generale della retroguardia giallorossa. Si esce da Basilea con parecchi interrogativi e la paura di non aver altra scelta – quest’anno – che soffrire più che in precedenza.

E’ il primo degli obiettivi che ci si è dati per la stagione in corso: vittoria dell’Europa League, ora occorre non farlo diventare il primo dei fallimenti. Nulla è compromesso, anche se non sono consentiti più passi falsi. E si rischia, al contempo, di compromettere nuovamente il rapporto con una tifoseria che già ieri (presenza massiccia, circa mille persone) ha mostrato coi fatti l’ennesima voglia di vicinanza alla squadra. Già, ora tocca ripartire.

Siena, Giampaolo: “Mi aspetto una Roma guardinga e cinica”

 Vigilia particolare per il tecnico del Siena, Giampaolo, secondo cui la Roma, con il passaggio del testimone da Spalletti a Ranieri, cambierà più di un dettaglio nella fisionomia del gioco e nel modulo.

Il tecnico bianconero si aspetta un avversario guardingo e pronto a sfruttare il contropiede, ma soprattutto solido in fase difensiva.

“Una partita più insidiosa non poteva capitarci: il cambio di allenatore genera un livello di attenzione altissimo. È vero che in questi ultimi anni la Roma non è stata brillante sul nostro terreno di gioco, ma ogni momento va contestualizzato”.

Roma “modello Juve” alla Ranieri?

“Sotto il profilo tattico credo che un allenatore possa fare poco in così breve tempo. Per ora avranno acquisito una maggiore attenzione. Mi aspetto qualche piccola variazione”.

Il mister nativo di Bellinzona smentisce anche ogni contatto con il club giallorosso:

Lotito su Totti: “Il rinnovo? Ho una visione diversa”

 Claudio Lotito, un fiume in piena. Il patron della Lazio, in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha toccato più di un tema che merita di essere ripreso e lo ha fatto nel modo che oramai gli è più consono: issandosi, cioè, a modello ed esempio per il resto del calcio italiano.

Il Lotito di sempre: sicuro al punto da rasentare la sfrontatezza. Il presidente ha cominciato col dire che la Juventus, prossimo avversario della Lazio, si può battere anche senza l’apporto di Zarate (che dovrà rinunciare all’incontro) per poi abbandonarsi ad una replica che i tifosi biancocelesti non apprezzeranno affatto. In risposta, infatti, alla frase di Paolo Di Canio – il quale aveva detto che le due Coppe vinte recentemente dalla Lazio sono arrivate per un colpo di fortuna, ndr – Lotito ha replicato in maniera secca:

“Si vede che mandandolo via abbiamo risolto i problemi legati alla sfortuna”.

Tutto qui?

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