
Oh, Firenze. Oh, Fiorentina – direbbe Narciso Parigi. Sono passati la bellezza di 83 anni e spicci dai tempi del marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano (che fondò il club il 26 agosto del 1926) a quelli di Diego Della Valle. Dalla Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas (come si chiamava ai tempi) alla ACF Fiorentina. Quasi diciassette lustri nel corso dei quali – suvvia – qualcosina, i successori di Dante Alighieri, l’hanno vista e s’è pure vinto. Senza strafare, con moderazione: si somigliano parecchio, in questo senso, la Roma e la Fiorentina. Squadre di città che quando hanno festeggiato, lo hanno fatto con sommo godimento. Come accade nelle circostanze speciali: e lustrare la bacheca – dalle parti di Viale Manfredo Fanti – è un evento eccezionale. Il palmares nazionale racconta di 2 scudetti, 6 Coppe Italia, 1 Supercoppa italiana; quello internazionale mette in bella vista 1 Coppa delle Coppe; 1 Mitropa Cup, 1 Coppa di Lega Italo-Inglese.
Cesare Prandelli ha voglia di veder giocare la sua Fiorentina contro la Roma di Claudio Ranieri. L’occasione per ribadirlo è la conferenza stampa della vigilia, nel corso della quale pare inevitabile non riprendere, tra le altre cose, l’illazione secondo cui proprio i due tecnici, gigliato e giallorosso, sarebbero i candidati principali per sostituire Marcello Lippi alla guida della Nazionale italiana. “La Roma ha qualità tecniche, organizzative, ma anche caratteriali. Ha un budget economico superiore al nostro, ma in questi anni non mi sembra sia contato più di tanto. Sappiamo di affrontare una grande squadra, ma faremo la nostra partita, da Fiorentina. Arriviamo da una gara ben interpretata, quella contro l’Inter in Coppa Italia e abbiamo bisogno di prestazioni importanti. Sento la voglia di superare i momenti difficili e fare una grande partita. Ho visto i miei giocatori molto convinti“. Giallorossi quale avversario tonico e altrettanto motivato: “La Roma ha la stessa tenacia di Ranieri. E’ stato chiaro all’inizio, quando ha detto che il suo obiettivo era ricompattare la squadra e dare equilibrio. I risultati che sta ottenendo ora sono frutto di un lavoro tattico, tecnico ma anche psicologico. Chi parla di Nazionale dice solo bischerate, penso alla Fiorentina. La proprietà è stata chiara, due mesi fa è stato detto che ci saremmo riparlati a primavera per il rinnovo. Ora, non mi pare che ci sia un clima primaverile e comunque adesso i miei pensieri sono solo concentrati sulla Fiorentina“. Qualche dubbio sulla formazione da schierare contro la Roma: