Oggi in conferenza stampa, Claudio Ranieri ha iniziato a parlare della gara contro il Catania: “Il Catania è rapido e sgusciante. Sono più squadra di noi al momento. Sono compatti e ci faranno difficile. Serve carattere ed intelligenza. L’obiettivo è non prendere gol, ma sempre. Noi creiamo molto ma dobbiamo cercare di mantenere le reti subite a zero. Mexes? Farà parte del gruppo per Catania, non so chi giocherà. Le cose non si fanno dall’oggi al domani. Mexes si applica ed ha determinazione. Io sono contento di lui. Totti? Mi auguro che non sia stanco.
Campionato Serie A
Catania-Roma: la lista dei convocati
La lista dei 21 convocati diramata da Claudio Ranieri per
I numeri di Catania-Roma

Catania e Roma a confronto, in quello che per i giallorossi è un incontro dal sapore particolare. Almeno per tre motivazioni: la prima, occorre rimettersi in marcia al meglio dopo il pari di Palermo (che ha spezzato il bottino di due vittorie su due collezionato da Ranieri); la seconda, al Massimino non ci sarà tifo ospite mentre i supporters locali faranno di tutto (e di più) pere sostenere una squadra partita così e così; terzo, i precedenti in terra etnea non sono per nulla incoraggianti.
Ma questo lo si diceva, lo dicevano i numeri, anche prima diell’incontro con il Siena. Poi vinto con carattere e orgoglio. Claudio Ranieri e Luca Atzori, uno di fronte all’altro. Vent’anni di differenza: cinquantotto il primo, trentotto il secondo. Ranieri chiamato a sollevare il morale e la classifica di una squadra che pareva con il morale a terra; Atzori ingaggiato non appena Walter Zenga, nel più classico dei valzer di calciomercato, ha lasciato Catania preferendo Palermo.
Mirko Vucinic, goleador contro il Catania

Per la prima volta, e lo si è detto, la Roma si trova a vivere problemi di abbondanza. La trasferta a Catania mette Claudio Ranieri nelle condizioni di poter scegliere la formazione: altrenative in difesa, più di una opzione a centrocampo. Unici reparti ai quali viene difficile apportare modifiche rispetto alle ultime prove, la porta e l’attacco.
Nel primo caso, Julio Sergio ha il posto assicurato: Lobont non è ancora utilizzabile, Alexander Doni starà fermo ai box ancora per qualche settimana. Nel secondo caso, occorre fare i conti con il fatto che Julio Baptista è inutilizzabile perché infortunato, ma la cosa non desta particolari preoccupazioni perchè non si può prescindere da un dato di fatto: quando Mirko Vucinic vede rosso azzurro, diventa una furia.
Il montenegrino, tornato in campo dopo l’intervento al menisco, gode della stima incondizionata di Ranieri, che lo reputa fondamentale per la buona riuscita di movimenti e schemi, e, seppur non al massimo della condizione, con la squadra siciliana ha un feeling particolare. Tra tutti gli episodi proponibili, basti pensare allo splendido gol messo a segno due anni fa, quello che illuse la Roma di poter vincere lo scudetto nel rush finale contro l’Inter, in un testa a testa che ha entusiasmato gli sportivi italiani.
Novità in casa Roma: Ranieri ha problemi d’abbondanza
Seconda trasferta consecutiva in Sicilia per la Roma di Claudio Ranieri. Dopo il pareggio sotto il nubifragio di Palermo, domenica alle ore 15,00 allo stadio Massimino, la Roma incontrerà un’altra formazione sicula: il Catania. L’ondata di maltempo che da giorni tormenta la Sicilia proseguirà anche nel corso del week-end. Per domenica si prevedono probabili piogge e temporali nel corso della giornata. Il clima non aiuterà la formazione giallorossa, ma la Roma targata Ranieri ha dimostrato di poter superare tutte le difficoltà con carattere, determinazione e voglia di vincere. Oltre il clima anche l’ambiente sarà totalmente contro i giallorossi. Anche questa volta il Casms ha deciso di chiudere il settore ospiti, quindi niente tifosi della Roma al Cibali. I fatti accaduti nelle ultime partite tra le due squadre hanno inciso fortemente su questa decisione.
Catania-Roma: arbitra Saccani
Catania-Roma, incontro che si disputerà domenica 27 settembre alle ore
Motta, Cassetti, Juan, Mexes: in quattro per due maglie

L’indice puntato, da tifosi e mezzi di informazione innanzitutto, è rivolto verso Marco Cassetti. Reo, in queste prime apparizioni, di una serie di svarioni che sono risultati decisivi ai fini del punteggio. Abbondanza al centro e carenza sulle fasce: questo pare essere l’incontrovertibile dato di fatto con cui mister Ranieri deve fare i conti.
Se da un lato, infatti, tre del calibro di Nicolas Burdisso, Juan e Philippe Mexes sembrano dare ampie garanzie nel prendere per mano la retroguardia giallorossa, lo stesso non si può dire rispetto ai terzini. L’esperimento Cassetti (che rientrava a pieno titolo nella volontà di Ranieri di affidarsi a uomini di esperienza per uscire dal baratro delle prime apparizioni) può a questo punto essere accantonato e al posto dell’ex Lecce troviamo una fila di candidati e papabili che dà il là a più di uno scenario. Unico punto fermo: Nicolas Burdisso.
Roma e Catania, storia recente

Una data che i tifosi ricordano molto bene: 19 novembre 2006, stadio Olimpico. La Roma affronta un Catania lanciato verso l’Europa, ma trova sulla sua strada una squadra in formato Mundial che gli rifila un bel 7-0. Gara chiusa in 45’ minuti con i gol di Panucci, Mancini e la doppietta di Perrotta che vale il 4-0, nella ripresa ancora in gol Panucci, Montella e il capitano Francesco Totti.
Non possiamo dimenticare nemmeno il gesto di Luciano Spalletti che aspettò nel sottopassaggio tutti i giocatori del Catania per scusarsi: un episodio che alimentò diverse polemiche. Riavvolgendo il nastro dei ricordi, il più amaro è quello di due anni fa: ultima giornata di campionato, Roma ancora in corsa per lo scudetto con l’Inter incredibilmente in calo dopo un torneo condotto alla grande.
Catania all’orizzonte, Cicinho la grande novità?

Intanto, sono sette punti in tre partite: Ranieri ha preso in mano una squadra a pezzi nell’umore e con poche motivazioni e ha saputo allontanare con tre spintoni vigorosi la zona retrocessione e l’incubo dello zero in classifica. Non è poco, e va detto apertamente.
Pensare che il pari di Palermo sia risultato poco soddisfacente, per certi versi, è un bene: significa che tanto le motivazioni quanto la fiducia in se stessi stanno tornando a farsi vive. Comunque sia, chiuso un match occorre da subito voltare pagina, recuperare le energie fisiche e nervose e (forse) iniziare a pensare a qualche altra soluzione tattica. La trasferta di Catania porta i giallorossi a pochi chilometri di distanza dal Barbera ma, imparando dagli errori in maniera costruttiva, la Roma potrebbe esprimersi con anni luce di differenza rispetto a quanto fatto contro i rosanero. Partire dal meglio: si può perchè le note positive ci sono. Eccome.
Il tifo si spacca: bella Roma, brutta Roma

Tifosi divisi nei giudizi dopo il pareggio ricco di emozioni e gol tra Palermo e Roma. La maggior parte dei supporters giallorossi, intervenuti nelle differenti trasmissioni radiofoniche, appena dopo il triplice fischio, esalta carattere, voglia e determinazione della squadra di Claudio Ranieri ma non sono pochi neppure coloro che sottolineano quanto il tre stia diventando il numero – incubo della retroguardia capitolina: Burdisso e compagni continuano a subire tre gol a partita (vedi Genoa, Juventus e Palermo, ndr).
Al termine della gara nei tam tam delle radio si registrano opinioni contrastanti. c’è chi definisce la partita grottesca e non giudicabile per le pessime condizioni del campo che hanno penalizzato in primis la Roma, squadra più tecnica; chi giudica sbagliate le scelte di Ranieri, che da qualche partita a questa parte sembra voler dare fiducia a Faty, poco utilizzato dal predecessore Spalletti, mentre sono finiti nel dimenticatoio calciatori del calibro di Jeremy Menez, Stefano Guberti e Alessio Cerci (quest’ultimo nemmeno convocato).
Palermo-Roma: rassegna stampa
Nonostante la pioggia battente e un campo ai limiti della praticabilità. Nonostante un Palermo coriaceo e mai domo, specie se preso per mano da quel folletto magico che sa essere Fabrizio Miccoli. La Roma ha giocato da Roma. Qualche distrazione in difesa, è vero, ma pure la convinzione che su un terreno simile a correre maggiori rischi sono sempre più i difensori.
Spettacolo, gol ed emozioni sotto il diluvio e nel pantano: gli argomenti caldi che vanno a riassumere la rassegna stampa di oggi sono proprio quelli citati. Ecco come i quotidiani hanno commentato il clamoroso 3-3 giallorosso contro il Palermo. Per il Corriere dello Sport meglio insistere su un’attitudine che alla Roma non dovrebbe mancare mai:
Palermo-Roma 3-3: Totti, lampi nella pioggia
Palermo-Roma è finita con le maglie sporche di fango e con un 3-3 bagnato dalle emozioni e dalla pioggia. Forse Ranieri non avrebbe firmato per il pareggio. Soprattutto dopo aver visto i suoi uomini portarsi in vantaggio per due volte. Al triplice fischio di Rocchi, però, il tecnico di Testaccio ha avuto di che rallegrarsi: i suoi uomini non hanno perso la testa. Hanno lottato e sofferto, hanno subito e ribaltato l’azione. Nel maremoto di Palermo, Totti ha tenuto a galla la Roma: l’ha illusa prima, l’ha salvata poi. Con lui il giovane Okaka, che a pochi minuti dal termine si è conquistato il calcio di rigore del pari. La Roma nelle corde ha ancora un pizzico di pazzia. E’ vero. Ma sotto il diluvio, il carattere ha fatto da salvagente.
Le formazioni ufficiali di Palermo-Roma.
ROMA: Julio Sergio; Cassetti, Burdisso, Juan, Riise; Taddei, De Rossi,
Palermo-Roma: dubbi di formazione
La Roma anti Palermo sarà la stessa che ha battuto la Fiorentina domenica sera. O almeno dovrebbe esserlo. Ranieri infatti ha ancora qualche dubbio di formazione: in difesa ballottaggio tra Juan e Mexes, con il brasiliano in netto vantaggio, mentre in attacco Vucinic e Okaka si giocheranno la maglia da titolare. Il montenegrino dovrebbe partire nell’undici inizale con Okaka pronto a sostituirlo nell’arco dell’incontro. Tornano tra i convocati Doni e Brighi, ancora out Baptista, Cicinho, Artur e Tonetto.