L’annuncio arriva direttamente dalle pagine del sito ufficiale del Chievo Verona: il Bentegodi, in occasione dela sfida tra Chievo-Roma sarà tutto esaurito. Ecco, testuale, il comunicato:
L’A.C. ChievoVerona comunica che la prevendita in banca per la gara Chievo Verona-Roma prosegue fino a domani (o fino esaurimento posti disponibili). Terminati anche i tagliandi di poltrona, gli ultimi biglietti di poltronissima si potranno acquistare presso le agenzie del BANCO POPOLARE DI VERONA SGSP presenti a Verona, provincia e sul territorio nazionale con esclusione della regione Lazio.
Presso le dipendenze del Credito Bergamasco, Banca Popolare di Lodi, Banca Popolare diNovara e Banco Popolare di Verona SGSP ESCLUSIVAMENTE DELLA REGIONE LAZIO si potranno acquistare solamente i biglietti del settore tribuna superiore EST/OVEST.
I prezzi:
L’ultima gara della Roma della stagione vedrà i giallorossi di scena al Bentegodi di Verona, contro il Chievo di Mimmo Di Carlo. Con l’Inter impegnata in quel di Siena, con due punti di vantaggio, agli uomini di Ranieri servirà un vero e proprio miracolo per strappare il tricolore ai nerazzurri di Mourinho. Ma oltre al miracolo, servirà ovviamente vincere. Nel match di andata dello scorso 9 gennaio, la Roma s’impose sui clivensi per 1-0 grazie ad un gol di Daniele De Rossi al primo minuto di gioco, oramai ribattezzato da tutti “Capitan futuro”. Vittoria che tra l’altro permise ai giallorossi di tornare al quarto posto, dopo il mezzo passo falso di Cagliari, trasferta che si concluse con un beffardo 2-2. I giallorossi disputarono una gara di sacrificio, visto che all’11’ si ritrovarono in dieci, per l’espulsione del portiere Doni. I migliori del match di andata furono Toni, Taddei e ovviamente il match winner De Rossi.
A Roma in molti temono di rivivere domenica prossima un film già visto. Perché così come avvenne nel 2008, anche quest’anno lo scudetto si deciderà all’ultima giornata: protagoniste sempre loro, Inter e Roma. Due anni fa, il 19 maggio 2008, i giallorossi accarezzarono per oltre un tempo, il sogno di togliere lo scudetto ai nerazzurri. Impegnati sul campo del Catania e passati in vantaggio con uno splendido gol di Mirko Vucinic, tutto naufragò quando Ibrahimovic (entrato al 6’ della ripresa in Parma-Inter, con il risultato inchiodato sullo 0-0), realizzò una doppietta che regalò il 15 scudetto alla squadra nerazzurra. E una volta giunta la notizia al Massimino di Catania, i giallorossi allentarono inevitabilmente la tensione, cosa che permise agli etnei di raggiungere il pareggio con Martinez a 5’ dalla fine, gol che regalò la salvezza matematica agli uomini di Zenga. Una grande partita quella che si giocò quel giorno in un Massimino tutto esaurito: un match condito da mille emozioni e vissuto sul filo continuo della tensione. Un pari alla fine giusto, perché la ripresa degli etnei fu incredibile, un dominio di 45 minuti con la Roma sotto assedio e alle corde. Beffa ulteriore per i tifosi giallorossi, fu quella di vivere quel giorno a casa, nei bar, o in qualunque altro posto: perché la trasferta fu vietata dall’Osservatorio, una decisione che all’epoca sollevò un vespaio di polemiche. Ma che tutto sommato fu giusta, visto che già nel pre-partita qualche stupido provò a mettere paura alla Roma, allor quando il pullman dei giallorossi venne colpito da un oggetto e il finestrino lato autista andò in frantumi. 
Serie A, la classifica dopo la 37esima giornata:
Episodio vergognoso a Torino, dove la partita tra Juventus–Parma è stata interrotta intorno alla mezz’ora del primo tempo a causa dei ripetuti lanci di petardi da parte dei tifosi bianconeri verso lo spicchio di stadio riservato ai sostenitori avversari. All’Olimpico di Torino si sono vissuti momenti di paura, con i tifosi parmigiani costretti ad assieparsi in massa verso le uscite del settore per sfuggire al lancio perpetrato dagli juventini. Dopo aver preso atto della situazione di pericolo l’arbitro dell’incontro, il signor Romeo di Verona, ha fermato il gioco, mentre Alessandro Del Piero è andato a parlare con i propri sostenitori nel tentativo di far cessare le intemperanze.