Andryi Shevchenko: futuro tra Roma e Chelsea

 L’acquisto di Stefano Guberti, ne siamo convinti, rientra nella logica della progettualità voluta da Luciano Spalletti che – con interventi mirati e di qualità, non certo con nomi ridondanti e d’effetto – sta cercando da diversi anni di garantire un gioco e una struttura alla squadra.

Non è sempre andata bene, gli acquisti di Simone Loria e Jeremy Menez sono gli esempi più recenti di una cattiva selezione nelle fasi del mercato, ma la mossa – valutata ad ampio respiro – pare pagare. Con gioco spumeggiante e competitività: gli ultimi campionati, eccezion fatta per l’ultimo, sono lì a dimostrarlo.

Ora, tuttavia, anche in seguito alla spinta propulsiva richiesta dai tifosi, a ben donde amareggiati dopo gli ultimi risultati, gli innesti di mercato dei giallorossi rischiano di pagare eccessivamente il colpo ad effetto. La piazza lo vuole, i tifosi chiedono il nome. E fin qui, tutto fila. Ma che poi quel nome debba essere Andriy Shevchenko è tutto da vedere.

Trattative in corso: Mexes-Chelsea; Vucinic-Manchester; Juan-Real; Riise, Tottenham e Wolfsburg; Taddei e Menez, Siviglia e Lione

 Tante richieste ma nessun affare concluso: sicuramente la situazione societaria è la causa principale della statiticità del mercato della Roma che a questo punto potrebbe subire un’impennata proprio la settimana entrante.

Questo il motivo per cui ci sembra opportuno tracciare il quadro di ciò che potrà accadere tra qualche giorno, concentrandoci innanzitutto sui nomi in uscita.

Le offerte per i Big sono tante ma nessuna trattativa concreta è in corso: molte, tuttavia, potrebbero partire immediatamente, tanto palese è l’interesse di vari club internazionali verso i calciatori della Roma (interesse manifestato con contatti e offerte ufficiali).

Si parlava di un interessamento del Manchester United per Mirko Vucinic, che il club valuta dai 25 ai 28 milioni di euro, ma i Red Devils sarebbero disposti a mettere sul piatto della bilancia una cifra inferiore, ovvero 18 (forti anche del fatto che il club giallorosso, in questo momento pare un punto interrogativo gigante).

Calciomercato, Roma: Perrotta spinto ad andarsene, il riscatto di Motta è in forse

In attesa di aspettare l’ufficialità della cessione della Roma (sempre che questa ci sarà) si guarda anche al mercato con alcuni casi di certo non facili da risolvere o portare a compimento: pensiamo nella fattispecie a quelli di Simone Perrotta e Marco Motta. Il centrocampista calabrese vuole restare ma la famiglia Sensi non ha in programma nessun incontro con il suo agente e non intende quindi rinnovargli il contratto.

Il suo scade il 30 Giugno del 2010 ma l’impressione che il periodo in giallorosso di Perrotta finisca qui dopo 5 anni è forse più che una semplice opinione. Trentuno anni, 5 gol nell’ultima stagione con appena 25 presenze, e soprattutto una lunga serie di infortuni che ne hanno pregiudicato l’annata, Perrotta comunque è richiesto in Italia ed all’estero e pare che con la sua vendita si possa portare qualcosa in cassa.

Bayern Monaco e Wolfsburg si contendono Simone Perrotta

 E’ fuori discussione che a fare la parte del leone in questo mercato estivo siano i club spagnoli e inglesi. Mentre mezza Italia guarda con occhio preoccupato alla Spagna, che dopo aver accaparrato le prestazioni di Kakà tramite il Real Madrid potrebbe smantellare mezza Inter portando via Ibrahimovic (che è, appunto, mezza Inter da solo), un’altra parte della penisola deve stare vigile e attendere quel che si muove Oltremanica e in Baviera.

Pensiamo ovviamente alla Roma che, dopo aver incassato dagli inglesi del Manchester United l’offerta di 18 mln di euro per Mirko Vucinic (francamente al di sotto del potenziale che il giocatore vale, ovvero una cifra che si aggira intorno ai 30 mln di euro), è alle prese con l’ennesimo forte interessamento nei confronti di un altro pezzo grosso della storia recente dei giallorossi. Il Bayern Monaco, infatti, è uscito allo scoperto manifestando più di un apprezzamento per Simone Perrotta.

Il trentaduenne centrocampista alle dipendenze di Luciano Spalletti, in procinto di partire fino a che il mister di Certaldo non ha rinnovato la propria fiducia alla società decidendo di restare sulla panchina della Roma, era stato fonte di interesse della Fiorentina, il cui dirigente Pantaleo Corvino non ha mai nascosto di apprezzare in maniera particolare (e con lui Cesare Prandelli) il modo di giocare di Perrotta, utile agli schemi viola tanto quanto lo è stato per quelli della società capitolina.

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