Conti: “Con Adriano siamo più forti”

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 Da Repubblica.it:

“Con Adriano siamo più forti dello scorso anno”. Parola di Bruno Conti. Il direttore dell’area tecnica della Roma racconta i suoi anni da dirigente, viaggiando nelle pieghe del rapporto con Spalletti e Raneri, con quello chiacchieratissimo con Montali, tuffandosi nel futuro del club giallorosso.

Bandiera in campo, poi tecnico e dirigente. Un’esperienza, quella romanista, vissuta in ogni ruolo possibile. Senza perdere mai l’affetto della gente: “Sono fiero del rapporto che ho con i tifosi”. Un rapporto diverso da quello che ha avuto, invece, con Montali: “Con lui qualche problema c’è stato – conferma a denti stretti Conti – ma ora è tutto più chiaro: lui non deve pensare all’area tecnica, per quella ci siamo io e Pradè, ma di merchandising, marketing e organizzazione”. Una delle prime mosse da dirigente di Conti fu la scelta di Spalletti come tecnico della Roma. Scelta felice ma che ha lasciato l’amaro in bocca al dirigente: “Con Spalletti sono rimasto male, ha ‘sbroccato’ nel momento di difficoltà. Per quanto ne so, fino al giorno prima delle dimissioni non pensava ad andarsene, ma forse si confidava con Daniele Baldini, non con noi”. Tutto diverso il rapporto con il tecnico di oggi, Ranieri: “E’ uno tosto – assicura Conti – non si arrende mai”.

Da sempre Conti si occupa in prima persona del settore giovanile, dove in estate si è rischiato il “caso” per la panchina della Primavera, contesa da Alberto De Rossi (papà di Daniele) e il tecnico degli Allievi Stramaccioni: “Ad Alberto avevo proposto di collaborare come osservatore per la prima squadra e di occuparsi del settore giovanile, ma per un altro anno ha preferito restare ad allenare. Resta il tecnico, anche se avrei voluto promuovere Stramaccioni e Montella “.

Negli ultimi giorni la Roma ha di fatto salutato il prossimo addio della famiglia Sensi alla squadra. Un momento importante per Conti, che con la famiglia ha sempre avuto un legame unico: “L’anno scorso durante il ritiro alcuni tifosi mi hanno contestato, solo perché il giorno prima avevo difeso il presidente Rosella Sensi. Io continuo a sperare che chi prenderà il posto di Rosella erediterà anche la sua stessa passione”. Qualche polemica, in passato, era nata anche in occasione del rinnovo del direttore tecnico con i colori giallorossi. A cifre importanti: “A chi ironizza per il mio stipendio dico che con la Roma ci ho sempre rimesso”.

Le polemiche hanno coinvolto spesso anche un membro della sua famiglia: il figlio Daniele, cresciuto a Trigoria ma ceduto giovanissimo al Cagliari (di cui oggi è il capitano), non è ben visto dai sostenitori romanisti, che lo accusano di eccessiva aggressività. “Non è vero che mio figlio contro la Roma gioca con cattiveria – la difesa di Bruno – è il suo modo di giocare, sulla spiaggia litiga anche con me”. In passato, per lui, anche un duro battibecco con Totti con tanto di mani addosso del centrocampista al capitano romanista: “Subito dopo è venuto da me e m’ha detto: ‘Papà, ma che ho combinato?’. Poi s’è chiarito con Francesco”. Tutto è bene…


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