Italia, prima Borriello poi Pazzini

 Le indiscrezioni sono queste: Cesare Prandelli dovrebbe dare a Marco Borriello almeno una chance in vista del doppio appuntamento di qualificazione europea. Tra il giallorosso e Giampaolo Pazzini, infatti, ci sarebbe spazio per entrambi. Da Il Giornale:

Tocca a Marco Borriello, uno che ha solo sfiorato la Nazionale. Per sfondare in azzurro ha scelto di lasciare il Milan dopo l’arrivo di Ibrahimovic: sostare in panchina gli avrebbe provocato oltre che una forte depressione, un precoce addio al club Italia. Che è sempre stato il suo nervo scoperto e nello stesso tempo il suo obiettivo dichiarato. Da troppo tempo Borriello e la Nazionale hanno amoreggiato senza mai trasformare l’idillio in una vera storia d’amore. Prendete l’estate del 2008: Donadoni ct azzurro, l’europeo di Austria e Svizzera alle porte, un centravanti da inventare e un Toni da recuperare. Bene: Borriello è partito per Vienna sicuro di sfondare perchè reduce da una stagione coi fiocchi, col Genoa, gol a ripetizione e tutti di ottima fattura, così da spingere il Milan a riscattarlo e a riportarlo a casa, a Milanello cioè.

Stadio Olimpico: il crollo del tifo giallorosso

 Stadio Olimpico deserto: diecimila tifosi giallorossi in meno a partita. Da Repubblica.it:

Un silenzio stampa imposto, una società in vendita e in crisi sotto il profilo sportivo e non solo, fiaccata da sempre meno silenziose guerre interne. Questa la drammatica (sportivamente parlando) immagine che offre all’occhio dell’osservatore esterno la Roma di oggi. E che non può non riverberarsi anche sul pubblico. Il crollo degli abbonamenti – che tra l’altro ha colpito tutta Italia – non è una novità. Lo è, semmai, la sempre più scarsa affluenza dei tifosi giallorossi all’Olimpico, passato in pochi mesi da teatro dell’epica sfida tricolore all’Inter, a desolato specchio di un club sull’orlo del baratro.

Irlanda del Nord-Italia: Borriello cerca il primo gol in azzurro

 Irlanda del Nord-Italia: Marco Borriello cerca il suo primo gol in azzurro. Dall’Ansa:

Non solo gossip. Se con Marco Borriello è il mondo dei reality ad essere entrato nel calcio, e non viceversa, non di meno c’è qualcosa di molto semplice a far da filo conduttore della sua storia di alti e bassi in azzurro: la rincorsa al primo gol. Dieci convocazioni e cinque presenze, domani per la prima volta toccherà a lui essere il centravanti della nazionale in una partita ufficiale, ora che nei gorghi della crisi romanista emerge come il centravanti più in forma del momento, superando Pazzini come partner di Cassano. «Parliamone dopo, magari dopo un gol: io ci spero…», il dribbling della vigilia di questa Irlanda del Nord-Italia. A dire il vero, non è nemmeno il pezzo pregiato del suo repertorio. Che accanto alla passione per la moda e le belle ragazze, Belen in testa, prevede l’appuntamento con la rete: di testa, di sinistro, in acrobazia, purchè sia gol. Ne servirono 19 con la maglia del Genoa, due anni fa, per convincere Roberto Donadoni a chiamarlo in nazionale.

Peruzzi: “Difficile che Lippi diventi l’allenatore della Roma”

 Angelo Peruzzi, ex portiere di Roma, Lazio, Juventus, Inter e protagonista anche con la nazionale italiana, in una intervista a Radio Radio TV ha parlato della situazione dei portieri in casa giallorossa:

A me piace tantissimo Doni. Però non saprei perché poi bisogna vederli giorno dopo giorno in campo. Non capisco come mai è considerato adesso un terzo portiere alla Roma; credo che il motivo sia contrattuale. A piace molto Doni, anche se poi è vero che l’anno scorso Julio Sergio è venuto fuori bene”. Poi un giudizio sul momento della Roma: “Anche l’anno scorso hanno cominciato male. Adriano si è fatto male proprio quando stava rientrando in forma. Così come Vucinic che si è fatto male ad inizio stagione.

Trigoria: assente Cassetti, Taddei aumenta i carichi. Pizarro, Adriano e Julio Sergio fanno differenziato

 Trigoria: l’allenamento del pomeriggio.

Dopo l’allenamento mattutino la Roma scende di nuovo sul terreno del centro tecnico Fulvio Bernardini per preparare la sfida al Genoa.
Alle ore 15,00 la squadra scende sul terreno C per iniziare la sedutan pomeridiana sotto lo sguardo di una decina di tifosi. Dopo una parte di riscaldamento atletico e fisico, Ranieri divide il gruppo in due schieramenti per effettuare esercizi sulla superiorità numerica:
Rossi: Cicinho, Totti, Castellini, Simplicio, Baptista
Verdi: Loria, Perrotta, Juan, Rosi, Antunes, Greco, Menez, Brighi
Assente, oltre i nazionali, anche Cassetti. Pizarro, Adriano e Julio Sergio svolgono un lavoro differenziato in palestra, mentre Taddei aumenta i carichi di lavoro del differenziato.
Ranieri concede un largo spazio ai Primavera. La seduta leggera è dedicata agli esercizi di tattica.

Lucchesi: “Totti è indispensabile per la Roma”

 Fabrizio Lucchesi, ex dirigente romanista ed ora direttore generale del Pescara, ha parlato a Radio Power Station della situazione giallorossa:

Lei è stato un importantissimo dirigente dell’era Sensi con cui ha vinto anche uno scudetto. Come vede questa situazione della squadra giallorossa? La medicina potrebbe essere un cambio dell’allenatore?
Si giudica solo quando si conosce quello di cui si parla. Noi non conosciamo tutto che accade nello spogliatoio. Io ritengo che la Roma abbia un potenziale importantissimo. Proprio questa estate abbiamo giocato in amichevole e posso assicurarvi che è davvero un organico forte. Ranieri è un tecnico importante e lo scorso anno ha fatto un campionato eccezionale.

Valerio Manni: “Chiedo scusa ai romani, mi vergogno di quella canzone”

 Valerio Manni ha chiesto scusa. Il cantante, attraverso Radio Padana, aveva offeso il popolo romano con un brano ricco di insulti. Manni è intervenuto alla trasmissione 1927, condotta da Max Leggeri su TeleRadioStereo per spiegare la sua canzone:

Chiedo scusa ai romani in generale, che sia il popolo di Roma o quelli sparsi in Italia. Stamani (ieri, ndr) non sono venuto a Roma perché sono chiuso da alcuni giorni nel mio studio. Ho ricevuto minacce e insulti, sto cercando di ragionare a mente fredda su quello che è successo a Radio Padania, dove ho cantato quella canzone rifacendomi alle dichiarazioni di Bossi.

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