La Roma, gli stipendi, Unicredit e i malumori

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Ma la banca che fa? Comincia a chiederselo qualche giocatore, infastidito dalla prospettiva di restare per il quarto mese senza stipendio. Mormorano. «Pensavamo di aver già dato l’anno scorso…». In quanto a disponibilità e sacrifici. Dura immaginare calciatori di questo livello tirare la cinghia, ma è innegabile che quelli della Roma abbiano rischiato di vincere l’ultimo scudetto viaggiando per tutta la stagione sulle tre/quattro mensilità arretrate.

Totti e Ranieri, un patto per la Roma

 Il Tempo:

A siglarlo col sangue romano che gli scorre nelle vene i due protagonisti in assoluto: Ranieri e Totti. Proprio il capitano che qualcuno aveva indicato come l’«anima nera» contro il tecnico nel momento più acuto della crisi, è stato invece quello che più si è schierato dalla sua parte nel faccia a faccia post-Basilea.

“Roma, Totti-gol è la cura”

 Per Salvatore Bagni i mali della Roma hanno una soluzione: basterebbe che Francesco Totti tornasse a segnare. Da Oro e Porpora:

Una partenza di stagione a dir poco delicata, quali sone le cause della crisi di questa Roma?
“Difficile dirlo, questa è una squadra partita all’inizio da superfavorita, una squadra molto tecnica, che ha però poca corsa e poca intensità, ma soprattutto mancano i gol di Totti”.
Si intensificano le voci di un probabile avvicendamento alla guida tecnica. Ranieri, secondo lei, è il responsabile di tutto?

Roma, non fidarti di Leonardo

 Il consiglio, sottinteso ma evidente, lo offre Il Giornale ai dirigenti della Roma: sicuri dell’opzione Leonardo? Testuale:

Il nome di Leonardo è stato accostato, da qualche ora, alla panchina della Roma. Costituirebbe, nel caso la gestione Ranieri dovesse naufragare sotto i colpi di altri risultati deludenti, l’alternativa a disposizione del club nel frattempo commissariato da Unicredit e in attesa di cessione. Facilmente spiegabile il motivo: Leonardo costa pochissimo (prendeva 1 milione netto l’anno scorso al Milan) e può mettersi subito al lavoro essendo libero da impegni. La candidatura, a leggere alcuni siti e a sentire le trasmissioni radiofoniche romane, ha ricevuto molti consensi.

Parma-Roma, Crespo: “Sfatiamo il tabù”

 Dal sito ufficiale del Parma calcio:

“Domenica al Tardini si giocherà ad un orario insolito, ma mi è già capitato di scendere in campo, e segnare, a quell’ora – dice Hernan Crespo – sia il Italia, in un Parma-Juventus del 2000, sia in Inghilterra. Il Parma è una squadra da lavori in corso: stiamo cercando la nostra identità, ma questo non vuol dire assolutamente che non ci siano i valori.”

ALLENATORI ROMA: Herbert Burgess, mister del primo derby della storia

 Herbert Larry Burgess nato a Manchester nel 1883, è stato il secondo allenatore della storia dell’ AS Roma. Arrivato all’ottava giornata del campionato 1929-1930 per sostituire il breve interregno in panchina del romano Guido Baccani (ex Lazio). Il tecnico inglese aveva una grande esperienza sia come calciatore, nelle fila delle due squdre di Manchester (City e United), sia come allenatore (Mtk Budapest, Padova e Milan). Burgess ha teorie e metodi nuovi per il periodo. E’ un tecnico di poche parole (praticamente non ha mai imparato la lingua italiana), ma che trova una spalla importante nello storico massaggiatore romanista dell’epoca: Angelino Cerretti. Il quale dirà sempre che l’inglese è stato il miglior allenatore della Roma dei primi quaranta anni. Effettivamente era un maestro nell’impostare le proprie squadre con un gioco fatto di passaggi rapidi, e nel promuovere in campo lo scambio dei ruoli fra i giocatori con continui movimenti ad incrociare per disorientare gli avversari. La sua prima stagione fu abbastanza positiva, era il primo campionato disputato dalla Roma contro tutte le squadre del nord,  e si pensava ad un campionato di transizione. Il sesto posto finale regalava comunque più di qualche sorriso. Fu il tecnico che battezzò l’inaugurazione del tempio giallorosso per antonomasia, Campo Testaccio, e fu anche il coach del primo derby contro la Lazio.

Sensi, Ranieri, squadra: ecco cosa si sono detti durante il confronto

 Il faccia a faccia tra squadra, dirigenza e allenatore è stato duro, schietto, franco e in grado di mettere in evidenza problematiche che paiono gravi. La Roma esce dal chiarimento con la voglia di rialzarsi in fretta ma la sensazione è che i giallorossi stiano con le ossa rotte. Da repubblica.it:

A Trigoria cambia tutto. A ventiquattro ore dalla prima, vera crisi dello spogliatoio giallorosso, arriva l’inversione di marcia, dalla preparazione agli allenamenti tattici, fino al modulo e agli equilibri interni. A livello dirigenziale rimane la certezza sul valore della squadra e sulla competenza del tecnico. Ma anche la convinzione che si debba cambiare radicalmente perché si registri una ripresa a livello di risultati, di gioco, di compattezza. Parola d’ordine: “basta alibi”.

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