Totti, la sostituzione non va giù

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 Da Il Corriere della Sera:

Francesco Totti s´arrabbia quando Claudio Ranieri lo richiama in panchina, 14 minuti prima del novantesimo. Sembra un azzardo, invece è la mossa decisiva, quella che schianta l´Inter, cancella il fantasma di Lippi, rilancia le ambizioni della stralunata Roma. I giallorossi non avevano mai vinto, i nerazzurri mai perso. L´equilibrio viene cancellato dal colpo di testa firmato da Mirko Vucinic, entrato proprio al posto del capitano rabbuiato. Un gol molto bello, in anticipo su Lucio, che infiamma l´Olimpico due minuti dopo il novantesimo e fa sorridere Rosella Sensi: «Questa è la vera Roma, il cambio di Totti è una scelta azzeccata». Ranieri sorride e in panchina abbraccia Silvano Cotti, il fisioterapista. La sua mossa, coraggiosa e vincente, può cambiare la stagione della Roma, che adesso ha tempo e modo per risalire la corrente e riprendere la sua corsa. Alla fine, la rabbia e i veleni di Brescia sembrano lontani anni luce. E la terza sostituzione di Totti, dopo quelle di Cagliari e Monaco di Baviera, è un caso che si stempera di fronte alla prodezza del montenegrino. Il capitano, in ogni caso, l´ha presa malissimo. Se ne va senza salutare nessuno e subito dopo il vantaggio della Roma lascia lo stadio.

Vucinic è l´eroe dell´Olimpico scosso dal diluvio, ma l´uomo in più è Ranieri, che rischia tantissimo e si prende una bella rivincita dopo un inizio in salita. «Non siamo guariti, ma abbiamo preso una buona medicina. Volevamo vincere e ci abbiamo creduto sino in fondo. Per questo ho inserito Vucinic. Non l´ho fatto per punire Totti. Francesco stava giocando bene, si era sacrificato e aveva lottato come un leone. Ho fatto un azzardo perché credevo che Mirko, con la sua velocità, potesse mettere in difficoltà i difensori interisti, soprattutto Lucio che non stava bene. Ho avuto ragione. Ringrazio la squadra per la bella prova e per la vittoria, ma lo spirito della vecchia Roma lo avevo ritrovato già mercoledì scorso a Brescia anche se gli episodi ci avevano punito». L´allenatore cerca di stemperare il caso Totti: «Quando un giocatore viene sostituito è normale che ci resti male. Ma domani, alla luce di questa vittoria, sarà più tranquillo». Ranieri sorride, Benitez scuote la testa. Perde la sua prima partita in campionato, la seconda considerando la Supercoppa Europea, quando lo 0-0 sembra scontato. L´analisi dello spagnolo è molto critica: «Sul gol di Vucinic c´è stato un calo di tensione. Dovevamo alzarci e attaccare la palla, invece siamo stati passivi. Ma può capitare di subire una rete alla fine. Quello che non deve succedere è di sprecare così tanto prima, come abbiamo fatto noi. L´Inter ha tirato 15 volte in porta e non abbiamo fatto gol. Così, alla fine, il gol lo hanno fatto loro. Bisogna essere più cinici e concreti». Non è la notte dell´Inter. Milito e Pandev, acciaccati (e in dubbio per la Champions), vengono sostituiti e Cristian Chivu apre il processo agli attaccanti. Durante il primo tempo si toglie il caschetto protettivo, si avvicina a Benitez e senza mezzi termini urla: «Mi mettono sempre in mezzo, se continua così vado via». Chiaro il riferimento a Eto´o che, nei ripiegamenti, troppo spesso abbandona il romeno al suo destino. Tanti problemi sul piatto. Problemi che Benitez dovrà affrontare già da oggi alla Pinetina. La prima sconfitta in campionato dovrà essere dimenticata in fretta: «Non cambierà niente. Bisogna soltanto lavorare di più per migliorare. Trovare equilibrio in difesa e diventare più lucidi in attacco. Potevamo vincere e invece abbiamo perso». Forse oggi l´Inter perderà il primato, di sicuro non la voglia di lottare per lo scudetto.


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