Totti: il Milan e Wayne Rooney

di Redazione Commenta


 Dal Romanista:

Wayne Rooney non segna su azione dallo scorso marzo. Bene, può succedere. Domanda: c’è qualcuno al mondo che pensa che l’attaccante del Manchester United sia un giocatore finito? No, nessuno che non abbia perso completamente il senso della realtà. Eppure c’è chi sostiene questa tesi per quanto riguarda Francesco Totti, che, pur in un momento realizzativamente non esaltante, la rete non su calcio piazzato l’ha trovata nella sfortunata trasferta di Palermo. Bizzarro anche il fatto che i sostenitori di questa tesi abbiano alzato la voce dopo il rigore sbagliato dal capitano contro il Bari. Sì, bizzarro, perché 24 ore dopo lo stesso è successo a Rooney nella sfida con l’Arsenal: una rincorsa quantomeno curiosa e un pallone sparato altissimo. Eppure nessuno all’Old Trafford ha storto il naso, anzi, è partito un caloroso applauso per uno dei giocatori simbolo del club. Che significa questo? Forse che i tifosi dello United sono meglio di quelli della Roma? No, per carità. Piuttosto, sembra evidente che Totti sarà costretto a convivere con le critiche nei suoi confronti fino a quando non smetterà col calcio giocato. Fino a quando tutti si renderanno conto di quello che ha regalato alla Roma per decenni. Francesco lo sa. E’ stato più forte di tutto in tante occasioni, sempre. Ora non gli resta che esserlo pura stavolta, guidando la Roma in questo campionato. Magari già a partire da Milano e dalla squadra alla quale, qualche anno fa, è stato vicinissimo.


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