Totti a Rivista Romanista: “Spalletti, Ranieri, i tifosi e Piola. Vi dico tutto”

di Redazione Commenta


 Anticipazione ghiotta dell’intervista che Francesco Totti ha rilasciato al nuovissimo mensile Rivista Romanista che sarà in stampa a partire da sabato 17 ottobre.
Il Capitano spazia a 360 gradi rispetto alla sua vita professionale e lo fa con la solita incisività di colui che ha bisogno di poche parole per dire tutto.
Da Luciano Spalletti a Silvio Piola passando per Claudio Ranieri e il rinnovo contrattuale.
In attesa di poterne leggere la stesura integrale, siamo in grado di rilasciare uno stralcio interessantissimo riproponendo alcune delle dichiarazioni del Pupone:
CONTRATTO “Ho avuto quattro richieste negli ultimi tempi: una grande società italiana, tre straniere. Mi hanno lusingato, ma firmerò il rinnovo con la Roma. Manca solo una clausola sul dopocarriera. Con Rosella ci sentiamo tre volte l’anno, per gli auguri. E’ schifoso sostenere che ha comprato il mio assenso con il nuovo contratto. La Nazionale? Con Lippi ogni tanto ci sentiamo, ma di questo argomento ci siamo ripromessi di parlarne in Primavera. Io e De Rossi ai ferri corti? Spazzatura. Non abbiamo mai avuto uno screzio”.

SPALLETTI “Non riusciva più a farsi capire da noi, ormai qualche problema col gruppo c’era, le sue dimissioni erano inevitabili. Visti i risultati ottenuti con Ranieri direi che ne è valsa la pena. Io so’ permaloso, le battute di Spalletti un po’ mi davano fastidio. Lui era uno di quelli convinti che io abbia davvero bisogno di essere spronato”
RANIERI “Lì per lì ci sono rimasto male anche per le frasi di Claudio Ranieri, poi ci siamo parlati e mi ha spiegato il senso di quella frase: vuole solo che invece di andare sempre incontro ai centrocampisti a volte cerchi la profondità. Ma per il resto mi ha detto di fare quello che voglio in campo. Lui è romano, con le battute ci capiamo, non ci saranno mai problemi tra di noi”.
TIFOSI “Con la Curva Sud è tutto chiarito. Per me l’episodio della maglia restituita è dimenticato. Però mi è sembrata una grave mancanza di rispetto”.
PIOLA “E’ vero, lo confesso. Voglio prendere Piola. Lui è quota 274, io a 184. Ne mancano 90. Gioco altri cinque anni, ce la posso fa’. Così qualcuno s’ammazza”.


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