Il creatore della Carta del Tifoso: “In Italia la Tessera è diventata una schedatura”

di Redazione Commenta


 Anthony Weatherill, meglio noto come colui che – un lustro fa – diede vita al progetto denominato “Carta del Tifoso“, interviene a Te la do io Tokyo (CentroSuonoSport) per dichiarare pubblicamente lo stravolgimento esercitato dalle Istituzioni italiane che hanno di fatto modificato il senso originario delliniziativa. Nella penisola, afferma Weatherill, è diventata una vera e propria schedatura. E, in questo, pare avvallare l’atteggiamento fin qui tenuto dalle tifoserie organizzate: non solo la Curva Sud giallorossa ma quelle di tutta Italia che hanno esternato il proprio totale dissenso nei confronti della Tessera del Tifoso.
CARTA DEL TIFOSO.La carta del tifoso nasce come progetto, non è uno strumento. Contemplava la possibilità per i tifosi di unirsi fra di loro poter avere voce: nel calcio parlano in tanti, giornalisti, presidenti, personaggi vari, ma i tifosi non parlano mai. Mi sembrava un fatto anomalo“.
AUTOREGOLAMENTAZIONE.In sostanza il funzionamento di questa carta era proprio questo. Siamo partiti con il Torino, tutti i tifosi assieme per poterci presentare alla società, organizzare le trasferte con abbattimento dei costi“.
TESSERA DEL TIFOSO.E’ un’altra cosa. Non c’entra nulla con la carta. Tant’è che nessuno la chiama così per motivi legali: nessuno può permettersi di chiamarla così, farei causa. Come accaduto con Inter, Milan e Banca Intesa. E continuo a percorrere questa strada, perché voglio continuare a difendere il marchio e il progetto originario“.
SCHEDATURA. Hanno stravolto l’idea, è diventata una schedatura ed io sono d’accordo con questa definizione“.


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