Anche Ranieri si schiera contro la Tessera del Tifoso

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 Dal Romanista:

 «Verrà molta, molta gente in meno agli stadi». Si schiera con il fronte del no alla tessera del tifoso anche Ranieri. Il tecnico della Roma è quantomeno perplesso. «Si poteva parlare prima con le società e con i tifosi», dice alle celebrazione dei 50 anni dei Giochi Olimpici nella Capitale. La pensa allo stesso modo l’attore Claudio Amendola: «La tessera è perfettamente inutile». Ma poi deve arrendersi per cause di forza maggiore. «Adesso devo tornare di corsa a Roma per fare la tessera del tifoso e abbonarmi, altrimenti sabato sera con mio figlio di 11 anni non potremo vedere la prima di campionato».

Ranieri è perplesso, Amendola critico. E critica (eufemismo) è la Curva Sud. I gruppi stanno pensando di «restare fuori dallo stadio seguendo il match con le radioline, entrare allo stadio solo nel secondo tempo della partita o di isolare chi ha sottoscritto la tessera del tifoso spostandosi in blocco nella gradinata bassa della curva, così come è già successo a Genova e in altre città».

No, quella con il Cesena non sarà una partita come le altre. Lo sanno benissimo anche le forze dell’ordine
che ieri, attraverso una nota diramata al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica,
hanno invitato gli spettatori a «presentarsi ai varchi con congruo anticipo rispetto all’inizio della partita». Tra
oggi e domani, la Roma spiegherà quanto dovrà essere «congruo».
 
La verità è che, non solo questa prima giornata ma tutta la stagione sarà un laboratorio perenne. Il Viminale,
per la precisione il Dipartimento di pubblica sicurezza, ha approntato un piano di emergenza. Perché i tifosi di due società di Serie A, Lazio e Napoli, non possiedono ancora materialmente le tessere del tifoso. Il
Dipartimento ha stabilito che nelle prime gare del campionato bisognerà esibire l’abbonamento oppure il tagliando di richiesta della tessera del tifoso per acquistare i biglietti del settore ospiti.
 
Nulla di nuovo per la Roma. Perché infatti l’As Roma Club Privilege, la tessera del tifoso giallorosso, vi arrivi
a casa, trascorrono circa 30 giorni. A Trigoria hanno quindi deciso che l’importante è avere sottoscritto il
modulo di adesione. Dodicimila tessere già sono state consegnate, altre seimila saranno recapitate a casa entro il 31 agosto.
 
Su questa possibilità è piuttosto scettico Lorenzo Contucci, l’avvocato vicino al mondo ultras. «Far entrare
allo stadio tutte le persone che hanno richiesto la tessera del tifoso ma non l’hanno ancora ottenuta, mi
sembra una presa in giro», ha spiegato il legale. «Infatti – prosegue Contucci – coloro che ne hanno fatto domanda tramite Internet non hanno alcuna ricevuta, ma potranno presentare solo un modulo prestampato
compilato da loro stessi. Una sorta di autodichiarazione dell’effettiva richiesta della card, la quale però non ha
il valore di un’autocertificazione. Questo documento non ha valore di legge e se si dichiara il falso non si va incontro a nessun tipo di violazione di legge». «In questo caso il controllo non è effettivo ma virtuale
– avverte Contucci – gli effettivi possessori della tessera sono solo quelli che ne hanno fatto richiesta dallo
scorso aprile, circa il 10% sul totale delle domande per la card. Chi invece lo ha fatto a luglio aspetterà circa
tre mesi e la otterrà solo a ottobre. E la ricevuta è solo per chi ha fatto richiesta della tessera tramite Lottomatica e nei Roma Store. Non per chi l’ha acquistata sul web».

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