Quindici. Sono quindici le partite consecutive in cui la Roma subisce almeno una rete. La squadra giallorossa non sa più difendere ed i numeri sono da retrocessione. Peggiori persino rispetto alla media gol della scorsa stagione, quando a fine anno le reti incassate furono 61. In questo inizio di stagione la fase arretrata giallorossa è la peggiore del campionato e subisce gol dal 3 maggio 2009. Da allora sono 15 le gare ufficiali con almeno un gol al passivo a partita. La rete di Morimoto – 4 gol ai giallorossi in carriera – è stata la 29esima subita dalla Roma in undici gare, dodici solo in campionato in sei partite. Media di due reti a partita. Così facendo al 16 maggio si arriverà a quota 76. Peggio del record negativo del club giallorosso che è di 70 reti al passivo, incassate nella stagione 1949-50, giunta terzultima a 2 punti dal Bari retrocesso nella serie cadetta.
Zdenek Zeman
Zeman: “Con Ranieri si scorderà il bel gioco? Mi piange il cuore”
Zdenek Zeman ha parlato del campionato italiano a margine della presentazione del documentario ‘Zemanlandia’ di Giuseppe Sansonna. «Mi sento ancora un allenatore di calcio. Io sono disponibile a tornare sui campi da gioco, ma non so se oggi ci sono le condizioni. Bisogna chiedere alle società, perché non mi vogliono. Sicuramente sono un personaggio scomodo. Purtroppo, le mie dichiarazioni nel ’98, oltre a qualche scudetto con Roma e Lazio, le ho pagate a caro prezzo anche per la mia carriera. Con la Roma avrei potuto ottenere qualche vittoria in più. Undici anni fa ho detto le cose che pensavo. Purtroppo, oggi mi ritrovo lontano dal calcio, perché l’erba dei campi mi è stata rubata.
“Roma, la vera delusione della serie A”, parola di Zdenek Zeman
Zdenek Zeman. E in due parole, un nome e un cognome, è racchiuso tutto. Accade poche volte di trovarsi di fronte a personaggi che riescono nell’impresa di farsi amare o odiare, senza alcuna possibilità all’indifferenza. Uno di questi è proprio Zeman, allenatore al quale da sempre è stato unanimemente riconosciuta una schiettezza fuori del comune. Proprio il suo essere diretto e privo di filtri di sorta, piace enormemente o non piace affatto. Zeman conosce bene la piazza romana (avendo allenato sia la Lazio, dal 1994 al 1997, che la Roma, dal 1997 al 1999) anche se ha chiuso entrambe le esperienze con due esoneri.
Il boemo, a cui è succeduto Fabio Capello sulla panchina della Roma, aveva chiuso le stagioni alla corte di Sensi con un crescendo di risultati e di gioco che avevano visto la squadra giallorossa finire le tre stagioni con Zeman rispettivamente al quattordicesimo, quarto e quinto posto.