Italpetroli – Unicredit: cronistoria. In giorni, più di 365; in euro, più di 325 milioni

 Gli intrecci tra Italpetroli e Unicredit risalgono a più di un anno fa: era il 28 maggio 2009 quando la famiglia Sensi in blocco (Rosella, Silvia e Maria Cristina) viene convocata per la prima volta negli uffici della società di credito per fornire garanzie rispetto al debito accumulato dalla holding petrolifera. 325 milioni da ritornare con pagamenti dilazionati in più tranches: tuttavia, mancato il versamento della prima rata, sono poi venuti a mancare anche gli altri. La ricostruzione di quanto accaduto in questi 12 mesi, in attesa di conoscere gli sviluppi dei prossimi giorni, è stata dettagliata dai giornalisti de Il Corriere dello Sport. Testuale:

28 maggio 2009
Rosella, Silvia e Maria Cristina Sensi, accompagnate dal le gale di famiglia Gianroberto Di Giovanni, vengono convocate dal dottor Paolo Fiorentino, numero due di UniCredit. La banca chiede garanzie per il rientro dal debito dopo il mancato pagamento della prima rata prevista (circa 130 milioni di euro). E’ una sorta di ultimatum.

Unicredit – Italpetroli: il futuro della Roma sta per essere svelato

 Mancano pochi giorni per giungere alla scadenza sancita da Cesare Ruperto: entro il 5 luglio Unicredit e Italpetroli hanno necessità di trovare un accordo, previo intervento del Collegio arbitrale, alle cui sentenze occorrerà poi solo sottostare. A che punto siamo? Per La Repubblica sono i momenti decisivi. Testuale:

Ore importanti per il futuro della Roma. Tra oggi e domani si incontreranno gli avvocati di Unicredit e Italpetroli (presso lo studio Carbonetti o Gambino?) per riuscire a trovare un accordo di massima da presentare sul tavolo del professor Ruperto lunedì prossimo.

Italpetroli-Unicredit: oggi nuovo incontro

 Dal Tempo:

Sono ore decisive per il futuro di Italpetroli e, inevitabilmente, della Roma. Gli avvocati dei Sensi, Agostino Gambino e Antonio Conte, e quelli di Unicredit, Francesco Carbonetti e Valerio Di Gravio, si sono dati appuntamento nel primo pomeriggio di oggi in uno studio legale romano.

Italpetroli-Unicredit: spunta Rothschild come advisor

 Dal Messaggero:

Spunta Rothschild per il ruolo di advisor di Unicredit nella vendita della As Roma nel caso in cui si addivenisse alla conciliazione con Italpetroli. Il nome della banca d’affari europea, secondo quanto risulta a Il Messaggero, sarebbe in pole position in una lista che comprende anche Lazard, già incaricata dal gruppo, più di un anno fa, di cedere le attività petrolifere e immobiliari.

Sensi-Unicredit: si va verso l’accordo

 Dal Corriere dello Sport:

Cinque luglio. E’ la nuova, definiti­va, non un giorno di più, dead line. Quella che ieri, dopo tre ore di faccia a faccia, si so­no date Unicredit e Italpetroli. O si concilia, oppure il professor Cesare Ruperto andrà a sentenza sull’arbitrato, subito, senza più giri di parole, rinvii, se e ma, richieste di clemen­za, appelli alla corte. Tutto fa pensare che si concilierà, se non altro perché, in caso con­trario, le ripercussioni potrebbero essere pe­santi, Roma calcio compresa. E lo sarebbero anche per l’Istituto bancario che ha in mano, comunque, il 49% di Italpetroli. Che ci sia l’in­tenzione di conciliare da parte del gruppo presieduto dalla dottoressa Rosella Sensi, crediamo che si possa dire senza più il minimo margine di errore.

Andreolli, si muove il Bologna. Per Motta ipotesi buste

 Da Il Messaggero:

Fare calcio sapendo che il futuro dipende dal tentativo di conciliazione fra Unicredit e Italpetroli (controllante della Roma) è quantomeno difficile. In queste ore a Trigoria ci si sta comunque provando e oggi il ds Pradè incontrerà l’Udinese per definire la situazione legata a Motta. Questione che si deciderà in extremis (termine ultimo per risolvere le comproprietà è domani alle ore 19): il giocatore ha chiesto ai due club che non venga rinnovata la compartecipazione. Probabile, quindi, che l’epilogo sia alle buste.

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