Roma: non ci sono acquirenti, Angelini si chiama fuori

 Dal Tempo:

Un giorno ancora poi il futuro della Roma sarà chiaro a tutti. E’ fissato per domani pomeriggio alle 16 presso lo studio romano dell’avvocato Ruperto il secondo round tra Unicredit e la famiglia Sensi per trovare l’accordo sul rientro del debito di Italpetroli e scongiurare quindi il ricordo all’arbitrato. La giornata di ieri dopo il rinvio a sorpresa di lunedì, è trascorsa senza grosse novità con qualche tefonata definita «tecnica» tra gli avvocati che stanno cercando di mettere insieme questo complicatissimo puzzle. L’idea generale è che comunque alla fine Rosella, primogenita di Franco e rappresentante della famiglia a capo di Italpetroli e quindi della Roma, dovrebbe firmare.

Nasce Newco Roma

 Dal Messaggero:

Sarà un addio soft quello della famiglia Sensi alla Roma. Il piano di Unicredit prevede infatti che il club sia controllato fino alla cessione da Rosella Sensi, che resterà presidente e sarà affiancata da due consiglieri indipendenti alla banca: la nuova società si chiama “Newco Roma”. L’interesse dell’Istituto bancario è di valorizzare al massimo il club prima di venderlo e il mandato dovrebbe essere dato all’advisor Rothschild. Domani potrebbe finalmente essere il giorno della svolta. I legali dei Sensi dovrebbero portare l’elenco completo degli immobili in modo da definire quelli che finiranno ai Sensi come “buonuscita”, per un valore concordato di 30 milioni.

Roma: una città contro Zaia

 Dal Corriere della Sera:

Il «grande spirito di collaborazione» c’è, i margini per trovare un’intesa anche. È la pazienza, però, che comincia a scarseggiare nei tifosi della Roma, impazienti di conoscere un futuro ancora nebuloso. Attesa spasmodica e toto-acquirente: la città giallorossa vive fibrillante l’ennesima vigilia di passione. «Che fine famo?». La risposta al più genuino dei quesiti, forse, arriverà domani sera. Anche ieri i legali di Compagnia Italpetroli e Unicredit sono tornati a confrontarsi per definire la struttura del compromesso che tarda ad arrivare.

Unicredit-Italpetroli: Roma, domani si conoscerà il futuro

 Dal Romanista:

Ulteriori rinvii, stavolta, non ci saranno. Unicredit e Compagnia Italpetroli si sono prese 48 ore di riflessione. Ma domani dovranno decidere: accordo oppure rottura. E quindi arbitrato. Il presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto, è “pronto a fare le 2 di notte” pur di arrivare a una conclusione. Andiamo per ordine. Come richiesto dalla Consob, ieri Compagnia Italpetroli ha diffuso un comunicato: “L’udienza arbitrale tra Unicredit e Italpetroli tenutasi ieri (lunedì, ndr) è stata sospesa per l’ora tarda ed aggiornata alle ore 18 dell’8 luglio 2010 al fine della prosecuzione del tentativo di conciliazione“. Tentativo di conciliazione. Significa che le parti sono ancora distanti.

Unicredit: “Nessuna manifestazione di interesse per la Roma da parte di Angelucci”

 Da Adnkronos:

“Non c’è stata alcuna manifestazione di interesse” da parte della famiglia Angelucci per l’acquisto della As Roma. È quanto riferiscono fonti vicine a Unicredit interpellate dall’agenzia di stampa. Intanto la Consob, come di consueto e come è di prassi corrente quando si registra un andamento anomalo del titolo di una società quotata, “sta monitorando la situazione”, fanno sapere fonti vicine all’Autorità, che attende comunque comunicazioni ufficiali al termine del prossimo incontro tra le parti.

Unicredit non è interessata a gestire la squadra, la Roma andrà nelle mani di un fondo

La “Magica” ieri sera era ormai indirizzata in un fondo che fa a capo a UniCredit. Ma l’ennesimo colpo di scena è arrivato all’overtime. Niente da fare: sulla strada dell’accordo tra la Italpetroli della famiglia Sensi e Piazza Cordusio sono spuntati altri ostacoli. Il destino della squadra di calcio As Roma si ridiscute giovedì.
Secondo le indiscrezioni, nel pomeriggio già si parlava di intesa fatta tra la famiglia Sensi, proprietaria della Roma, e la banca creditrice di Piazza Cordusio, rappresentata dall’ad della divisione Corporate Banking Piergiorgio Peluso. L’accordo sarebbe stato il risultato di intense trattative condotte in extremis, dal momento che proprio ieri scadeva il termine per evitare la sentenza arbitrale. Oggetto del contendere: i 325 milioni di euro di debiti contratti da Italpetroli nei confronti della banca.  (…)UniCredit punta infatti a cedere il club al più presto, non essendo interessata a detenere il controllo di un team calcistico. La banca d’affari che farà da advisor al gruppo milanese per la cessione, che con ogni probabilità avrà luogo a mezzo di una trattativa privata, è Rothschild.
L’accordo discusso ieri, che tra l’altro dovrà essere approvato dalle altre banche creditrici (in primis Mps), sembra prevedesse che UniCredit diventasse titolare anche di alcuni asset immobiliari, da cedersi separatamente rispetto all’As Roma. Ieri a Piazza Affari il titolo della “Magica” ha chiuso con un balzo del 7,1% a 0,971 euro

 Da Finanza e Mercati:

La “Magica” ieri sera era ormai indirizzata in un fondo che fa a capo a UniCredit. Ma l’ennesimo colpo di scena è arrivato all’overtime. Niente da fare: sulla strada dell’accordo tra la Italpetroli della famiglia Sensi e Piazza Cordusio sono spuntati altri ostacoli. Il destino della squadra di calcio As Roma si ridiscute giovedì. Secondo le indiscrezioni, nel pomeriggio già si parlava di intesa fatta tra la famiglia Sensi, proprietaria della Roma, e la banca creditrice di Piazza Cordusio, rappresentata dall’ad della divisione Corporate Banking Piergiorgio Peluso. L’accordo sarebbe stato il risultato di intense trattative condotte in extremis, dal momento che proprio ieri scadeva il termine per evitare la sentenza arbitrale.

Zaia: “Unicredit aiuti le famiglie del nord e non la Roma”

 Unicredit dovrebbe pensare “a un intervento vero, con soldi veri, a sostegno delle famiglie e degli imprenditori del Nord“. Lo sostiene, sulle colonne del Corriere del Veneto, il presidente della Regione Luca Zaia, che non vede di buon occhio il fatto “che il dottor Profumo e il suo consiglio di amministrazione, per l’intelligenza e l’oculatezza manageriale che gli riconosciamo, possano avallare operazioni che rischino di scaricare sui soci della banca per primi, e sui risparmiatori poi, le conseguenze di un affare andato male come la Roma Calcio“.
Io so che Roma, sotto la formula di Roma Capitale – continua l’esponente leghista – ha veramente esagerato su tutti i fronti e sbuca ovunque. Lo abbiamo appena visto nella vicenda per la candidatura olimpica e adesso ci risiamo“.

Unicredit: la Sensi chiede garanzie

 Dal Romanista:

Terzo piano di via Cesare Ferrero di Cambiano 82. Uno studio legale. È qui che ieri si sarebbe dovuta scrivere una pagina di storia della Roma. Davanti al collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto, Unicredit e Compagnia Italpetroli avrebbero dovuto trovare un’intesa che scongiurasse il lodo arbitrale. La sentenza. Dopo una maratona di oltre cinque ore, il faccia a faccia è stato sospeso. Riprenderà dopodomani alle 18. Non c’è accordo, come aveva anticipato “Il Romanista”. Ma nemmeno rottura. I Sensi stanno giocando la loro partita più importante. Quella per l’As Roma. Accompagnata dai suoi legali, Conte e Gambino, Rosella Sensi ha voluto affrontare di persona lo stato maggiore di Unicredit, rappresentata da Piergiorgio Peluso, direttore generale di Unicredit Corporate Banking, oltre che dagli avvocati Di Gravio e Carbonetti.

Sensi-Unicredit: la partita continua

 Dalla Stampa:

Il destino della Roma allo spasimo. La deadline è stata rinviata nuovamente, il «sì» di Rosella Sensi a Unicredit non è arrivato, anche se le parti sono vicinissime all’accordo: giovedì, termine ultimo fissato dal presidente del collegio arbitrale Ruperto, la Dottoressa con tutta probabilità consegnerà nelle mani della banca il gioiello ereditato da papà Franco. Perché puntare i piedi e affidarsi alla sentenza sarebbe troppo rischioso, visto che l’approvazione del bilancio del suo gruppo è chiaramente appesa alla stretta di mano con i creditori.

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