Ancora un approfondimento sulla vicenda dei campi di Trigoria. Riportiamo l’articolo del Corriere dello Sport.
I tecnici rassicurano: il 20 ottobre due terreni a pieno regime. Ma emerge che il problema si poteva risolvere molto prima.
Da oltre un anno si discute sui campi di allenamento di Trigoria. La questione è annosa, il problema di poter disporre di un terreno in perfetto stato su cui poter far allenare i giocatori ogni giorno in piena sicurezza, in un’era in cui il minimo dettaglio può fare la differenza, è comune a molte squadre, e non solo inItalia.
Ora la situazione a Trigoria è però arrivata a un punto di non ritorno: i campi da oltre un anno non sono all’altezza di una squadra che punta a tornare in alto, di una società che paga il quarto monte stipendi della serie A e che fa allenare i suoi calciatori su terreni sui quali c’è anche il rischio di infortuni.
La Roma deve scegliere. I campi di Trigoria rappresentano un problema, come ha più volte sottolineato Claudio Ranieri. Non è escluso che la società decida di trasferire – momentaneamente – gli allenamenti in un altro impianto. Vi proponiamo un articolo di Leggo sull’argomento.
“Per tutti i malati ci sono le cure”. Così Claudio Ranieri ha aperto la conferenza stampa odierna alla vigilia della gara d’Europa League contro il Cska Sofia. Il paziente è la Roma e la cura è “la continuità dei risultati positivi”. Proprio la medicina che è mancata nelle prime uscite della nuova Roma targata Ranieri. Da quando la squadra ha cambiato l’accento, da toscano è passata a parlare trasteverino, i risultati si sono visti in fasi alterne. Dalla vittoria contro il Siena al pareggio allo scadere contro il Catania, passando per lo strapotere tecnico-tattico avuto contro la Fiorentina e per la prova disarmante contro il Basilea.