Ranieri come Mourinho

 Da La Gazzetta dello Sport:

Claudio Ranieri si fa sfiorare le labbra con un bacio dalle Iene, nella libreria Koob dove il giornalista Tonino Cagnucci presenta il libro dedicato a Daniele De Rossi – Il mare di Roma, edizioni Limina -, e in questa trasgressione l’allenatore della Roma sembra lontano anni luce dallo stile macho di Josè Mourinho, ma in molte cose, tra i due, si può parlare ormai di affinità.
anieri sta infatti gestendo la Roma in pieno stile Mourinho: sceglie, motiva, governa, programma, orienta il mercato. In panchina sta sempre in piedi, come il portoghese. Ha un rapporto solido con i giocatori: trattando tutti allo stesso modo, si è guadagnato stima e consensi generali.

Panathinaikos-Roma: Mexes in dubbo, Perrotta ok

 Da Il Romanista:

In panchina nel vittorioso anticipo col Palermo, Mexes rischia di fare di nuovo da spettatore giovedì all’OAKA Stadium di Atene, in occasione del confronto col Panathinaikos. Il francese, che ieri è tornato ad allenarsi con tutti gli altri componenti della rosa non utilizzati sabato, trascorsa una quarantina di minuti è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Una fitta alla coscia destra in prossimità del ginocchio, stesso punto colpito duro a Firenze, e dopo un veloce controllo da parte dello staff medico si è deciso di rispedire il ventisettenne difensore di Tolosa negli spogliatoi. Nulla di serio, però il versamento sopra la zona colpita non si è riassorbito del tutto e, premendo sul muscolo, provoca ancora dolore. Meglio quindi andarci coi piedi di piombo.

Roma-Palermo, Ranieri chiede concentrazione

Da Il Tempo:

«Vedo gente che dorme, sveglia!». Claudio Ranieri vuole battere il ferro finché è caldo e striglia così i giocatori durante il primo allenamento dopo il «colpaccio» di Firenze. Altro che sogni tricolore, il tecnico non si fa contagiare dall’euforia della Roma e tiene sulla corda i giocatori. Ha rivisto attentamente la partita di domenica scorsa e alla squadra ha ricordato le troppe occasioni concesse alla Fiorentina. Un Mazzone moderno, per dirla con Totti, che continua a battere sui tasti di inizio stagione: impegno, sudore e poche chiacchiere.
Il calendario non concede soste. Si giocherà ogni tre giorni per tutto febbraio e a marzo, se la Roma passerà il turno in Europa League, sono previste altre sette partite. Sarà fondamentale recuperare Toni, che ha iniziato la fase di riatletizzazione: a Trigoria (negli ultimi due giorni set di uno spot di un’azienda di poker) i più ottimisti lo aspettano in campo per la partita con il Catania del 21 febbraio, più probabile un rientro il 25 in casa col Panathinaikos. Nel frattempo l’allenatore spera di ritrovare il miglior Totti: il capitano non riesce ad allenarsi con continuità e tiene in ansia Ranieri.

Perrotta: “Ranieri, la Nazionale, la mia Roma e Jeremy Menez: dico io”

Simone Perrotta ne è convinto: Roma-Siena è una partita da vincere per mostrare di essere una grande squadra. Chiamati all’appello i compagni per sostenere nel migliore dei modi la prova di maturità prevista domani all’Olimpico, Perrotta sa che le assenze pesano ancor prima di giocare e ricorda che il Siena stava per beffare l’Inter a San Siro non meno di due settimane fa (i toscani persero per 4-3). Nonostante ciò – o proprio per questo – il centrocampista giallorosso ritiene fondamentale la gara di domani: il modo migliore per far capire quanto la Roma sià modellata a immagine e somiglianza di Claudio Ranieri. Per il quale lo stesso Perrotta ha parole di profonda ammirazione. Ad approfondire nei contenuti, l’articolo de Il Romanista:

Perrotta: “Ora la squadra è più compatta ed i risultati si vedono. Possiamo ambire a traguardi importanti”

 Simone Perrotta ha commentato il momento positivo che sta vivendo lui e la sua Roma, al canale tematico della società giallorossa Roma Channel:

Oggi non ti sei allenato. Tutto bene?
“Niente niente, stanchezza generale. Piccolo pit stop che ogni tanto fa bene. Giocare fa sempre piacere, sempre partite belle e importanti. Se giochi è segno che il mister ti tiene in considerazione”.
Bel momento per la Roma. Lo avresti dopo la sconfitta con la Juve all’andata?
“Era un momento momenti difficili. Per tutto l’ambiente. A Trigoria si viveva il passaggio da Spalletti a Ranieri con grande tristezza. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un’altra persona per bene, romana e romanista. All’inizio per il campo ci sono state difficoltà per metodi completamente diversi. Ha avuto la bravura di non forzarci subito imponendo il suo credo. Ci ha lasciato giocare come sapevamo per poi aggiungere il suo credo. Ora i risultati si vedono. La squadra è più compatta del passato. Difficilmente riescono a farci gol e con gli attaccanti che abbiamo un gol lo facciamo sempre”.

Ranieri ha cambiato la Roma

 Da Il Tempo:

Da Siena al Siena. Un girone dopo è tutta un’altra Roma. Diversa, rinata e col vento in poppa sorridente. Una metamorfosi completa, insomma. E la prima tappa della trasformazione risale proprio alla gara d’andata, la prima con Claudio Ranieri in panchina. Da quel momento, era il 13 settembre, la Roma ha cambiato pelle. Nel frattempo, dal primo vagito dell’era ranieriana alla ormai sana e robusta costituzione attuale, ci sono stati 27 test che hanno confermato la «mutazione». Lo dicono i grandi numeri: 17 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte.

Perrotta: “La Roma può giocarsela in ogni competizione”

 Da Il Corriere dello Sport:

Tre mesi fa eravamo un gruppo da buttare. Ora andiamoci piano, ma, se la fortuna ci assiste, possiamo giocarcela in tutte le competizioni“. Simone Perrotta è lo specchio della Roma bella, vincente e sorridente degli ultimi mesi. Un giocatore trasformato rispetto a inizio stagione. Ora con il suo dinamismo è tornato a fare la differenza. Intervenendo a Teleradiostereo, Supersimo ha spiegato il segreto  del suo ritorno ad altissimi livelli: «Avevo problemi che non sapevo di avere. Mi ero fatto male durante il ritiro a Riscone, poi sono andato a curarmi da una persona a me cara in Calabria ed ho risolto fortunatamente tutti i miei problemi. Molto dipendeva dalla concomitanza di un bitedentale e da un certo tipo di plantare che indossavo. Questo comportava uno schiacciamento toracico che mi mozzava il fiato. Ora però è tutto risolto».

Perrotta: “Voglio chiudere la mia carriera con la Roma”

 Simone Perrotta, centrocampista giallorosso, è intervenuto a TeleRadioStereo per parlare del momento positivo che sta attraversando lui e la Roma:

Simone che emozioni hai provato ad indossare la fascia da capitano nella gara contro il Bologna in cui hai offerto una grnade prestazione,condita dal gol del vantaggio?
“Sicuramente è una bella emozione indossare la fascia da capitano, soddisfacente già 4 anni fa quando ho avuto l’occasione di indossarla, ma non fu certamente la stessa cosa. Certo è sempre bello fare gol specialmente quando è produttivo per la squadra ai fini del risultato; rispetto al passato segno di più,togliendo ieri sera che è stata una di quelle serate in cui non si riesce mai a metterla dentro. C’era il rischio di prendere il gol da un momento all’altro, per fortuna ci ha pensato Daniele (De Rossi, ndr)”.
Quali sono i segreti della tua rinascita?
“Avevo problemi che non sapevo di avere: mi ero fatto male all’inizio della stagione durante il ritiro a Riscone, poi sono andato a curarmi da una persona a me cara in Calabria ed ho risolto fortunatamente tutti i miei problemi. Molto dipendeva dalla concomitanza di un byte dentale e da un certotipo di plantare che indossavo. Questo comportava un schiacciamento toracico che mi mozzava il fiato. Ora però è tutto risolto”.

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