Roma, deferimento Sensi: il 25 ottobre alla Disciplinare

 Da Il Romanista:

Sarà un autunno caldo per l´As Roma, impegnata a rimontare posizioni in classifica e a passare il girone di Champions. Ma lo sarà ancora di più per Rosella Sensi. Ieri, il presidente ha saputo quando dovrà rispondere davanti alla Disciplinare delle accuse mosse dalla Procura Federale: il 25 ottobre alle 14 a via Allegri, quartier generale della Federcalcio. Si vede che gli uffici della Disciplinare sono più rapidi di quelli della Procura Federale.

Cessione As Roma, Unicredit chiama Sensi: “Non c’è fretta…”

 Dal Corriere dello Sport:

Nei primi giorni di questa settimana, Ro­sella Sensi ha ricevuto una telefonata dai dirigenti di Unicredit, Fiorentino e Peluso, che si occupano del dossier Roma in attesa di un successore di Alessandro Profumo. Il con­tenuto della telefonata è stato questo: «Gli in­contri tra gli avvocati per la costituzione del­la Newco e la scissione della Roma da Ital­petroli sono rinviati a data da destinarsi». Si tratta di adempimenti tecnici senza i quali la Roma non è “vendibile”.

La teoria del “complotto” contro la Roma

 Dal Sole 24 Ore:

 Un Russo lo invocavano da anni per risollevare le sorti della As Roma. Ma quel Russo, di nome Carmine arrivato da Nola, chiamato a dirigere Brescia-Roma era e resterà per molto tempo ancora il solo russo che la tifoseria giallorossa non vorrà più vedere.
Ciò che è accaduto mercoledì sera al Rigamonti di Brescia, con le “rondinelle” vittoriose 2 a 1 sulla squadra della Capitale, ha scatenato l’ira dei tifosi giallorossi. Divisi tra chi vede nella quaterna arbitrale una totale incapacità e chi invece ipotizza complotti e giochi di palazzo finalizzati, non tanto a danneggiare la squadra in classifica, ma piuttosto a deprezzare la Roma in questa delicata fase di cessione del pacchetto di controllo (67%). “Un arbitro così non è presentabile neanche per un incontro tra scapoli e ammogliati – l’opinione più diffusa tra i tifosi”. E qui scatta l’ipotesi complotto. “Un arbitro incapace, sottolinea Carlo Zampa-telecronista tifoso di Mediaste Premium

Roma, Sensi: nè ritiro nè rinnovi. Per ora

 Nessuna accusa a Claudio Ranieri, semmai l’intenzione di capire perchè siano venuti meno gli stimoli da parte dei calciatori: Rosella Sensi, in tale clima da “crisi immediata”, non ha alcuna intenzione di mettersi a discutere dei rinnovi contrattuali. Da Il Corriere dello Sport:

Rosella Sensi ci è rimasta molto male. Una sconfitta come quel la contro il Cagliari non se l’aspettava. L’umore è quello dei giorni peggiori, da sabato sera ha sentito spesso i suoi collaboratori, ha chiesto ai dirigenti di stare vicini a Ranieri.

Lotito e Sensi meritano fiducia

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Che Roma sarà quella che schiera davanti Totti e Borriello? E come risponderà la Lazio con un Hernanes che ha più dimestichezza con i compagni?
Gli scettici sono ancora molti, tanto è vero che gli abbonamenti in casa biancoceleste sono poco più di undicimila e quelli giallorossi non molti di più. Perché impera il pessimismo? I tifosi non si fidano e vogliono toccare con mano, in specie dopo il debutto in campionato di entrambe le squadre della Capitale.
Stavolta, invece, voglio andare controcorrente e dire che è tempo di cominciare a sorridere. D’altronde non ci sarà da attendere, perché stasera i giovanotti di Ranieri si esibiranno a Cagliari, mentre domani all’Olimpico sarà di scena il Bologna.

Roma – Sensi, da Balbo a Borriello

 La storia giallorossa della famiglia Sensi viene raccontata da Il Corriere dello Sport con il dispiegamento di una “retta di mercato” che porta dal punto A (l’acquisto di Abel Balbo) al punto Z (l’ultima new entry, Marco Borriello). Testuale:

Marco Borriello potrebbe essere l’ultimo colpo della gestione Sensi, intesa tra Franco e Rosella, ed è proprio quest’ultima a dirlo. Se,  come sembra, nei prossimi giorni o mesi, la Roma passerà di mano, si chiuderà un era, l’era Sensi, diciassette anni di battaglie, in campo e fuori, condite da colpi di mercato, successi, delusioni e contestazioni. Una storia iniziata nel 1993, quando Franco Sensi si prese la Roma, in coabitazione con Mezzaroma, e togliendola a Ciarrapico, finchè, poco tempo dopo, non ne assunse il comando assoluto. Il suo primo acquisto fu Abel Balbo, ma di sicuro i suoi primi anni di Presidenza non furono esenti da errori, in modo particolare nella stagione di Carlos Bianchi, quando furono acquistati Dahlin e Trotta. Poi venne il tempo di Zeman e di un fiore sbocciato in casa, Francesco Totti, il calcio spettacolo, le lotte di Franco Sensi contro il Palazzo, ma le vittorie non arrivavano.

I Sensi e poi?

 Dalla Gazzetta dello Sport:

L’intuizione è stata adattarsi al nuovo ruolo: presidente a tempo, con il fiato della banca sul collo, ma pure con le sue garanzie. Da quando si è messa l’anima in pace — un giorno la Roma non sarà più roba sua —, Rosella Sensi ha saputo cogliere il lato positivo della nuova situazione: volete che gestisca la transizione? Che valorizzi la società e la consegni al nuovo proprietario? Allora mi diverto.

Shopping Con due effetti immediati. Primo, si è rilassata. Pare sia diventata perfino più buona e accomodante, «prima diceva no a tutto...» suggeriscono i suoi. Poi, non ha badato a spese. Ingaggi stellari, acquisti sontuosi. Burdisso è costato 8 milioni, per Borriello ce ne vorranno 10, ma tra un anno, e allora non sarà più affare di Rosella, ma del suo successore. UniCredit, che tra qualche giorno farà il punto della situazione con Rothschild, conta di vendere la Roma entro l’anno.

Sensi – Galliani, storia di un “vaffa” e di un’amicizia consolidata

 La Repubblica:

Il mercato estivo ha suggellato lalleanza tra Roma e Milan. O, se preferite, tra Rosella Sensi e Adriano Galliani. Un´alleanza non certo inedita, anche se inimmaginabile appena sei anni fa. Erano gli anni in cui Franco Sensi, papà di Rosella, si scontrava (senza successo) con l´ad del club rossonero: dalla corsa alla presidenza di Lega del 2002 allo scudetto 2004, oltre alla lotta per i diritti tv esplosa nella lite dell´Olimpico con il “vaffa” dell´allora patron romanista al collega-avversario Galliani. Dall´avvento di Rosella Sensi ai vertici del club giallorosso, l´inversione di rotta grazie anche all´opera di un amico comune: Pippo Marra, presidente di AdnKronos.

Roma, mas que un club

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Mas que un club, dicono a Barcellona. Semo della Roma, dicono da queste parti. Diverso, molto diverso che tifare per una qualsiasi altra squadra. «È un privilegio — racconta la presidente Rosella Sensi —. Qualcosa di molto speciale. Se non ci vivi, non te ne rendi conto». Lì e qui, alcuni tratti in comune: la passione si lega al senso di appartenenza, la diversità è anche territoriale, la squadra e la città si sovrappongono, fino a diventare un unicum. Qui, più che lì, il calcio riempie vuoti, si fa ideologia, condizione esistenziale. «Io non vivo senza te…» dice quel coro.

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