“Sarà difficile ricaricare la squadra da un punto di vista psicologico“. Considerazione di Pradé al termine di Milan-Roma. Da San Siro, dalle distrazioni, dai ‘pensieri disturbati’ da Rosetti, è ripartito Claudio Ranieri. Il tecnico stamani ha tenuto il gruppo a raccolta nel centro del campo di allenamento. Quindici minuti di considerazioni fitte, poi il lavoro sul campo. Durante il quale Ranieri è apparso concentratissimo, perchè concentrata vuole che sia la squadra. Le urla dell’allenatore si sono sentite anche fuori del centro sportivo.
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FIUMICINO – Luciano Spalletti è rientrato da San Pietroburgo senza ‘nero su bianco’. La firma del contratto da allenatore dello Zenit non c’è stata: “Non ci siamo dati un termine“, ha spiegato il tecnico appena atterrato dalla Russia. Nel Baltico, è andato in scena un incontro “per conoscersi“. Spalletti è uscito dal terminal B-C dell’aeroporto di Fiumicino verso la mezzanotte e quaranta (l’atterraggio era previsto alle 22.30 a Ciampino, quindi alle 23.30 al Leonardo Da Vinci): stanco per il ritardo accumulato dal volo XH 00010, non si è sottratto alle domande dei cronisti. L’esito della trattativa con i dirigenti dello Zenit è tutt’altro che scontata. Così hanno suggerito il volto e le parole dell’allenatore: “Non ci siamo dati un termine. Ho voluto conoscere le persone che mi avevano invitato ed esaminare da vicino una possibilità di lavoro – ha raccontato Spalletti, accompagnato dal fedele collaboratore Daniele Baldini e dall’avvocato Giulio Dini -. Voglio approfondire la conoscenza di questa squadra, che è uscita dall’Europa League ed ora cerca un piazzamento in Champions“.