Curva sud rifiuta maglia di Totti: la fotosequenza

 La fotosequenza in questione rimette ordine rispetto a ciò che è accaduto nel post partita di Roma-Fiorentina.

Ovvero: siamo alla fine della quarta di campionato e Francesco Totti – dopo una doppietta e un assist che hanno consentito alla Roma di archiviare la pratica viola già dopo 45′ – si appropinqua a fare quel che gli abbiamo visto ripetere spesso.

Con passo deciso e con il sorriso alle labbra, si reca sotto la curva Sud, dove campeggiano i tifosi per i quali nutre ogni sorta di sentimento positivo.

Lui che la Roma la ama dal profondo del cuore e che con la maglia giallorossa ci si è sposato ancor prima che con Ilary Blasi.

La foto non dà il là ad un momento di idillio e la dimostrazione ne è la sequenza scattata dal professionista Ferdinando Mezzelani, che immortala piuttosto bene quel che è accaduto: la numero 10 del Capitano viene rispedita al mittente.

Che il gesto passasse inosservato, nemmeno per idea.

Il giorno successivo è stato un frenetico tam tam tra radio e organi di informazione per cercare di spiegare l’episodio.

Partendo dalle parole di Mezzelani che, raggiunto da Il Messaggero, ha raccontato quanto accaduto in quei momenti:

Curva Sud, film dei 90′: dalla protesta (Tessera del Tifoso) al rifiuto della maglia di Totti

La Roma impiega 45 minuti per segnare tre gol alla Fiorentina e mettere in bagaglio la seconda vittoria consecutiva in campionato della gestione Ranieri (intervallata dal black out in Europa League), ma il cuore più caldo della tifoseria giallorossa è rimasto fuori dallo stadio per 32 minuti: protesta contro la Tessera del TIfoso (in particolare, contestazione rispetto all’articolo 9 della suddetta che ha valore retroattivo e secondo cui, coloro con precedenti sono impossibilitati ad accedere alle partite).

Che l’utile fosse unito al dilettevole, e che ci scappasse l’enesima contestazione verso la famiglia Sensi, va da sè. Il settore della sud si è cominciato a riempire soltanto al 32’ del primo tempo con la Roma già in vantaggio per 2-0. All’ingresso in curva, ha fatto seguito lo scoppio di alcuni petardi, mentre in Tribuna Tevere, in avvio di partita, era apparso uno striscione emblematico:

Noi cor core grosso, voi co’ la panza piena, vergogna“,

Roma-Fiorentina 3-1: rassegna stampa

Brutta in Coppa e bella in campionato: il doppio volto della Roma che a Basilea sembrava una squadra senza alcuno stimolo e improvvisamente, contro la Fiorentina, ritrova motivazioni, grinta e carattere, non ha lasciato indifferenti i maggiori organi di stampa.

Il tema ricorrente sulle prime pagine dei quotidiani – sportivi e non – è ovviamente questo, oltre al fatto che lo sfogo e la ferma posizione di Claudio Ranieri in conferenza stampa (“Voglio vedere l’ABC del calcio”) ha dato frutti insperati e altamente positivi.

Fiorentina k.o. dopo una frazione, la Roma ha fatto quello che sa fare mandando al tappeto i viola dopo solo un tempo con l’apporto decisivo dei due elementi di maggior spicco: Francesco Totti e  Daniele De Rossi.

Roma-Fiorentina ai raggi X

 Alberto Gilardino si mette le mani nei capelli. Dopo 45′ la Roma sta vincendo per 3-0 e non sembra esserci possibilità di rimonta. E il Gila che fa? Quello che avrebbero fatto in molti: mani nei capelli, mezza rassegnazione (per l’altra metà, invece, è riuscito a sfruttare nel migliore dei modi l’unico errore della retroguardia di casa).

Non poteva esserci reazione migliore: una Roma spumeggiante, quasi impeccabile e che a tratti ha richiamato alla memoria quella dei tempi belli. Nelle cifre della partita contro una Fiorentina inesistente – se non per sporadiche iniziative – si percepisce il motivo della vittoria giallorossa. Roma in grado di evidenziare una caratteristica su tutte: la concretezza. Di questi tempi, una novità assoluta.

Ranieri: “Totti un campione, Vucinic fondamentale. Abbiamo venduto cara la pelle”

 Voglio vedere sempre gente che venda cara la pelle“. Come stasera. Claudio Ranieri è raggiante, nel post partita di Roma-Fiorentina. Il tecnico ha visto la sua squadra cambiare volto, dopo la deludente prestazione di Basilea: “La reazione? E’ quello che abbiamo davanti agli occhi. Motivazioni e approccio sono importanti nel calcio. Ci sono gare in cui riesci a rendere di più. Siamo come una macchina da Formula 1: appena non gira un piccolo particolare, non riusciamo a rendere al 100%“. Ranieri elogia il gruppo. Ma non lesina complimenti anche ai singoli: “Totti è un campione. Lui è un simbolo della Roma. Veramente una gran partita stasera. Gli si può dare qualche consiglio, ma è sufficiente che faccia il Totti…  Qualcuno ha voluto creare un caso. Juan? Sa leggere l’azione in maniera sublime. Non è ancora al top della forma, devo parlare con lui per capire se sarà disponibile mercoledì. Non posso certo tirargli il collo…“.

Ranieri perentorio: “Ora voglio vedere l’ABC del calcio”

I toni sono già da “allarme rosso”: nella classica conferenza stampa della vigilia di campionato, quello che si presenta ai microfoni della stampa è un Claudio Ranieri molto serio e duro.  Con poca voglia di prestarsi a battute e siparietti. Il messaggio eloquente portato in dote dal tecnico testaccino è che, a questo punto, è vietato scherzare.

Il primo punto affrontato dal mister giallorosso prende in esame l’aspetto tecnico-tattico, e le parole d’esordio sono perentorie:

Basta figuracce. Dobbiamo lottare su ogni palla e mettere in pratica quello che io chiamo molto semplicemente l’ABC del calcio. Intendo dire che occorre gestirsi affinchè non si prendano gol, migliorare sia in fase difensiva che offensiva, soffrire tutti insieme e per tutti i 90 minuti. I ragazzi sanno che questo è un momento difficile, però devono tirare fuori il carattere: solo così potremo uscire da questa situazione. La Fiorentina? Una grande squadra che ha fatto bene anche in Champions League seppur perdendo a Lione. Dovremo fare attenzione e crescere in fretta”.

Un pensiero agli esclusi, che nella circostanza sono Matteo Brighi e Julio Baptista:

Roma vicina alla 1000° vittoria in Serie A; Fiorentina “in bianco” all’Olimpico dal 1992

 Per uscire da tunnel in cui è entrata, alla Roma serve la grande prestazione – ovviamente corredata con i tre punti – nel match di domani sera contro la Fiorentina che va a chiudere la quarta giornata del campionato di serie A. I giallorossi, dopo la figuraccia in Europa League, vogliono recuperare terreno in campionato dando continuità al successo di Siena della scorsa settimana.

La situazione è ovviamente delicata: soltanto 3 punti in altrettante gare; falsa partenza per le sconfitte racimolate a Genova contro gli uomini di Gasperini e all’Olimpico contro la Juventus di quel fenomeno che risponde al nome di Diego. Claudio Ranieri è riuscito a interrompere il trend negativo ma ora gli tocca ripartire nuovamente.

Si tratta di dimostrare, questa volta, che Basilea fa meno testo di Siena. Di fronte, i viola di Cesare Prandelli: un avversario da prendere con le molle e che ha mostrato una propria fisionomia. Segnano pochissimo, appena 3 gol , ma sono reti pesanti: hanno infatti  fruttato 7 punti al team dell’ex Prandelli; Alberto Gilardino (ancora furioso per l’ingiusta espulsione di Lione) è, momentaneamente, l’artefice principale e il riferimento imprescindibile. In attesa che Adrian Mutu torni a pensare solo al calcio giocato, in attesa che baby Jovetic esploda definitivamente e dando continuità ai risultati.

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