
Il rientro in campo di Francesco Totti in occasione di Roma-Bari visto attraverso le pagine de Il Romanista. Eccolo:
Quarantanove giorni dopo Roma ritrova il calcio nella sua massima espressione. L’Olimpico e i romanisti ritrovano Francesco Totti. Per quanti minuti? E’ importante saperlo, certo, ma quel che conta è che ci sia. Basta la sua presenza a ridare entusiasmo ad una città che senza lui è stata un po’ più triste. Ma oggi è diverso, oggi c’è il capitano. Che riparte con la voglia di spaccare il mondo per cancellare un mese e mezzo fatto prima di dubbi e di tentativi di essere più forte del dolore, poi di tanto lavoro per recuperare dell’operazione.
La voglia di sempre, quella che gli aveva fatto cominciare la stagione a ritmo di record. Ricordarli, i suoi numeri, non fa mai male, per non perdere di vista cosa è stato, cosa è, e (speriamo) cosa sarà Francesco per questa squadra per tanti anni ancora. Sedici gol in dodici partite, 184 in Serie A (ottavo nella classifca assoluta nella quale ha raggiunto Batistuta), 256 in totale con la maglia giallorossa.

Ranieri il “pragmatico” ha lanciato la sfida al “frizzante” Bari: “I ragazzi sono carichi, l’autostima è recuperata: ora servono i risultati positivi, che rendono tutto più semplice. Stiamo bene, con i risultati staremo benissimo“, l’antidoto del tecnico in conferenza stampa, alla vigilia del match dell’Olimpico (ore 15.00). La partita, oltre che per la classifica, vale per distogliere il pensiero dai problemi societari. Per il club di Trigoria, la sosta è stata densa di grattacapi: prima l’intervento allo zigomo di De Rossi, quindi il nuovo ricovero dello stesso centrocampista per la colica renale; in mezzo il braccio di ferro con il Brasile su Juan e i mugugni di Doni dal ritiro della nazionale verdeoro; dulcis in fundo il tema più scottante, il duello Unicredit-Italpetroli. “Niente alibi“, è l’imperativo di Ranieri. Che ieri, assieme alla squadra, ha ricevuto la visita di Rosella Sensi. L’allenatore non ha voluto riferire il contenuto del confronto: “Mi meraviglio, voi sapete sempre tutto di tutto. No, quando viene ci fa piacere. Ci ha caricato per questo mese importante. Cosa ci siamo detti? Se dico la verità parlate solo di quello. Non dicendovi niente potete spaziare nelle vostre componenti fantasiose. Meglio così, no?“.
Il Bari a Roma. Per giocarsela alla pari. Trasformare l’Olimpico in un’aia e farlo diventare casa propria. Un’impresona, altrochè. Ma i Galletti ci credono – ora come ora – di non essere inferiori ai giallorossi e poter pensare ai tre punti. Più di un elemento accomunano Bari e Roma, senza dubbio: il Mezzogiorno, le quattro lettere del nome, il fatto di essere patria di buonumore, terre di ottimo cibo, il rosso dei colori sociali delle due squadre di calcio (accompagnato dal bianco nell’un caso, dal giallo nell’altro), il fatto che siano luoghi impreganti di storia e di commercio. Gli scambi marittimi e gli scali ferroviari – lo dice la Storia – ma pure quegli altri scambi. Calcistici.
La conferenza stampa di Claudio Ranieri:
Rosella Sensi, a seguito della conferenza stampa di ieri in risposta all’articolo de Il Messaggero sulla decisione di Unicredit di citare in giudizio la holding di casa Sensi per mancata continuità aziendale – dopo che Italpetroli non aveva ottemperato al pagamento di nessuna rata del debito (che ammonta a quasi 300 milioni di euro) nei confronti di Unicredit – questa mattina ha avuto un colloquio privato con la squadra. Ad anticipare la visita a Trigoria del massimo dirigente giallorosso era stato Gian Paolo Montali, il quale aveva annunciato che la Sensi avrebbe parlato alla rosa e allo staff tecnico al fine di riportare serenità nell’ambiente. La dottoressa, accompagnata dal marito Marco Staffoli e da Bruno Conti, ha deciso di accogliere negli uffici i cronisti presenti fuori dal centro sportivo, rinforzando i concetti espressi ieri nella sede di Italpetroli: “Noi non siamo un gruppo in liquidazione: questo deve esser chiaro. La metà dei decreti ingiuntivi sono stati rigettati. Dopo la decisione del giudice, stabiliremo come muoverci con i nostri avvocati”.