Mercato Roma, Ventura: “Avrei una voglia pazzesca di allenare i giallorossi”

 Ecco le parole di Giampiero Ventura, circa un suo possibile approdo sulla panchina della Roma ai microfoni di Radio Ies:

Candidato alla panchina della Roma?
“Io dai tempi di Luciano Spalletti ho tantissimi amici a Roma, da Conti a Pradè. Sono venuto spesso a Trigoria sia per vedere, sia per farmi vedere, anche in tempi non sospetti. Avrei una voglia pazzesca di allenare la Roma, avrei a disposizione tanta qualità (si riferisce alla rosa, ndr), che se giustamente impiegata potrebbe stupire. La più grande gratificazione per un allenatore è vedere che i suoi giocatori sono coinvolti nell’organizzazione.”
Se non Ventura, chi per la panchina della Roma?
“Non so quale potrebbe essere un allenatore adatto alla Roma. Avrei detto Gasperini, ma ormai sembra vicino al Napoli. Dipenderà anche da quali giocatori rimarranno e quali no. Penso che prima però si debba pensare all’allenatore, poi alla squadra.”

Presenze De Rossi: da sei anni mai così poche

 Dal Romanista:

Le sei assenze di quest’anno in campionato nel solo girone di andata sono un record negativo che De Rossi non aveva mai stabilito da quando è diventato un titolare della Roma. Sei assenze determinate da diversi fattori, certo, come la squalifica di Roma-Bari o il problema fisico che lo ha fermato nelle due gare consecutive con Genoa e Parma. Ma anche la scelta tecnica in virtù della quale Ranieri lo ha portato in panchina a Genova dopo avegli fatto disputare solo il primo tempo di Roma-Catania, nel quale non aveva brillato perché reduce dall’influenza.

Riise vuole correre verso Milan-Roma

 Dal Romanista:

Ieri mattina, a Trigoria, è stato il primo a scendere in campo. Non è una novità per John Arne Riise, ma ieri il norvegese aveva un motivo in più per farlo. Non vede l’ora, il difensore giallorosso di rientrare in campo. La tribuna gli sta strettissima, e lui non è abituato a guardare i compagni che giocano. In questa stagione l’ha fatto troppo spesso per i suoi gusti, ma ora è pronto a rientrare. Anzi, sta letteralmente scalpitando.

Milan-Roma, Riise: “Spero di esserci”

 Dal Romanista:

«Spero di essere pronto a giocare la partita di sabato prossimo contro il Milan». Il problema, però, è proprio quello “spero”. Domenica suo blog, John Arne Riise non ha voluto dare certezze. Non ha voluto promettere che sarà in campo nella sfida che può riaprire il campionato. Di certo, Thunderbolt ha una voglia matta di tornare a correre sulla fascia sinistra (quella coperta con attenzione nelle ultime uscite da Castellini), come ha fatto senza sosta la scorsa stagione.

La Roma con i nervi tesi

 Dal Messaggero:

Lite continua. Probabilmente ci abbiamo fatto l’abitudine, ma finisce sempre così. In campo e fuori. Negli spogliatoi e in diretta tv. Il nervosismo della Roma è sotto gli occhi di tutti, spesso inquadrato anche dalle telecamere. Va bene, nel senso che ci può stare, quando si perde e magari di brutto. Quando si pareggia e subendo una rimonta. Non si capisce, però, la costante. Soprattutto negli ultimi due casi, in Champions e in campionato, a quattro giorni uno dall’altro. A Cluj, a qualificazione conquistata.

Se segna Juan la Roma vince

 Dal Romanista:

Due pareggi e 6 vittorie consecutive. Se la Roma giocasse sempre all’Olimpico vincerebbe sicuramente lo scudetto. Finora, tra le mura amiche, ha conquistato 20 dei 24 punti disponibili, che diventano 23 su 27 se aggiungiamo la vittoria nel derby, giocato sul campo della Lazio, ma sempre all’Olimpico. A firmare il successo di ieri ci ha pensato Juan, alla sua prima rete in questo campionato, la quinta nella nostra serie A da quando è arrivato alla Roma nell’estate del 2007.

Milan-Roma, Menez: “Trasferte? Sabato ci sbloccheremo”

 Dal Corriere della Sera:

Il fattore Olimpico continua. Aspettando di convincere, la Roma torna a vincere e lo fa nel suo stadio, come al solito, dove ha raccolto 23 dei 26 punti in classifica. Decisivo per battere il Bari è stato il primo gol stagionale di Juan, viziato da una probabile posizione di fuorigioco. Dopo tanto sprecare (rigore fallito da Totti, palo di Cassetti, parate di Gillet e sinistro vincente annullato a Borriello) alla fine poteva arrivare la terza rimonta consecutiva: una beffa evitata da Cassetti in scivolata sul giovane Romero.

Poco gioco, ma tre punti fondamentali

 Dal Messaggero:

Bisogna sapersi accontentare e guardare avanti senza fare troppo gli schizzinosi. Perché quel che resta della gara con il Bari non può essere comunque poco: i 3 punti, per il successo ritrovato della Roma che si piazza, con il Palermo, al quinto posto, in lista d’attesa per la zona Champions. In fin dei conti mancano ancora ventidue giornate. Non si sa se è un bene o un male, almeno prendendo atto dell’ennesima prestazione anonima e modesta del gruppo di Ranieri. Ma tutto resta ancora aperto, anche se non si può negare come la sfida di sabato sera contro il Milan capolista, lontano 10 punti, potrebbe diventare già decisiva per il futuro.

Le pagelle di Roma-Bari: Juan toglie le castagne dal fuoco a Ranieri

 Le pagelle di Roma-Bari:

Lobont 6: La mira dei giocatori del Bari è difettosa, il rumeno passa un pomeriggio di assoluta tranquillità. Dal 1′ st Doni 6: I fischi con cui l’Olimpico lo accoglie sono ingenerosi. Gli attaccanti del Bari non mettono alla prova la sua forma. Nè il suo umore.
Cassetti 5,5: Il palo gli toglie la gioia del gol. Salva il risultato nel finale, ma subito dopo si macchia di un’ingenuità che potrebbe costare cara. Nel complesso fornisce una prova incolore. Nel secondo tempo non si sgancia mai.. Quando ha spazio per crossare sbaglia.
Mexes 6,5: Si aggiunge spesso ai centrocampisti in fase di impostazione. La sua deviazione è decisiva per il vantaggio giallorosso. Sta attraversando un buon periodo di forma, ma gennaio si avvicina e il francese sarà presto libero di accasarsi a parametro zero. Peccato.

Roma – Bari. Le probabili formazioni

 Roma – Bari: Le probabili formazioni. Formazione semi – obbligata per mister Ranieri che si ritrova ad aver a che fare con le assenze di De Rossi e Vucinic unitamente alla diffida di Nicolas Burdisso. Possibile quindi un ritorno di Pizzarro in qualità di regista affiancato da Taddei ed il jolly Simplicio. In ogni caso le candidature di Greco e Brighi per una maglia da titolare rimangono valide, molto dipenderà dallo stato di forma dei singoli. In attacco spazio a Menez, Totti e Borriello.

Roma (4-3-1-2): Lobont; Cassetti, Juan, Mexes, Castellini; Taddei, Pizarro, Simplicio; Menez, Totti, Borriello.
A disposizione: Doni, N. Burdisso, Rosi, Brighi, Okaka, Greco, Riise.
Allenatore: Ranieri.

Roma-Bari, Menez ha voglia di fare gol

 Da La Gazzetta dello Sport:

Perciò, oggi contro il Bari, tre giocatori sono chiamati ad accendere la luce che solo i loro piedi possono far risplendere. I loro nomi sono persino ovvii: Totti, Pizarro e Menez.
Voglia d gol – In campionato, Menez con l´Olimpico si era lasciato bene il francese aveva segnato all´Udinese il gol che aveva «aperto» il match. Insomma, è vietato sbagliare, e per certi versi Menez sa di avere su di sé delle responsabilità da primo della classe. In fondo, a guardare bene, dalla trasferta di Basilea in poi Claudio Ranieri ha scelto di puntare sul modulo «a rombo» proprio per valorizzare al massimo il talento del francese. Nei ballottaggi offensivi degli ultimi tempi, infatti, ormai Jeremy è fuori. Totti, Borriello e Vucinic lottino pure per due posti, perché il francese il suo dietro le punte lo ha quasi sempre.

Ranieri – Pizarro: frattura insanabile?

 Stando a quanto si apprende dalle pagine de Il Corriere dello Sport, alla base del mancato utilizzo di David Pizarro ci sarebbe non solo l’infortunio che ha costretto il cileno ai box ma anche una frattura (insanabile) tra il Pek e Claudio Ranieri:

Pizarro o non Pizarro? Dubbio che da qualche tempo a questa par­te è improvissamente e sorpren­dentemente nato, cresciuto e matu­rato. E non solo per questione tecni­che.
CENTROCAMPO – Il fatto è che il giocatore e Ra­nieri hanno avuto una discussione piuttosto accesa dopo il derby. E la cosa pare proprio non sia finita lì. Tanto è vero che le voci di dentro di Trigoria, riferiscono di un cileno sull´orlo di una crisi di nervi, cosa che non può che sorprendere so­prattutto conoscendo i modi e le parole comunque tranquilli del giocatore. Segno evidente di una rottura che oggi come oggi pare in­sanabile.

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