Prandelli – Italia: prime reazioni. Sacchi, Donadoni

 Arrivano le prime reazioni illustri all’uffcialità data dalla Federcalcio, che ha scelto in Cesare Prandelli il prossimo allenatore della Nazionale italiana. Quattro anni di contratto a partire dal prossimo luglio. I primi a pronunciarsi sono Arrigo Sacchi e Roberto Donadoni, ovvero due che hanno già avuto l’onore di sedere sulla panchina Azzurra. Per il vicecampione del Mondo del 1994, intervenuto ai microfoni di SkySport24 “Cesare ha dimostrato diverse volte, prima con il Parma e poi con la Fiorentina, di essere un grande allenatore e un grande personaggio. Lo stimo molto e gli auguro le migliori fortune. Il lavoro nell’ambiente azzurro è diverso, non sei prevalentemente un allenatore, ma un selezionatore e nel poco tempo che hai a disposizione devi fare molto. Dovrà sperare che l’Italia calcistica lavori bene, che le squadre utilizzino i giovani più di quanto stiano facendo adesso, poi toccherà a lui trovare il tocco di classe per continuare l’opera“. Per Roberto Donadoni, invece, anch’egli intervenuto a SkySport24, è una scelta altrettanto felice.

Napoli: Donadoni in bilico, De Laurentiis ne parla da ex

La sconfitta contro la Roma costerà quasi sicuramente la panchina al tecnico del Napoli, Roberto Donadoni. Al presidente Aurelio De Laurentiis, infatti, in tribuna ad assistere all’incontro e a lanciare un messaggio chiaro alla squadra, non è piaciuto l’atteggiamento remissivo dopo il secondo gol di Totti e ancora meno sono andati a genio i cambi decisi dall’ex ct della Nazionale, che in svantaggio, ha inserito Denis – per esempio – solo a due minuti dalla fine.

Il patron dei partenopei è molto deluso: era partito con un progetto grande e vincente, non per niente ha speso una barca di denaro ma si è ritrovato dopo un mese e mezzo di campionato con soli 7 punti e in piena lotta per non retrocedere. In un primo momento, il presidente ha difeso l’operato di Donadoni e puntato il dito su fattori esterni (getsione della campagna acquisti, l’impegno personale di alcuni calciatori tra tutti) poi, rivedendosi la partita, ha cambiato versione e oggi potrebbe esserci l’annuncio di un esonero che è nell’aria da un po’:

Roma-Napoli, rassegna stampa

 Tifosi soddisfatti, non del gioco ma dal cuore messo in campo dalla Roma, caparbia nel voler ribaltare il risultato e vincere la partita. Già, perchè contro il Napoli si stava mettendo male. Fino a che non si è messo in moto il capitano: il primo pensiero mattutino, in un “giorno dopo” vissuto attraverso le radio romane, è rivolto al capitano Francesco Totti, che dopo aver raggiunto Batistuta nella classifica marcatori e segnato la seconda doppietta stagionale, ha fatto temere a tutto lo stadio Olimpico il peggio (iperestensione del tendine rotuleo del ginocchio destro).

I messaggi via etere e gli sms dei tifosi, sono tutti per lui. Una melodia che fa il paio con quanto offerto dalle prime pagine dei giornali in edicola, che affrontano la gara tra Roma e Napoli con l’evidente intenzione di mettere in risalto la prova di carattere fornita dai giallorossi e l’ennesima prestazione degna di una Bandiera inscenata da Francesco Totti. Prima tra tutte, le pagine de Il Corriere dello Sport:

“Totti sei un Fenomeno. Il capitano segna una doppietta ed aggancia a quota 184 Batistuta, poi si fa male, ma è un infortunio di poco conto”.

La gladiatoria prestazione del Pupone è tema ricorrente e accomuna le impressioni delle maggiori testate nazionali. Ancora Il Corriere dello sport:

Roma-Napoli, Vucinic cerca il primo gol stagionale

 Ha detto di non essere Diego Armando Maradona, uno che le partite le può vincere da solo. Cosa che, allo stato attuale delle cose, potrebbe riuscire solo a Leo Messi.
Sarà, ma la Roma, soprattutto ora che Francesco Totti non può assicurare il suo contributo causa stato di forma limitato, confida nel ritorno al gol di Mirko Vucinic per piegare la resistenza di un Napoli che verrà all’Olimpico abbottonato con cappotto e sciarpa come stesse nevicando.
Almeno questa è l’impressione che ha lasciato intendere il tecnico Roberto Donadoni, che è molto preoccupato dall’attacco giallorosso. Il montenegrino va a caccia del suo primo gol stagionale nel campionato in corso: era partito bene segnando al Gent nel terzo turno preliminare di Europa League poi, complice un’operazione al menisco del ginocchio, ha dovuto saltare un paio di partite.

Matteo Brighi attaccato al telefono: chiama la Roma o il Napoli?

Casi spinosi, ce ne sono sempre. Uno di questi, per la Roma giallorossa, è quello di Matteo Brighi, vicenda particolare di cui abbiamo abbondantemente relazionato. Dalla sua, il centrocampista, in attesa di una chiamata da parte della società per ridefinire i parametri economici dell’accordo che lo lega alla Roma fino al 2012, ha la grande stima del tecnico Luciano Spalletti e una stagione – quella appena trascorsa – nel corso della quale (per media punti e rendimento complessivo) è stato uno dei migliori di tutta la rosa.

Il rinnovo di Brighi è avvenuto lo scorso luglio per una cifra pattuita che va ad aumentare con il passare delle stagioni. Il suo attuale contratto prevede un guadagno di 1,4 milioni per la stagione sportiva 2009/2010, di 1,5 milioni per la stagione sportiva 2010/2011 e di 1,6 milioni per la stagione sportiva 2011/2012. A ciò vanno aggiunti i premi individuali legati al raggiungimento degli obiettivi di squadra.

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