Roma in affanno: colpa della preparazione?

 Dal Corriere dello Sport:

La preparazione atletica della Roma è sotto accusa. La squadra va in affanno in tutte le partite, nel finale i giocatori vanno in sofferenza al cospetto di qualsiasi avversario. E´ accaduto in tutte le partite giocate fin qui giocate. In Supercoppa la Roma era passata in vantaggio con Riise. Alla fine del primo tempo il pareggio dell´Inter, nella ripresa il bis nerazzurro. Col Cesena, dopo un buon primo tempo, la squadra di Ranieri nel secondo tempo ha concesso troppe occasioni ai romagnoli. A Cagliari De Rossi era riuscito a pareggiare al gol iniziale di Daniele Conti. Poco dopo il rigore e l´espulsione di Burdisso, quindi il 3-1 del Cagliari, che nella ripresa avrebbe potuto segnare anche oltre il quinto gol. A Monaco la Roma ha resistito fino a 11´ dalla fine, poi il crollo, e domenica è successo qualcosa di simile con il Bologna. SERVE PAZIENZA. Ranieri ha detto che per valutare la preparazione atletica ci vuole tempo. Quest´anno la preparazione è stata affidata al professor Riccardo Capanna, che dalla stagione di Parma lavora con il tecnico romano.

Roma, preparazione estiva: non solo elogi

 Qualcuno comincia a dubitare del metodo utilizzato da Riccardo Capanna: il preparatore atletico, che ha predisposto allenamenti da svolgersi quasi sempre con il pallone e ha allegerito di molto i carichi di lavoro, si trova a incassare le prime perplessità a due settimane dall’inizio del ritiro. Da Leggo:

Capanna taglia corto su questa strana preparazione e dice che i giocatori si devono anche divertire. Registrato l’applauso di Taddei che, non corresse come un treno, a San Paolo non gli facevano nemmeno attraversare la strada, facciamo fatica a non condividere le perplessità di Perrotta, il quale con il solito garbo mette le mani avanti e dice: “aspettiamo i risultati”.

La prima vera Roma targata Ranieri

 Dal Romanista:

«Ma siamo sicuri che questa preparazione atletica con il pallone ci farà arrivare fino in fondo?» «Sono venticinque anni che lavoro così, non preoccupatevi e fidatevi di me». Il botta e risposta è andato in scena ieri mattina ai 2.200 metri d’altezza di Plan de Corones tra alcuni tifosi giallorossi e Claudio Ranieri, in libera uscita anche lui insieme ai suoi collaboratori Damiano, Capanna, Nanni e Bertelli. Non è certo uno che si nasconde dietro a un dito, Claudio Ranieri. Lui è uno abituato a metterci la faccia, sempre. E anche ieri ha fatto lo stesso con i tifosi che gli “chiedevano conto” di una preparazione per certi versi poco “pesante” atleticamente rispetto al passato e che manifestavano preoccupazione per la durata dei giallorossi nella prossima stagione. «Fidatevi di me» ha detto Ranieri, che vanta un’apertura di credito nei confronti dell’ambiente romanista per lo straordinario lavoro svolto lo scorso anno.

Capanna: “Adriano si sta comportando da atleta vero”

 Le dichiarazioni a Radio Radio del preparatore atletico della Roma Riccardo Capanna:

“Abbiamo pensato che fosse giusto iniziare in maniera progressiva il lavoro, relativamente leggero rispetto ai lavori ai quali sono abituati i giocatori., Abbiamo cominciato a Trigoria con un allenamneto al giorno per 5 giorni e questo ha dato una buona base. Infatti qui i giocatori non sono arrivati sovraccaricati. Qui abbiamo iniziato le due sedute e ci stiamo trovando bene. E’ un progetto che vale nell’anno nella stagione, un lavoro progressivo”.

“Abbiamo pensato che fosse giusto iniziare in maniera progressiva il lavoro, relativamente leggero rispetto ai lavori ai quali sono abituati i giocatori., Abbiamo cominciato a Trigoria con un allenamneto al giorno per 5 giorni e questo ha dato una buona base. Infatti qui i giocatori non sono arrivati sovraccaricati. Qui abbiamo iniziato le due sedute e ci stiamo trovando bene. E’ un progetto che vale nell’anno nella stagione, un lavoro progressivo”.
Negli allenamenti appare spesso il pallone.
“Devono muoversi il più spesso possibile come devono essere abituati a fare durante le partite. Anche nelle esercitazioni senza palla cerchiamo di creare delle situazioni che poi nella partita sono riproposte quando ci si scontra con gli avversari. Privilegiamo la forma del movimento rispetto alla corsa costante, che è insostenibile”.
Il gruppo della Roma fa spesso la differenza.
“Questi sono giocatori fantastici, un gruppo fantastico. Sono partecipativi, hanno tanta voglia di lavorare. Credo che tutti noi abbiamo le idee abbastanza chiare e sappiamo quali sono i mezzi per arrivare a determinati risultati, pur rendendoci conto che si può anche perdere. L’importante è mantenere un rendimento alto, consapevoli che nel calcio si può anche perdere”.
Su Adriano.
“E’ un campione che non si può discutere, ovviamente. Avete visto anche voi come si sta comportando in questi giorni, da atleta vero. E’ anche vero che è un po’ in sovrappeso e tutti noi sia per la parte motoria sia lo staff medico, siamo impegnati per far ritrovare al ragazzo il rapporto peso-potenza”.
Come si a a mantenere il tono perdendo il peso?
“Il problema di un atleta è che deve essere messo nelle mani di una persona che un atleta deve rendere al meglio durante un allenamento. Se io sto fermo e non mangio perdo tre chili, ma lui deve essere messo in condizione di perdere peso e di allenarsi contemporaneamente. Adriano ci sta soddisfacendo, a me interessa che lui sia sempre coinvolto nel lavoro in campo. Lui ha tanta voglia in campo. Ogni giocatore ha delle risposte diverse all’allenamento., Occorre tenere gli occhi aperti e sono modulate a seconda di come noi ci accorgiamo che l’atleta reagisce in questo momento. Vale per Adriano e per tutti gli altri”.
Su Vucinic.
“Se lo dovessimo rapportare all’atletica leggera, è un vero velocista. E’ quello che ha anche problemi di resistenza perché andando sempre al meglio delle possibilità si stanca prima. Avendo queste grandi qualità muscolari, se migliora nella resistenza speriamo di avere dei grandi vantaggi e di alzare il rendimento della squadra”.
Su Pizarro
“Lui ha questo problema al ginocchio che deve risolvere. E’ un problema medico, in questo momento. In questi giorni al coperto ha iniziato un’attivazione del suo organismo in prospettiva di quando uscirà insieme a noi. Dovrà fare come gli altri un lavoro crescente, dovrà stare un po’ meno in campo. Vediamo come reagisce, lui in rapporto a Vucinic è un mezzofondista. Il rendimento cresce dunque un po’ più in fretta, quindi sarà facile averlo prima. Vediamo a che punto arriva, se hanno svolto i compiti e navighiamo un po’ a vista. Non possiamo prevedere nulla”.
Sembra che Mexes stia rispondendo bene, Taddei anche.
“La cosa più simpatica che voi vedete è che hanno voglia di fare. Questa allegria, questa voglia di sentire che possono fare altro, mi dà soddisfazione. Questo vuol dire che stanno sopportando bene il lavoro che sto proponendo. Taddei è veloce e resistente, anche Perrotta. Hanno caratteristiche non da sprinter, ma da velocisti. Vucinic nei primi metri è più veloce di tutti, ma tutti riescono ad essere dei giocatori dal rendimento altissimo”.“Abbiamo pensato che fosse giusto iniziare in maniera progressiva il lavoro, relativamente leggero rispetto ai lavori ai quali sono abituati i giocatori., Abbiamo cominciato a Trigoria con un allenamneto al giorno per 5 giorni e questo ha dato una buona base. Infatti qui i giocatori non sono arrivati sovraccaricati. Qui abbiamo iniziato le due sedute e ci stiamo trovando bene. E’ un progetto che vale nell’anno nella stagione, un lavoro progressivo”.

Negli allenamenti appare spesso il pallone.

“Devono muoversi il più spesso possibile come devono essere abituati a fare durante le partite. Anche nelle esercitazioni senza palla cerchiamo di creare delle situazioni che poi nella partita sono riproposte quando ci si scontra con gli avversari. Privilegiamo la forma del movimento rispetto alla corsa costante, che è insostenibile”.

Adriano: allenamento personalizzato

 Dal Corriere della Sera:

Finito il tempo delle feste, arriva quello delle vacanze. Adriano è partito per la Sardegna mercoledì sera, qualche ora dopo il pieno d’affetto che gli ha riservato il pubblico del Flaminio. Ora il brasiliano ha le idee più chiare, avendo toccato con mano la realtà giallorossa: la Roma e i suoi tifosi gli hanno concesso un’apertura di credito importante, ora spetta a lui non tradire la fiducia. L’Imperatore resterà a Porto Cervo per i prossimi otto giorni a bordo di uno yacht di amici e avrà modo per girovagare con suo cugino e Wellington, il fedele amico ed ex compagno di squadra al Flamengo, che lo seguirà per le spiagge più esclusive dell’Isola. Concluso il periodo di relax, Adriano tornerà a Rio de Janeiro per una decina di giorni di «riposo attivo» prima di tornare nella Capitale. Il numero 8 sarà a Roma l’1 luglio e comincerà a Trigoria la prima fase di recupero atletico e aerobico, che dovrà osservare diversi passaggi obbligati prima di aggregarsi al lavoro estivo dei suoi nuovi compagni.

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