Prandelli benedice la Roma: “Che rimonta. Taddei? Non giocherà per l’Italia”

 Da Il Romanista:

Dice che la Roma è tra «le pretendenti allo scudetto» e che poche squadre avrebbero avuto «la sua capacità di rialzarsi». Spiega che De Rossi «è un leader naturale», mentre Borriello «a Roma ha trovato la sua dimensione naturalee potrà essere utilissimo». Chiude la porta a Totti, che pure definisce «un grande campione che ha fornito un contributo determinante alla Nazionale». Crede che la tessera dei tifoso sia «uno strumento utile, ma non c´è stata, almeno inizialmente, una comunicazione adeguata». Non solo. Cesare Prandelli, dalla scorsa estate commissario tecnico dell´Italia, si confessa a 360 gradi al Romanista. E tocca tanti argomenti: dalla Roma di oggi guidata da Claudio Ranieri un tecnico di caratura internazionale con il quale esiste un confronto e un dialogo professionale costante») a quella di ieri, che lui ha avuto la possibilità di allenare soltanto per poche settimane. Era il 2004, fu lui l´uomo scelto da Franco Sensi per far dimenticare ai tifosi giallorossi la fuga di Fabio Capello. Poi vicende personali (che è doloroso persino ricordare) lo hanno portato a lasciare momentaneamente il calcio, decidendo poi di ricominciare da un´altra parte. A Firenze. «L´impianto della squadra – ricorda – era di primissimo ordine e non credo che i tifosi romanisti si sarebbero annoiati».

Prandelli: “In nazionale solo chi meriterà la maglia”

 Queste le parole di Cesare Prandelli, neo ct della Nazionale Italiana, rilasciate durante la conferenza stampa inaugurale del suo mandato:

“Sicuramente questo è il punto più alto della mia carriera, meglio pensare alle cose che in positivo che alle difficoltà. Ringrazio Abete e Albertini per la scelta, in FIGC mi sento come a casa. Difficoltà ci sono, ma voglio partire con ottimismo.”
”Il telefonino era staccato anche prima di Italia-Slovacchia. Non penso di trovare solo problemi, ma anche cose importanti. Un saluto a Lippi, commissario tecnico campione del mondo. Lascia un certo tipo di mentalità, un attaccamento particolare a questa maglia.

Prandelli – Italia: prime reazioni. Sacchi, Donadoni

 Arrivano le prime reazioni illustri all’uffcialità data dalla Federcalcio, che ha scelto in Cesare Prandelli il prossimo allenatore della Nazionale italiana. Quattro anni di contratto a partire dal prossimo luglio. I primi a pronunciarsi sono Arrigo Sacchi e Roberto Donadoni, ovvero due che hanno già avuto l’onore di sedere sulla panchina Azzurra. Per il vicecampione del Mondo del 1994, intervenuto ai microfoni di SkySport24 “Cesare ha dimostrato diverse volte, prima con il Parma e poi con la Fiorentina, di essere un grande allenatore e un grande personaggio. Lo stimo molto e gli auguro le migliori fortune. Il lavoro nell’ambiente azzurro è diverso, non sei prevalentemente un allenatore, ma un selezionatore e nel poco tempo che hai a disposizione devi fare molto. Dovrà sperare che l’Italia calcistica lavori bene, che le squadre utilizzino i giovani più di quanto stiano facendo adesso, poi toccherà a lui trovare il tocco di classe per continuare l’opera“. Per Roberto Donadoni, invece, anch’egli intervenuto a SkySport24, è una scelta altrettanto felice.

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