Da Il Messaggero:
«C’eravamo, ci siamo e ci saremo fino alla fine». Questo è. Francesco Totti non vuole lasciare niente a nessuno e va oltre il risultato di Lazio-Inter. Perché lo spirito che deve accompagnare i giallorossi in questo finale di stagione deve essere quello di Parma. La Roma, proprio allo stadio “Tardini”, ha ripreso a correre, anche e soprattutto grazie al capitano: secondo gol consecutivo e stavolta Francesco se lo gode perché la sua squadra ha portato a casa i tre punti, non come contro la Sampdoria. Un gol a pallonetto, il suo. Pallonetto, lo chiamiamo così, sperando che non si offenda nessuno. Siamo nell’epoca in cui l’aggancio, se delicato e bello, è al cachemire, la spallata è diventata la sportellata e il pallonetto è sempre il cucchiaio.
Da Il Messaggero:
Pietro Leonardi, direttore sportivo del Parma, è intervenuto alla trasmissione radiofonica della
Tifare Lazio no. Non ce la faccio. Alla fine ho deciso. Anche se Daniele De Rossi, alla fine di Parma-Roma, lo ha detto senza mezze misure: “Ce la farà a tifare Lazio? Sì, sì, ce la faccio“. Io non ci riesco. Spero nel pari tra biancocelesti e Inter, ovvio, ma provo a prenderla per vie traverse. Non capisco quante motivazioni possano avere – in un ambiente, quello del tifo biancoceleste, che non vuole servire lo scudetto alla Roma su un piatto d’argento perchè sarebbe un’onta incancellabile – Tommaso Rocchi e compagni a dare il massimo contro i nerazzurri. Allora, la prendo alla larga. C’è solo una possibilità perchè la Lazio recuperi – in quattr’e quattr’otto – ogni determinazione per fare bene contro gli uomini di Josè Mourinho: che l’Atalanta batta il Bologna nello scontro diretto di oggi pomeriggio. In tal caso, la classifica si accorcerebbe e le tre squadre (Bologna, Atalanta e Lazio) sarebbero comprese in tre punti. Poi, di conseguenza, se i biancocelesti non facessero nemmeno un punto contro l’Inter, avrebbero da patire fino alla fine.