Roma: si riparte da Ranieri

 Dal Romanista:

E adesso come si riparte? Ma soprattutto, come siamo finiti in questa situazione? E’ quello che si sono chiesti dopo la brutta sconfitta di Napoli tutti i tifosi giallorossi, che ieri hanno letteralmente intasato le radio romane con i loro dubbi e le loro incertezze, la maggior parte delle quali avevano come unico obiettivo Claudio Ranieri. Il tecnico di Testaccio è indicato da una gran parte della piazza romana come il principale (ma non l’unico) artefice del brutto momento che sta attraversando la formazione giallorossa. La confusione tattica, la gestione del caso Totti, la preparazione che in questo momento non sta dando gli effetti sperati, sono questi i “capi d’accusa” che vengono imputati all’allenatore giallorosso. Che ieri ha approfittato della sosta, gli allenamenti riprenderanno domani pomeriggio a Trigoria, e ha staccato col mondo intero visto che aveva un impegno personale fuori Roma.

Rosella Sensi senza pace: nessuno ha alibi

 Pare sia diventata una furia: Rosella Sensi, dopo la sconfitta (l’ennesima) della Roma in questo avvio di stagione non lascia alibi a nessuno. Da Ranieri a Totti passando per la dirigenza: gli si spieghi che sta succedendo. Da Il Messaggero:

«Avete visto dove siamo finiti? Bisogna lavorare di più, così non si può andare avanti». Rosella Sensi è furiosa. Non capisce, non si dà pace. Si chiede: ma come mai questa squadra, che lo scorso anno è stata a un passo dal sogno, adesso è irriconoscibile?

Mazzarri dopo Napoli-Roma: “Stremato e felice”

 Walter Mazzarri regala al Napoli una vittoria attesa tredici anni e si dice assolutamente stremato dopo la sfida contro la Roma. Dal sito ufficiale della frmazione partenopea:

“Sono stremato ma felicissimo per questa grande vittoria“. Walter Mazzarri il giorno dopo il successo sulla Roma parla delle sue emozioni. Le stesse emozioni che ieri lo hanno “tradito” con un lieve malore accusato dopo la partita. Sintomo del trasporto e della sensibilità con la quale il tecnico segue ogni gara…
Mister, è come se avesse giocato anche lei…

Borriello a Ranieri: “Quelli stanchi erano i difensori del Napoli, mica io”

 Da Il Romanista:

«Dobbiamo responsabilizzarci di più». Ok, la sua è una faccia aggraziata. Ma non è per questo che Borriello ce la mette. Marco non si presenta davanti ai giornalisti per trovare una scusa a nome della squadra. Ma per ammettere, invece, che se la Roma non vince «è solo colpa nostra». Che non basta a giustificare la sconfitta. Però aiuta a digerirla. Perché l’idea che l’ex punta del Milan si è fatto è che la Roma non stia affatto meritando l’attuale classifica, che la vede affannarsi laggiù tra i bassifondi.

Il Tempo: disastro Roma

 Napoli-Roma letta sulle pagine de Il Tempo:

La Roma casca all’indietro e finisce di nuovo all’Inferno. I due successi di fila contro Inter e Cluj non sono bastati a rimettere in piedi una squadra partita per vincere lo scudetto e che ora si ritrova penultima. Fino alla ripresa del campionato sarà meglio non guardare la classifica: 5 punti in 6 partite, soltanto l’Udinese ha fatto peggio. I numeri fanno paura. In nove gare ufficiali la Roma ha incassato 17 gol contro appena 8 segnati, in trasferta ha sempre perso, centrando un en-plein devastante tra Supercoppa, campionato e Champions.

Napoli-Roma: Lobont l’unica nota positiva

 Dal Romanista:

Quando esce dagli spogliatoi, in tuta e cappellino, proprio non riesce a sorridere. Alcuni bambini lo fermano per chiedergli l’autografo, uno gli fa: «Come va?». Lui lo guarda, lo accarezza sulla testa, osserva la sciarpetta del Napoli e risponde: «Male, va meglio a te». E sorride amaramente. In questa scena c’è la giornata di Bogdan Lobont, il portiere romeno titolare dopo l’infortunio di Julio Sergio, una delle poche (pochissime) note positive della giornata di Napoli. Non ha voglia di parlare, così come tutti i suoi compagni – Borriello escluso – e sale di corsa sul pullman, nonostante qualche inserviente gli dica: “Bravo”. E bravo, l’ex portiere della Fiorentina, lo è stato davvero. Sui gol non ha praticamente nessuna colpa e se non ci fossero state le sue parate il passivo sarebbe potuto essere ancora più pesante.

Ranieri tira in ballo la paura

 Dal Corriere dello Sport:

La sconfitta del San Paolo riapre il dibattito sulla Roma di Ranieri. Come può il Napoli correre di più nella ripresa, dopo l’impegno di Bucarest di giovedì? E la scelta di schierare la Roma con lo stesso modulo del Napoli, con un atteggiamento tattico che adotta solo una volta all’anno, era davvero necessaria? Anche i cambi questa volta fanno discutere. La Roma è penultima in classifica, bisogna fare qualcosa. Ranieri si difende così: «Nel secondo tempo ci siamo impauriti per i contropiede del Napoli, non siamo riusciti a ripartire come nel primo. A metà ripresa ho scelto Vucinic per cercare la profondità, avevo visto Borriello stanco. Dobbiamo lottare e crederci, su ogni pallone, come nel primo tempo. Ci parleremo e troveremo la soluzione».

Roma: ritorna la crisi

 Dal Corriere della Sera:

È finita tra gli «olé» di scherno del San Paolo. Come a Cagliari, come a Brescia. La Roma cade a Napoli dopo tredici anni e riprende la strada della mediocrità. I successi contro Inter e Cluj potevano far pensare a una crisi archiviata, ma sono i numeri – oltre a un gioco scadente come negli anni peggiori – a inchiodare Ranieri e la squadra alle proprie, pesanti, responsabilità. L’inizio fallimentare di stagione trova solo parziale spiegazione nelle cinque sconfitte in nove gare ufficiali maturate in altrettante trasferte tra Supercoppa, campionato e Champions League e che ora relegano i giallorossi al penultimo posto in classifica a un solo punto dal fanalino di coda Udinese.

Sostituzione Borriello: Totti era pronto a uscire

 Dal Romanista:

Stavolta il primo a meravigliarsi quando sul tabellone luminoso delle sostituzioni ha visto il numero 22 di Borriello e non il suo 10, è stato proprio lui. Minuto ventidue della ripresa, Mirko Vucinic pronto a metà campo per entrare, il capitano dà un’occhiata verso la panchina, poi si gira dall’altra parte e fa per andare verso bordo campo. A sorpresa, però, stavolta non tocca a lui ma all’ex centravanti del Milan. Totti resta in campo fino al novantesimo proprio nel giorno in cui, probabilmente, non si sarebbe arrabbiato nemmeno lui visto che la sua prestazione non è stata sufficiente.

Napoli-Roma: la rabbia di Rosella Sensi

 Dalla Gazzetta dello Sport:

I titoli di coda sono una «via crucis» dal sapore di sberleffo. Uno striscione srotolato al 90’ recita: «Come dice Venditti: “Grazie Roma”». Un tifoso del Napoli aspetta il pullman giallorosso con un manifestino mortuario: «Oggi è defunta l’As Roma, il Napoli ha partecipato alle esequie». Sulla tangenziale, al passaggio della Roma, tutti salutano facendo il segno del «due». Stessa scena alla stazione Centrale. Insomma, se si pensa che neppure Tagliavento è più un amuleto (17ª designazione, primo k.o.), la crisi Roma è aperta ufficialmente dalle parole di Borriello che, polemico per il cambio, giudica la squadra fra le top d’Europa, aggiungendo che la società ha fatto di tutto e la colpa quindi è soltanto loro (vedi prima).

Napoli-Roma, Borriello: “Meravigliato per la sostituzione”

 Da Leggo:

«Non riusciamo a trovarci». Dopo cinque sconfitte in nove partite e con l’ultimo posto a un solo punto di distanza, anche Ranieri abbandona alibi e finto ottimismo. Ma quello che si è perso sembra proprio essere lui, quello che in Inghilterra chiamavano Tinkermann (il pasticcione). Nella sconfitta del San Paolo, infatti, si è visto tutto il repertorio di Tinkermann: prima tira fuori dal cilindro l’ennesimo modulo (il 3-4-1-2) per giocare a specchio con il Napoli (che il modulo lo conosce bene), poi lo cambia in corsa inserendo un altro centrocampista al posto di un Menez ormai rassegnato alla sostituzione fissa (sette su sette).

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