Stop di petto, accelerazione, doppia finta, pallone accarezzato, gol. In sette secondi, quelli che sabato hanno cambiato la storia di Roma-Udinese, Menez ha racchiuso tutto il suo fantastico potenziale. La Capitale si inchina, la Francia lo esalta e chiede al ct Blanc di richiamarlo in nazionale, il mondo si accorge di lui. In ritardo: Jeremy non è più il ragazzino dalla faccia triste sbarcato due anni fa in Italia. Adesso è un uomo. L’uomo della svolta, un punto fermo per la Roma, almeno quanto Totti, più di Vucinic e Borriello. Il turnover di Ranieri per gestire i delicati equilibri del parco attaccanti non lo riguarda più.
Mirko Vucinic
Ranieri: “Menez miglior giovane, scudetto possibile. Mou non mi manca”
Mister, benvenuto. “Grazie per avermi ospitato. Io sono un lettore del Romanista. Ho sempre detto che non leggo niente però poi le cose le so sempre. L’allenatore deve essere così”.
Pastore, Hernanes e Menez. Chi è il più forte? Io Menez lo metto al primo posto. E’ il miglior giovane del campionato italiano. Deve riuscire a dosare bene le sue forze. Dopo la gara con la Juventus ho parlato con lui, gli ho chiesto se era stanco visto che non lo tengo mai in campo per novanta minuti (ride). Per me lui fa innamorare il pubblico, noi addetti ai lavori dobbiamo fare innamorare il pubblico, poi è logico che un allenatore ha anche il compito di far quadrare i conti.
Giannini: “Roma, sì alle quattro punte”
Il Modulo offensivo dell’Inter di Mourinho del Real e del Bayern fa sognare i tifosi e stuzzica gli esperti.
Giuseppe Giannini: «Io dico di sì alla Roma a quattro punte. Bisogna lavorarci a fondo, in allenamento, giorno dopo giorno, ma è un’ipotesi che si può praticare con i due esterni che una volta persa palla devono andare a coprire la fascia di competenza. E’ un modulo più che per il presente, per il futuro, anche perché devo dire che la Roma che ho visto in campo a Torino contro la Juventus mi è piaciuta parecchio, personalità e qualità. Certo con quei quattro davanti potrebbe davvero fare paura a tutti sfruttando tutte le qualità dei suoi attaccanti».
Adriano, Juan e Pizarro: test con la Primavera
Ranieri fa le prove per l’Udinese. Oggi pomeriggio, infatti, a Trigoria, il tecnico giallorosso ha organizzato un’amichevole con la formazione Primavera di Alberto De Rossi per testare le condizioni di alcuni giocatori che rientrano da infortuni vari: Pizarro e Juan su tutti, ma anche Adriano e Brighi, che sono rientrati già da un po’ ma devono recuperare la forma migliore.
Infortunio Mexes: la Francia lo tiene a riposo?
Ha ragione Claudio Ranieri. Non perché il tecnico giallorosso non apprezzi il fatto che i suoi giocatori vengano convocati nelle rispettive nazionali, anzi per un allenatore non può che essere un’ulteriore medaglia al petto. Però è altrettanto vero che ogni volta che c’è uno stop per gli impegni delle nazionali o una settimana, come questa, inframmezzata da amichevoli internazionali, la Roma paga un pedaggio del quale si farebbe volentieri a meno.
“Non si muove nessuno”
Mourinho vuole Daniele De Rossi. Il Milan chiede che Marco Borriello venga restituito al mittente, con l’Inter, tanto per non farsi mancare niente, pronta a intervenire tra i due (presunti) litiganti. Philippe Mexes è nella lista della spesa di almeno due squadre italiane e un numero imprecisato di club inglesi. Mirko Vucinic ha sirene straniere (in particolare inglesi) che non aspettano altro che un segnale per presentarsi a Trigoria con una valigetta piena di soldi.
Tra Vucinic e la Roma si inseriscono Inter e Tottenham
Dalla signoraingiallorosso.it:
Scomodo, imprevedibile, geniale. Tre aggettivi che possono descrivere Mirko Vucinic e la sua straordinaria avventura alla Roma. Una storia fatta di alti e bassi come ogni grande amore che si rispetti e che in questi giorni si sta riaccendendo di passione, dopo il gol segnato al derby.
Serie A: la Roma è tornata
La Roma è tornata. Dopo il successo nel derby serviva la conferma della crescita (anche fisica), ormai costante, di questa squadra che si ritrova ad un tratto a ridosso dalle prime: 5 punti dalla vetta, quattro dalla Lazio non più capolista e uno dal quarto posto che vale la Champions. La squadra di Ranieri gioca, corre, schianta la Fiorentina che non riesce a infrangere il tabù Olimpico e torna a contare in questo campionato anomalo che non ha ancora stabilito le sue priorità.
Roma-Fiorentina: Totti, Borriello, Vucinic
Torna Francesco Totti, dopo aver scontato il turno di squalifica, e Claudio Ranieri opta per l’ingresso del capitano dal primo minuto: nel corso di Roma-Fiorentina, il Pupone viene affiancato a Marco Borriello e Mirko Vucinic. Da La Repubblica:
Un derby da dimenticare alla svelta per non cullarsi sugli allori del successo. Perché stasera, all´Olimpico, sarà di nuovo campionato. Arriva la Fiorentina di Muto e Mihajlovic, da battere con Totti in campo.
Julio Sergio: derby e compleanno
«La tua parata è stata quasi un gol». Pacche sulle spalle, sorrisi, battute. Sono giorni sereni a Trigoria per Julio Sergio. La Roma si coccola il suo ex terzo portiere. Perché nessuno si dimenticherà mai i rigori di Borriello e Vucinic, ma neppure quel suo intervento ai limiti del prodigio su Hernanes. Il Profeta scivola tra le maglie romaniste, si trova al cospetto di Julio Sergio.
Savic, la Roma si muove
La Roma è ripartita e i suoi giocatori più quotati tornano ad essere uomini-mercato. E’ il caso di Mirko Vucinic, che ha molti estimatori in Inghilterra. Ferguson e Mancini vorrebbero il montenegrino. In Germania assicurano che anche il Bayern Monaco (prossimo avversario dei giallorossi in Cham pions League), sarebbe interessato all´attaccante. La quotazione di Vucinic parte dai venti milioni in su. Resta da definire la posizione di Philippe Mexes, la più urgente. Il francese va in scadenza a giugno, finora non ha voluto trattare con la società il prolungamento. Non è una questione economica, ma di aspettative tecniche.
Rinascita Vucinic
Il primo maggio del 2005 Mirko Vucinic era un centravanti di belle speranze con la passione del wrestling: festeggiò i tre gol alla Lazio con il gesto del taglia gole, come faceva il suo lottatore preferito. Sessantasei mesi dopo Mirko Vucinic segna il suo quarto gol nel derby e getta via la maglia della Roma, ma soltanto per con dividere con il mondo, come in un social network di vita vera, la sua gioia più grande: la nascita di Aleksandar, il figlio nato la scorsa settimana. In questi due momenti di felicità da gol, di umana espressione di benessere, c’è la maturazione di un giocatore importante.
Crepuscolo: Lazio, sul prato verde…
La regola riporta il principio che il calcio è un
Totti: un derby in formato famiglia
Ha gioito, sofferto, goduto, nel salotto di casa sua. Intorno gli amici di sempre, Cristian e Chanel che si domandavano come mai la Roma giocasse e papà fosse lì con loro, con una faccia che gli ha fatto capire con qualche anno d’anticipo cosa sia il derby. Prima, Francesco Totti, ave va ridimensionato l’attesa andando a pranzo con la famiglia e gli amici in uno dei suoi ristoranti preferiti, zona Sud di Roma, un tiro di schioppo da casa sua e Trigoria, i proprietari quattro fratelli che definirli tifosi romanisti è poco. Il pranzo si è interrot to a trenta minuti esatti dal fischio d’inizio del derby.











