Vucinic: “Sarà sempre Roma-Inter”

 Mirko Vucinic, alla presentazione dei nuovi palinsesti Sky, ha voluto “chiedere scusa” per il suo errore di San Siro in occasione di Inter-Roma. Dal Romanista:

Lo ha fatto in collegamento dallo spogliatoio giallorosso, come a voler anticipare quello che vedremo il prossimo anno in televisione. «E’ vero – ha detto ai microfoni di Sky – le telecamere negli spogliatoi sono una novità che fa un certo effetto, ma ci abitueremo». Così come i tifosi di calcio in questi anni si sono abituati alla sfida infinita tra la Roma e l’Inter. Un testa a testa che andrà avanti anche in questa stagione. Ne è sicuro anche il montenegrino, che dovrà essere uno dei protagonisti di questa stagione.

Difensore centrale: è corsa a tre

 Dal Romanista:

La Roma lavora su tre fronti. Qualunque mossa farà l’Inter da qui al 31 agosto, quando si chiuderà la finestra estiva di calciomercato, a Trigoria non si faranno trovare impreparati. Se non dovesse arrivare Burdisso, Pradè farà di tutto per prendere Lugano dal Fenerbahçe oppure – toh, guarda chi si rivede – il brasiliano Luisão dal Benfica. Andiamo per ordine. Nico resta la priorità assoluta per il mercato giallorosso. Ma la Roma non può certo permettersi di farsi prendere per il collo. L’anno scorso, l’Inter riteneva Burdisso quarto centrale di difesa e ora pretende che quello stesso calciatore, 29 anni e un contratto in scadenza a giugno, valga otto milioni di euro.

Vucinic, l’anti-Adriano: il montenegrino sembra turbato…

 Dalla Gazzetta dello Sport:

(…) Il 4-4-2 apre di fatto la concorrenza tra Vucinic e Adriano. Totti non si discute, Menez — in questo momento il giocatore più in forma della truppa di Ranieri — ha prenotato la fascia sinistra: se la matematica non è un’opinione, due giocatori per una maglia. Adriano e Vucinic.

Supercoppa: la Roma prepara la sfida con l’Inter

 Dal Corriere dello Sport:

La Roma continua la marcia di avvicinamento al campionato. Quello del primo tempo è stato il primo banco di prova della preparazione estiva. La squadra di Ranieri ha mostrato solidità difensiva e un’idea di quello che può essere il potenziale offensivo con Totti e Adriano insieme. Potenza e fantasia che, quando la condizione atletica e l’affiatamento saranno cresciuti possono far sperare i tifosi giallo­rossi. Il tecnico della Roma può continuare a lavo rare sapendo di poter con tare su una grande varie tà di soluzioni offensive. Ranieri ha cominciato a provare la squadra per la Supercoppa e all’inizio ha mandato in campo una formazione molto vicina a quella che affronterà l’Inter il 21 a San Siro per il primo trofeo della stagione.

Ranieri, Levante-Roma: ecco gli undici titolari

 Dal Corriere dello Sport:

Nel giorno del ritorno di Claudio Ranieri a Valencia, la società, con l’allena­tore al suo fianco, adotta la linea dura: fuo­ri i giocatori che non rientrano nei piani tecnici e che sono nella lista dei partenti, ma non hanno ancora trovato una sistema­zione. Così ieri Ranieri, al momento di dirama­re le convocazioni per la partita di stasera contro il Levante (inizio ore 21,30, diretta su Ro­ma Channel), ha lascia­to a casa Doni, Baptista, Cicinho, Cerci, Barusso e Guberti e avrebbe fat­to a meno anche di Andreolli (il cui caso è quello che indispettisce più degli altri la società), se non fosse a corto di difensori centrali. Nel giorno dell’esordio post mon­diale di De Rossi e Juan (i due nazionali dovrebbero giocare almeno uno spezzone di partita), la Roma adotta il pugno di fer­ro.

La Roma riabraccia la Roma

 Dal Romanista:

Il timer del conto alla rovescia segna zero. Finalmente, la famiglia giallorossa si è riunita sotto lo stesso tetto. Alla ripresa degli allenamenti dopo la tournée francese, Ranieri ha potuto lavorare con il gruppo quasi al completo. I reduci dal ritiro hanno riabbracciato i compagni che, da qualche giorno, sgambavano a Trigoria: De Rossi, Juan Julio Baptista, insieme a Simplicio e Adriano. Due le sessioni d’allenamento decise, per ieri, dal tecnico di San Saba. In quella del mattino, la squadra è scesa sul terreno di gioco una ventina di minuti dopo le nove.

Spalletti: “Se Adriano è quello vero la Roma ha raggiunto l’Inter”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Gli unici che riescono a innervosirlo sono alcuni turisti italiani. «Quando li incrocio mi rivolgono sempre la stessa domanda: “C’é freddo a San Pietroburgo?”. Freddo? Ora c’é la stessa temperatura che a Roma. Questa è una città che fa innamorare. Con i suoi colori, le bellezze artistiche. E un tasso di civiltà da fare invidia». Luciano Spalletti parla da «uomo» di San Pietroburgo. Una città che ha scelto di vivere andando oltre l’abituale tragitto albergo-stadio. «É stata una bella scoperta. L’Ermitage? Non ha senso chiamarlo museo. É qualcosa di più, molto di più».

Totti: “Il tridente mi piace”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Nella città del cinema e dei grandi registi, Francesco Totti si è riscoperto suggeritore: mandare quattro volte in porta il centravanti (Vucinic) e lanciare di tacco Pit come fece con Pessotto nella finale europea Italia-Francia del 2000 significa avere ancora profondo nell’anima il numero 10. Dopo 5 stagioni da centravanti, un ritorno al passato, tanto per ribadire che quando sta bene ed è in forma, è ancora il miglior calciatore italiano. Un Totti così allarga il sorriso di Ranieri e scalda il cuore ai romanisti. Volendo, potrebbe insinuare qualche dubbio nel c.t. Prandelli, ma in questo caso nessun remake. Prandelli lavora per il futuro e rinuncerà alla suggestione di un ritorno di Totti in azzurro.

Roma in formato Champions

 Dal Messaggero:

Dopo tre inspiegabili minuti oltre i tre minuti di recupero, il Psg trova la rete del pareggio nell’ennesima mischia davanti a Julio Sergio e così la Roma, in vantaggio con il gol di Greco, non riesce a vincere la partita. Una farsa, un’autentica comica, una clamorosa presa in giro nei confronti della Roma e del calcio italiano con protagonista l’arbitro Stephane Lannoy, cacciato in tutta fretta dal mondiale in Sud Africa, che ha scatenato la rabbia di tutto il clan giallorosso, con Claudio Ranieri che è addirittura entrato in campo durante il gioco per dirne due (tre, quattro…) al direttore di gara.

Roma-Psg: l’arbitro Lannoy ferma i giallorossi

 Dal Romanista:

Se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione della Roma si prospetta come quella appena conclusa. Almeno dal punto di vista arbitrale. Finisce 1-1 (gol di Greco, complimenti) la gara coi padroni di casa del Psg nel torneo di Parigi, ma un ruolo fondamentale ce l’ha l’arbitro dell’incontro. Il signor Lannoy prima fa ripetere senza motivo un calcio di rigore che Francesco Totti aveva realizzato (e poi sbagliato), e poi dopo aver concesso tre minuti di recupero nel secondo tempo ne fa giocare sei perché il Psg era in attacco.

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