Roma, Menez: “Voglio lo scudetto”

 Jeremy Menez a cuore aperto: tra Claudio Ranieri e Christian Damiano, tra la Roma e la Nazionale. Il transalpino ha voglia di mostrare tutte le sue qualità per guadagnare uno spazio importante nello spogliatoio giallorosso e in quello della Nazionale di casa. Il sogno? Vincere lo scudetto con i giallorossi. Da Il Romanista:

«Voglio vincere lo scudetto con la Roma. Penso che siamo pronti per vincere qualcosa di importante». È cresciuto Jeremy Menez, non è più il ragazzo musone e triste che lo scorso anno sempre qui a Riscone parlava a stento con i compagni di squadra. Il ragazzino è diventato uomo, e come tutti gli uomini si prende delle responsabilità sempre maggiori. Punta in alto Menez, sia dal punto di vista personale «voglio la Nazionale e con Blanc è possibile» sia da quello di squadra «siamo pronti per vincere qualcosa di importante».

La Francia riparte da Jeremy Menez

La Francia, grande delusa del Mondiale sudafricano insieme all’Italia, potrebbe partire dal romanista Jeremy Menez per ricostruire il proprio futuro. Da ‘Il Romanista’:

In Francia sono convinti: la prossima Nazionale sarà anche un po’ giallorossa. Non che ai francesi, con tutto quello che sta succedendo in queste ore interessi più di tanto, ma a Trigoria

Jeremy Menez e il suo primo fan su Facebook: una storia che si lascia raccontare

 Facebook è la cornice del quadro. Jeremy Menez e Daniele Stefani, il fondatore del primo gruppo dedicato al francese, sono l’oggetto del dipinto. Alcune opere d’arte vanno contemplate e divulgate sfruttando le migliori tradizioni di sempre. L’oratoria, per esempio. Alcuni incontri si raccontano. Si lasciano bere come bevande dissetanti in giornate torride; come infusi bollenti quando si sta sottozero. Non hanno bisogno di condimenti nè di cianfrusaglie, non necessitano neppure di stile barocco e ricercato, talmente è bello sentirseli sussurrare. Di solito, tali prerogative sono tipiche di quegli istanti che, in una maniera o in un’altra, hanno intaccato e condizionato le vite degli stessi protagonisti. In questo caso, di almeno uno dei due. Perchè, in realtà, vi stiamo per raccontare il corso degli eventi di un incontro che, sebbene ci sia stato e si rinnovi quotidianamente sortendo gli effetti appena descritti, è come se fosse lì a venire. E’ come se non fosse mai (ancora) accaduto.
INTUIZIONI.Volli sempre volli fortissimamente volli“, dalla “Lettera responsiva a Ranieri de’ Calsabigi”. Vittorio Alfieri, 1783. Da lì, un modo di percepire la vita che è universale: a furia di volere, certe volte, succede che si vola per davvero. Verso un obiettivo, un’idea, un sogno. Quale è quello di poter incontrare, finalmente di persona, finalmente con la calma e tutto il tempo necessario, il proprio idolo. Perchè Jeremy Menez, per Daniele Stefani, un idolo lo è per davvero. Al punto che il fondatore del primo gruppo ufficiale di Facebook dedicato al campioncino transalpino, è stato proprio lui. In tempi non sospetti, mica dopo le prestazioni da 8 in pagella di Verona contro il Chievo (i primi di dicembre del 2008) e il capolavoro messo in scena da FenoMenez contro il Bordeaux (qualche giorno più tardi), mica dopo le geniali intuizioni della gara di due giorni fa contro l’Udinese.

Menez a Ranieri: “A Roma per giocare, Gourcuff al Milan se l’è passata peggio”

 Dopo aver ripagato la fiducia di Claudio Ranieri, che ha deciso di puntare su di lui per arginare l’ostacolo rossonero, Menez ha l’opportunità di diventare un riferimento importante per l’attacco capitolino, specie perchè Francesco Totti è fermo ai box causa forza maggiore. L’ottima prova del numero 94 della Roma viene ripresa dalle pagine de La Gazzetta dello Sport che racconta nel dettaglio il dopo gara di Menez mettendo in luce la sorprendente schiettezza del francese

Menez – Roma, a gennaio l’addio?

 Sulle pagine de Il Tempo è apparso oggi un articolo dettagliato che riguarda la possibilità di non vedere più in giallorosso Jeremy Menez a partire dal prossimo gennaio. Tornerebbe quindi utile la prima sessione di mercato, quello riparatorio della fase invernale, per capire se la società possa vagliare qualche offerta concreta.

“Ranieri e Menez non si sono piaciuti sin dal primo giorno – si legge sul quotidiano – con l’allenatore che non ritiene il giocatore adatto al calcio italiano, figurarsi alla sua Roma solida e concreta. E il francese sta facendo di tutto per rafforzare questo pensiero. Al fischio finale di Roma-Cska Sofia, l’allenatore era infuriato. Motivo? L’atteggiamento di Menez in campo. Dai palloni sprecati con supponenza all’inutile ammonizione rimediata negli ultimi minuti. C’è stato un duro confronto negli spogliatoi dell’Olimpico. Ranieri ha rimproverato il francese e gli ha fatto capire che non punterà su di lui fino a quando non cambierà i comportamenti. Poi non si è fatto problemi a rendere pubblica la ramanzina. E pensare che al suo primo giorno a Trigoria aveva parlato con toni entusiastici del francese, definendolo un genio. Conoscendolo ha cambiato subito idea”.

L’articolo continua riportando la frase con cui Ranieri si è espresso recentemente sul transalpino: “Ho detto a Jeremy che dovrebbe giocare 100-150 partite in Francia e poi tornare”, la rivelazione di Ranieri dopo Roma-Fiorentina.

A riprova di quanto detto, sul quotidiano viene approfondito il concetto,

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