Roma-Mexes, c’è aria di divorzio

 Da Leggo:

Quasi venti milioni lordi per quattro anni. Tanti per un giocatore considerato in questo momento da panchina come Philippe Mexes, troppi per una società che di certo non naviga nell’oro. Per questo motivo il contratto del 26enne francese risulta ad oggi l’unico ad essere veramente a pericolo rinnovo.
Il contratto di Mexes scadrà nel 2011 e per evitare di perdere un autentico patrimonio a parametro zero, la Roma sta cominciando a valutare con attenzione le offerte provenienti da mezza Europa.

Europa: Roma meglio di Barça, Real, Manchester e Chelsea

 Da Il Corriere dello Sport:

Nessuno come la Roma in Europa. Nè il Chel­sea o il Manchester United. Nè il Bayern Monaco o il Bayer Leverkusen. Nè, tantomeno, Real Madrid o Bar­cellona. Diciannove partite utili consecutive, nessuno come la Roma che, dopo l’ennesima impresa sul cam­po della Fiorentina, non solo ha consentito a Ranieri di eguagliare il suo record d’imbattilibità ma anche di ri­badire come in questo momento sia la squadra più in salute di tutto il nostro continente. Neppure le corazzate d’Europa riescono a reggere il passo con la squadra di Claudio Ranieri, ultima scon­fitta riconosciuta il ventotto ottobre scorso a Udine, da quel giorno solo sorrisi, arricchiti da una scalata in classifica che basta guardarla per rendersi conto dei grandi numeri che la Roma sta mettendo insieme da quando a Trigoria è sbar­cato Ranieri. La leader­ship di questa classifica dei giallorossi è rafforzata anche dai numeri interni a questa classifica.

Mourinho: “Inghilterra, un giorno tornerò”. Poi la rettifica: “Mai parlato con il Times”

 Morinho-Inghilterra, quanta nostalgia. Lo Special One ha ammesso al Times di voler affrontare una nuova esperienza oltremanica, anche se al momento non ha fretta di lasciare l’Inter: “Sono pronto per una nuova fase della mia carriera. E voglio guardare in prospettiva. Al Porto il mio obiettivo era di vincere per guadagnarmi la possibilità di allenare all’estero. Al Chelsea volevo costruire un pezzo di storia anche se sapevo che allo Stamford Bridge non avevano la tradizionale cultura della stabilità tipica dell’Inghilterra. Amo l’Inter e mi piacerebbe costruire qualcosa per il futuro qui. Infatti lo sto già facendo, non sono un tecnico egoista. Penso il futuro in termini di maturazione dei giovani e di ringiovanimento della squadra. Ma l’Italia non è la nazione adatta. L’Inghilterra è il posto giusto e il mio calcio è il calcio inglese”.

IFFHS: Roma decima nella top ten mondiale

 Ll’Istituto di storia e statistica dello sport (Iffhs) per il mese di ottobre ha diramato la graduatoria. La Roma è decima, il Manchester United conferma il proprio piazzamento al primo posto, alle sue spalle il Barcellona. La Roma guida le italiane davanti alla Juventus (17°) e all’Inter (19°). Lontano il Milan, al 40° posto. A seguire le altre: Udinese (53), Lazio (54), Sampdoria (65), Genoa (81), Cagliari e Palermo (211), Napoli (252), Chievo Verona (333).

Manchester United, osservatori per due Allievi Nazionali della Roma

 Gli sguardi – spesso troppo indiscreti – delle società d’Oltremanica sui piccoli campioncini in erba del calcio nostrano, si fanno sempre più interessati. Piccoli campioni crescono, dunque, e nelle fila degli allievi nazionali della società giallorossa c’è qualcuno che merita, addirittura, una visita speciale e che suscita le attenzioni del grande club del Manchester United.
Domenica scorsa la squadra giallorossa ha giocato contro l’Empoli pareggiando 1-1 e ospite d’onore è stato David Williams, osservatore dei Red Devils. Era ovviamente in incognito presente nella tribuna, insieme agli altri spettatori, e sul suo taccuino avrebbe registrato due nomi sui quali – ne siamo certi – gli inglesi calamiteranno le proprie attenzioni da qui alla fine del campionato: si tratta dei due esterni di fascia, Caprari e Piscitella.

Mirko non si tocca: un romano di nome Vucinic

 Un romano di nome Vucinic. Mai sentito e neppure immaginato, prima di conoscere Mirko. Che di mestiere fa – e lo fa alla grande – l’attaccante della Roma. Non solo: Mirko Vucinic è uno di quei calciatori assolutamente rari – motivo per il quale ancor più preziosi – per il fatto di essere capace di anteporre cuore e sentimento al guadagno.

In qualunque altro club blasonato – e a chiedere di lui sono in molti e non per ultimi i campioni Premier e vice-campioni d’Europa del Manchester United – Vucinic potrebbe guadagnare più che nella Capitale e ambire a traguardi importanti. Invece no. Mai dato segnali di disagio e crisi, mai avanzate pretese, mai fatto le bizze.

Quel che sa fare, Mirko Vucinic, è di mettersi a disposizione della squadra e del tecnico, sacrificarsi in nome del gruppo, provare a prendere a pallonate la porta avversaria e poi correre – in una corsa ad occhi chiusi – verso la Curva Sud.

Bayern Monaco e Wolfsburg si contendono Simone Perrotta

 E’ fuori discussione che a fare la parte del leone in questo mercato estivo siano i club spagnoli e inglesi. Mentre mezza Italia guarda con occhio preoccupato alla Spagna, che dopo aver accaparrato le prestazioni di Kakà tramite il Real Madrid potrebbe smantellare mezza Inter portando via Ibrahimovic (che è, appunto, mezza Inter da solo), un’altra parte della penisola deve stare vigile e attendere quel che si muove Oltremanica e in Baviera.

Pensiamo ovviamente alla Roma che, dopo aver incassato dagli inglesi del Manchester United l’offerta di 18 mln di euro per Mirko Vucinic (francamente al di sotto del potenziale che il giocatore vale, ovvero una cifra che si aggira intorno ai 30 mln di euro), è alle prese con l’ennesimo forte interessamento nei confronti di un altro pezzo grosso della storia recente dei giallorossi. Il Bayern Monaco, infatti, è uscito allo scoperto manifestando più di un apprezzamento per Simone Perrotta.

Il trentaduenne centrocampista alle dipendenze di Luciano Spalletti, in procinto di partire fino a che il mister di Certaldo non ha rinnovato la propria fiducia alla società decidendo di restare sulla panchina della Roma, era stato fonte di interesse della Fiorentina, il cui dirigente Pantaleo Corvino non ha mai nascosto di apprezzare in maniera particolare (e con lui Cesare Prandelli) il modo di giocare di Perrotta, utile agli schemi viola tanto quanto lo è stato per quelli della società capitolina.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.