Roma, è Champions League

 Da Il Messaggero:

Visto dall’Olimpico e adesso anche dal podio, l’inizio del girone di ritorno è meglio della fine di quello di andata. In particolare per Claudio Ranieri che, nella sua diciottesima gara delle venti di campionato fin qui giocate, fa il pieno di felicità: la Roma, umiliando il Genoa con un abbondante 3 a 0 per la sua settecentesima vittoria in serie A, diventa terza, gioca la più bella partita stagionale e sorpassa, oltre al Napoli, pure la Juventus, che nella primavera scorsa esonerò proprio il tecnico di San Saba e che sabato sera aspetta i giallorossi a Torino in una sfida già colma di significati e veleni.

Le pagelle di Roma-Genoa: Toni più che mai, Juan di un altro pianeta

 Le pagelle di Roma-Genoa:
Julio Sergio 5,5 – Un po’ spaesato. Respinge un tiro di Suazo, senza fidarsi del rimbalzo. E fa bene. Poi regala un angolo al Genoa con un mezzo svenimento. Prima di prodursi in un altro svarione, mancando la presa su un’uscita alta: fortuna che Riise ci mette una pezza. L’intervento più bello lo compie a gioco fermo.
Cassetti 6 – Sul 2-0, una sua leggerezza per poco non costa un gol. Per il resto gioca con caparbietà. Sfila dai piedi degli avversari diversi palloni. Difende e riparte. Nella misura che piace a Ranieri.
Burdisso 6,5 – Una prova rocciosa, come è nel suo stile. Tiene a bada prima Sculli, poi Fatic. Si integra bene con Juan. La Roma ha ragione di puntare all’acquisizione del suo cartellino.
Juan 7,5 – Una goduria vederlo giocare. Legge il gioco con quei secondi di anticipo, che fanno tutta la differenza del mondo. Si produce in giocate che infiammano al pari del dribbling di un numero dieci. E lì ti accorgi di quanto è grande, il brasiliano.
Riise 6 – Si propone in avanti di rado. Allontana a calcioni qualche palla di troppo. Dal punto di vista della concentrazione, però, è inappuntabile. Al pubblico piace così.
Pizarro 7 – Il cileno è una fabbrica di gioco. Qualche volta eccede nel dribbling, ma nove volte su dieci passargli il pallone equivale a metterlo in banca.Non accusa l’assenza di De Rossi, anche grazie al lavoro di Perrotta.

Roma con Toni-Vucinic, Genoa con Suazo-Mesto

Francesco Totti assisterà a Roma-Genoa dalla tribuna, a tenere in vita l’attacco giallorosso ci penseranno Luca Toni e Mirko Vucinic, che hanno finora giocato assieme solo una manciata di minuti (nella gara contro il Chievo, prima che l’espulsione a Doni costringesse Claudio Ranieri a togliere una punta e inserire il secondo portiere): la voglia matta di Toni è di segnare sotto la Curva Sud e innescare quel gesto a svitare l’orecchio anche nella Capitale. Il Genoa risponde con l’attacco affidato a David Suazo e Giandomenico Mesto, solo panchina per Hernan Crespo. Le ultime de Il Romanista:

Toni vs. Suazo: Roma-Genoa si son rifatte l’attacco

Roma e Genoa hanno in comune il fatto che sia giallorossi che rossoblu inizieranno la stagione di ritorno del campionato di A affidandosi ad attaccanti appena inseriti in rosa e sui quali, tanto il club quanto le rispettive piazze, fanno enorme affidamento. Luca Toni e David Suazo: il primo a rimpolpare un reparto nel quale mancava un calciatore con le sue caratteristiche, il secondo a prendere il posto di un Sergio Floccari mai esploso nelle fila dei grifoni (ma che ha già messo in casina, con la Lazio, quattro reti in tre partite). Il confronto tra i due nuovi acquisti lo dettaglia La Gazzetta dello Sport in edicola oggi. L’articolo:

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