Scudetto Roma: Toni come Batistuta

 Da Il Romanista:

Sette anni dopo il suo addio, è tornato a Roma Gabriel Omar Batistuta. Cioè, non proprio lui in persona, ma quello di più simile che il calcio italiano ha prodotto negli ultimi anni. Si chiama Luca Toni, è italiano e la sua maglia è la numero 30 e non la 18, ma per il resto le differenze sono davvero poche. Dal punto di vista sportivo, sia chiaro.
Difficile ricordare in tempi recenti, Falcao (ma quello è un altro discorso) e Batistuta a parte, un giocatore che abbia avuto un impatto così forte sulla squadra come lo sta avendo sulla Roma il centravanti campione del mondo.

Totti-Toni per lo sprint scudetto

 Da La Gazzetta dello Sport:

Nel vangelo pedatorio secondo Luca (Toni), in principio fu la suggestione. «Che bello sarebbe rivivere una festa comequella per il Mondiale al Circo Massimo», disse il nuovo arrivato nella mangiatoia giallorossa, in un gennaio dai toni agrodolci. Sorrise allora Maestro Francesco (Totti) e spiegò senza alcuna parabola: «Guarda che non hai visto niente. Se la Roma vince lo scudetto, qui succede un finimondo che non t’immagini». Impressioni? I preparativi sono già cominciati, anche perché i predicatori romanisti hanno già convertito migliaia di (tifosi) scettici in apostoli convinti.

Roma coi sogni a colori, Toni de gialli e De Rossi

 Luca Toni e Daniele De Rossi. Pittori a tinteggiare un quadro che si sta componendo in maniera imprevista. Il campionato di serie A più incerto degli ultimi anni – con tre squadre racchiuse in tre punti – ha circoscritto le candidate al tricolore. Inter, Roma, Milan. Che arrivano alla volata finale in condizioni fisiche e mentali diametralmente opposte. I nerazzurri hanno un vantaggio misero ma anche la garanzia che, dovessero riuscire a sfruttarlo, i risultati delle altre due sarebbero superflui. Un punto in più sulla Roma, tre sul Milan (che contro la Lazio ha fatto 1-1).
SCONTRI DIRETTI. Il punticino potrebbe vanificare ogni conto e tabella di marcia ma il dato di fatto è che negli scontri diretti (potrebbero contare, eccome) la situazione si fa ancor più ingarbugliata. Inter in vantaggio sul Milan (due vittorie su due) e in svantaggio sulla Roma (un pareggio e una sconfitta). Di contro, tra giallorossi e rossoneri, la spunterebbero questi ultimi: una vittoria, in rimonta a San Siro, e un pareggio (reti inviolate) all’Olimpico. Ancora: in caso di tre squadre a pari punti, il conteggio si farebbe ancor più elaborato: bisognerebbe prendere in considerazione gli scontri diretti delle tre candidate e fare una conta cumulativa. Uscirebbe, da un’ipotesi simile, che il gagliardetto continuerebbe a stare in via Durini.

Roma-Inter, è successa una cosa pazzesca

 Una città intera ferma e immobile per 90′. nel corso di Roma-Inter, oltre ai 70 mila giallorossi dell’Olimpico, c’era l’altra città – quella che allo stadio non è riuscita a entrarci – capace di far tremare porte e finestre in occasione delle reti di Daniele De Rossi e Luca Toni. In un istante sono spuntati cortei che si affollavano sempre più, con il passare dei minuti. Da La Gazzetta dello Sport:

Non pianga, signore. «Mi spiace, non riesco a trattenermi». No, davvero, non faccia così. «Però, in fondo, non è la prima volta che si piange per la Roma». L’uomo che piange ha 72 anni, ed è conosciuto a Testaccio come Carlé, ma di nome fa Carlo Raciotti, di professione calzolaio. «Questa vittoria è meravigliosa, questi ragazzi sono meravigliosi, e…». Continui. «Questo campionato ci porterà lo scudetto». Non è il solo, qui, nel cuore romanista della città, che si sta emozionando fino alle lacrime. Anche se, all’inizio della partita, per scaramanzia, si erano chiusi dentro il nuovo Club Testaccio di via Ghiberti, con la serranda chiusa a metà, e non facevano avvicinare nessuno.

Proietti: “Totti? Vederlo con Toni sarebbe bello”

 Gigi Proietti sente la partita. Come tutti i giallorossi. Eppure, Roma-Inter, per l’attore capitolino, non è la gara utile a valutare il cammino dei giallorossi che – nell’annata in corso – hanno fatto più di quello che ci si aspettava, andando a rimettere in sesto una situazione drammatica. Ora, la possibilità di giocarsi una partita che potrebbe segnare in maniera indelebile il proseguo del campionato. Ma per Proietti il sogno è anche un altro: vedere finalmente Totti al fianco di Toni. Da La Gazzetta dello Sport:

Il «curvone di Ranieri», quello dal quale sta uscendo la Roma per immettersi nella dirittura finale. Galoppa la Roma, ormai alla fine del curvone.
Mandrakedi «Febbre da Cavallo» se ne intende di curvoni. Gigi Proietti è pure romanista.
«Ma Mandrake è molto, molto scaramantico. Parla il meno possibile, anzi sa che è meglio stare proprio zitti. Forse una scommessina la fa, ma di nascosto. Zitto e mosca».
E Gigi Proietti romanista?
«Sono contento di quello che ha già fatto la Roma. Satollo. Grazie Roma, sei grande. Tutto quello che viene in più… beh, ci intrigherebbe molto».
Volata finale spettacolare.

Roma-Inter, Toni: “Sarà bellissima”

 Nella sfida di questa sera contro la corazzata Inter, Luca Toni ci sarà. Ieri il centravanti campione del mondo ha rilasciato alcune dichiarazioni dal suo sito internet. «Mercoledì ci siamo guadagnati un’altra bella vittoria contro il Bologna. Ora dovremo arrivare concentrati al match contro l’Inter ed essere al top per questa partita, sperando di vivere una bellissima serata…». La punta ex Bayern sarà sicuramente protagonista della gara dell’Olimpico. Di stesso avviso anche Il Romanista:

Roma-Inter è una partita da tutti contro tutti, in cui ognuno potrà essere decisivo. Sarà una partita ricca di sfide nella sfida, in ogni zona del campo. E sarà proprio questo, alla fine, a fare la differenza. Il doppio confronto attacco-difesa, ad esempio, è tutto da vedere. Toni-Vucinic contro Lucio e Samuel da una parte, Eto’o- Milito contro Juan e Burdisso dall’altra. Chi sbaglia, paga.

Roma-Inter: avanti con il tridente giallorosso

 Roma-Inter, Ranieri pensa al tridente. Per il big match di questa sera (ore 18,00) allo stadio Olimpico, il tecnico trasteverino sembra intenzionato a confermare Menez come titolare alle spalle degli intoccabili Vucinic e Toni. Queste sono le indicazioni de Il Tempo:

Da una parte del campo Menez a ispirare Toni e Vucinic e dall’altra Sneijder trequartista alle spalle di Eto’o e Milito. Si confrontano i due migliori attacchi del campionato: 57 gol l’Inter, tre in meno la Roma. Queste le indicazioni della vigilia, ma le sorprese sono dietro l’angolo. Ranieri potrebbe giocarsi la carta Totti dall’inizio (ma sarebbe un sorpresone) mentre Mourinho ha a disposizione anche Pandev. Il tecnico romanista ha mischiato le carte in allenamento e in conferenza stampa, quello nerazzurro è rimasto in silenzio e deve pensare anche alla sfida di Champions con il Cska Mosca in programma mercoledì prossimo. Nella Roma il dubbio più intrigante riguarda il capitano, tornato tra i convocati dopo 42 giorni di stop. La sensazione è che partirà dalla panchina per poi giocare uno spezzone di gara. Ranieri avrebbe voluto gestirlo così anche a Torino con la Juventus ma poi fu costretto a cambiare programmi dopo l’infortunio immediato di Toni.

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