Il bello di vincere il derby e che il giorno dopo, quando ci si risveglia, bastano due o tre secondi per ricominciare a sorridere. Succede a tutti i romanisti, figuratevi a Mister derby, alias Claudio Ranieri. Ovvero all’allenatore che con la Lazio non perde da 13 anni. A quello stesso tecnico che, da quando siede sulla panchina giallorossa, la stracittadina l’ha sempre vinta. Tre su tre. Roba da record, roba che non succedeva da 50 anni. Tre successi bellissimi. Come per i figli, non si può dire a quale si vuole più bene. Ma questo ha un sapore particolare, perché viene dopo mesi di critiche feroci al suo gioco, alle sue scelte.
Lazio-Roma
La Roma è tornata
Difficile dire al momento se sarà l’uomo delle rimonte, anche se i precenti vanno tutti in questo senso. Di certo Ranieri a Roma è l’uomo del derby, partita che finora non ha mai sbagliato. Terzo successo in altrettante stracittadine che lo cementano, qualora ce ne fosse stato bisogno, sulla panchina giallorossa. È il paradosso di Roma, una città nella quale solo un paio di settimane fa era partito il toto-allenatore, erano spuntati (nemmeno troppo a caso) i nomi di Lippi prima e Leonardo poi: ballotaggi su misura portati a spingere lontano l’allenatore in carica e aprire l’ennesima crisi irreversibile (scena purtroppo già vista).
“A Novembre” e “Oh nooo”: ecco gli sfottò post derby
Se il derby degli striscioni, tra nuove normative e poca inventiva, sembra oramai esser passato di moda allo stadio, fortunatamente alla città rimane quello radiofonico. Nel variegato etere romano, il day-after della stracittadina non perde il suo fascino tra sfottò e prese in giro. Si parte di buon’ora sulle frequenze di Rete Sport dove la colonna sonora, piuttosto che “Grazie Roma” o “Roma Capoccia” di Venditti è “Vorrei avere il becco” di Povia.
Roma-Fiorentina, Cerci: “Se segno non esulto”
Una vendetta contro i quattro gatti e poi sul divano per il derby. Quello di due giorni fa è stato un pomeriggio speciale: gol decisivo e fuga a casa per vedere Lazio-Roma. Risultato: due partite vinte in poche ore, il record è di Alessio Cerci. Per spiegarla meglio si deve tornare a domenica scorsa. Fiorentina-Chievo si gioca all’ora di pranzo, Cerci parte in panchina e va in campo al 28′ del secondo tempo: in venti minuti segna il gol-vittoria e colpisce un incrocio. Alla fine dirà: «Ho sentito i fischi quando sono entrato, ma non mi faccio spaventare da quattro gatti».
Riise: “Derby? Daje Roma”
Dal Romanista: Ma secondo voi cosa poteva fare un Riise
Rinascita Vucinic
Il primo maggio del 2005 Mirko Vucinic era un centravanti di belle speranze con la passione del wrestling: festeggiò i tre gol alla Lazio con il gesto del taglia gole, come faceva il suo lottatore preferito. Sessantasei mesi dopo Mirko Vucinic segna il suo quarto gol nel derby e getta via la maglia della Roma, ma soltanto per con dividere con il mondo, come in un social network di vita vera, la sua gioia più grande: la nascita di Aleksandar, il figlio nato la scorsa settimana. In questi due momenti di felicità da gol, di umana espressione di benessere, c’è la maturazione di un giocatore importante.
Roma: si torna a parlare di scudetto
Come un anno fa, anzi meglio: per questo a Trigoria, d’incanto, tornano ottimismo e convinzione. Per potersela giocare ancora sino in fondo e senza sapere con chi. La Roma riparte di nuovo in autunno e si accorge di aver anticipato i tempi. Lo confermano i 4 punti in più, alla stessa giornata di campionato, rispetto alla stagione scorsa: 15 contro 11 alla decima (solo la Lazio è cresciuta di più: 12 punti; il Milan e il Napoli hanno invece lo stesso passo).
La Sud in trasferta sembra un abbraccio
Accorgimenti, rifiniture. Scatto o non guardo. Incido o immortalo. La
Crepuscolo: Lazio, sul prato verde…
La regola riporta il principio che il calcio è un
Roma, Baptista: Il derby mi porta bene”
Cinque minuti cinque. Ma potessero, tutte le volte, sortire lo
“I romanisti stanno a godè come ricci” – VIDEO
Conferenza stampa di Claudio Ranieri alla fine di Lazio-Roma. Il
Reja: “Dimenticare Lazio-Roma”
Edy Reja, il giorno dopo la sconfitta nel derby, richiama
Mazzone: “Ranieri fa con Greco quello che io feci con Totti”
Carlo Mazzone interviene il giorno dopo Lazio-Roma per commentare la vittoria dei giallorossi per 0-2. Le parole di sor Carletto, che si è pronunciato su Radio Ies ai microfoni di “A Tutto Campo”.
LAZIO-ROMA 0-2. “La Roma con la vittoria esce da un momento difficile. Spero possa trovare lo slancio per arrivare a ottenere risultati importanti. Finora ci sono stati un po’ di problemi e tanti infortuni. Il derby è sempre una medicina importante. I veri valori ancora non si sono espressi. In questo momento è difficile scommettere su una squadra, cambia tutto di domenica in domenica. La Roma sicuramente vale più di quanto dimostra la classifica attuale“.
TATTICA E FORTUNA. “Quando manca la qualità si ricorre ai moduli e alla fisicità, non è il caso della Roma. Stiamo dando troppo peso a tattiche e schemi. Nel calcio bisogna essere bravi e fortunati, quest’anno alla Roma è spesso mancata la fortuna“.
Tre vittorie in otto giorni
La Roma archivia la settimana appena trascorsa inanellando contro la Lazio la terza vittoria consecutiva (dopo Lecce e Basilea). Da La Repubblica:
Può bastare una partita a cancellare la crisi e a rilanciare sogni e ambizioni di una squadra? Può bastare, se la partita è il derby della capitale. La Roma è rinata, in una settimana Ranieri&co. sono passati dal letto della sala rianimazione alla corsa a ostacoli. Vittoria sofferta con il Lecce, successo strappato con il coltello tra i denti a Basilea mercoledì. Poi, il trionfo stracittadino, con cori, sfottò, e una certezza urlata da tutti: “Siamo tornati“.