Roma-Ranieri, quando il cambio di panchina fa bene

 Da Il Messaggero:

Recita il proverbio che «chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che perde ma non sa quel che trova». Sarà. Provate, ad esempio, a raccontarlo ai tifosi di quattro squadre, Roma, Napoli, Palermo e Catania che una volta mollato il vecchio ora si stanno godendo alla grandissima il nuovo.
Cambiato l’allenatore, queste quattro squadre hanno cominciato a volare: la Roma di Claudio Ranieri con la vittoria di sabato scorso in casa della Juventus, si è stabilizzata al terzo posto, con quattro punti più della quinta; il Napoli di Walter Mazzarri con i tre punti di Livorno ha staccato il napoletano Ferrara ed è ancora quarto, a un punto dalla Roma; il Palermo di Delio Rossi strapazzando la Fiorentina si è portato alle spalle del Napoli, cioè davanti alla Juventus e a un punto dalla zona Champions; il Catania, che stasera sarà di scena all’Olimpico contro la Roma in Coppa Italia, con Sinisa Mihajlovic in panchina da sei turni ha cominciato a vedere la salvezza.

Rosella Sensi: “La Roma dei romani, il valore aggiunto della società”

 Ecco l’intervista di Rosella Sensi a Radio Radio. Il presidente ha commentato il momento felice per i giallorossi. Le dichiarazioni:
“Sono ancora soddisfatta, la felicità rimane per il risultato di sabato”.
E’ giusto che l’entusiasmo ci sia in questo modo?
“Si è giusto, ma dobbiamo essere concentrati. Dobbiamo essere attenti, come mister Ranieri ci fa capire sempre”.
Conti, Pradè, Ranieri, Totti: la Roma dei romani rappresenta un valore aggiunto?
“Credo sia un plusvalore anche se molti pensano che questo fattore possa incidere negativamente sulle prestazioni. Io lascio giudicare gli altri, ma credo sia un valore aggiunto. Vorrei ricordare anche Tonino Tempestilli”.
Anche chi viene da fuori è contagiato.
“Credo di sì, anche Mexes e Riise sembrano romani. Mi piace il fatto che si crei un senso di appartenenza che poi viene trasmesso anche alle giovanili”.
Totti ha detto: sembra la Roma dello scudetto.
“Non amo fare paragoni, ma questo è un gruppo compatto che ha trovato motivazioni importanti, con un allenatore che ha fatto un grande lavoro. Con questo non voglio smentire Francesco, che dall’interno avrà provato certe sensazioni”.

Ranieri-Roma, insieme la rinascita

 Da Il Corriere delle Sera:

Claudio Ranieri (classe 1951) e il suo staff – Christian Damiano, allenatore in seconda, 1950; Giorgio Pellizzaro, preparatore dei portieri, 1947; Riccardo Capanna, preparatore atletico, 1946 e il «pupo» Paolo Benetti, collaboratore tecnico, 1965 – il 2 settembre si presentarono a Trigoria per la loro prima conferenza stampa e a un uditore sfuggì la battutaccia: «È arrivata Villa Arzilla». Non è solo il calcio, ma la società tutta, ad aver perso il rispetto dell’età e dell’esperienza, in cambio della cultura del culturismo. Lo iato tra la nuova gestione di Ranieri e quella vecchia di Spalletti non poteva essere più visibile.
Ranieri pare il vecchio Clint Eastwood, quello ancora tosto ma rugoso di «Gran Torino». Spalletti era tutto un guizzar di muscoli, un Vin Diesel accompagnato da un fido pard, anche lui formato armadio: Daniele Baldini. Ma la Roma dei metri e dei muscoli, dopo tre anni fantastici e uno pieno di problemi, è saltata per aria dopo due giornate di campionato: 2-3 contro il Genoa e 1-3 contro la Juve. Le dimissioni di Spalletti arrivarono con tre mesi di ritardo, non solo per colpa sua.

Juventus-Roma 1-2, rassegna stampa: Gladiatori giallorossi

Alessandro Del Piero illude il popolo bianconero con un sinistro al volo (6′ s.t.), Francesco Totti indovina un diagonale imparabile dal dischetto (22′ s.t.) e John Arne Riise beffa Manninger nei minuti di recupero. Il capolavoro, tutta tattica e cuore, della squadra di Claudio Ranieri viene elogiato dai giornali che raccontano l’epilogo della gara con parole di tripudio. Juventus-Roma finisce 1-2 e dà il là ai sogni di gloria del club di Rosella Sensi. Il Tempo:

Juventus-Roma 1-2, la diretta da casa-Ranieri (Testaccio)

A raccontare le emozioni del popolo testaccino nel corso di Juventus-Roma è Il Tempo in edicola stamane, che ripropone un servizio raccolto proprio nei quartieri dove Claudio Ranieri è cresciuto.
Al Testaccio, il Roma Club non c’è più per sfratto, si va tutti a casa di Sergio che, col passare dei minuti, si riempie di giallorossi. Il momento di tensione maggiore è quello dell’infortunio di Luca Toni, ma la panchina – come ricorda Mario – offre ampie garanzie: “Ao’, mica sta a entra’ ‘na pippa“.
Testuale:

Juventus-Roma: Riise, tutti pazzi per il vichingo

 Ansa:

“Per quest’anno lo scudetto è forse difficile ma noi dal terzo posto siamo destinati a salire, e magari possiamo vincere una delle due Coppe in cui siamo in ballo”. L’uomo che viene dal freddo si scioglie di fronte all’affetto dei suoi fans, che già sognano il titolo, ma quando è chiamato a guardare al futuro dopo l’impresa di Torino cerca di arginare l’entusiasmo incontenibile del popolo giallorosso. John Arne Riise, il vichingo di Casal Palocco, per una notte è l’ottavo Re di Roma. L’espulsione procurata a Buffon e poi allo scadere il gol decisivo a schiacciare di testa, da perfetto centravanti, lo fanno entrare nel cuore della sterminata legione di tifosi romanista.

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