Roma: un punto e zero gol presi

 Dal Tempo:

Il resto mette tanta tristezza: la classifica, la confusione tattica, il rendimento scadente di troppi giocatori. Ranieri resta aggrappato alla panchina con la poca forza che gli trasmette il punticino strappato al Tardini. Un brodino per una squadra ancora malata. Probabilmente il tecnico avrà pure tirato un sospiro di sollievo al triplice fischio di Banti: la squadra è calata nel finale ma per la prima volta ha raccolto qualcosa lontano dall’Olimpico grazie all’attenzione dei difensori. Di fronte, però, c’era un avversario impaurito che era e resta ultimo in classifica.

Verso Parma-Roma: Julio Sergio, che recupero!

 Dal Corriere dello Sport:

Nello scorso campionato era stato tra i protagonisti della clamorosa rimonta della Roma. Dopo tre stagioni passate a fare “il miglior terzo por tiere del mondo” Julio Sergio è diventato titolare nell’ultima partita di Spalletti sulla panchina della Roma, nella seconda giornata dello scorso campionato.

Totti, Roma-Basilea: il capitano vuole il gol

 Dal Tempo:

Con la stessa voglia mostrata sabato scorso, sempre all’Olimpico, contro il Genoa. Ranieri è chiaro con la sua Roma che continua, malgrado tutto, a mettere «tra le prime dieci d’Europa». E stasera contro il Basilea per la terza tappa di Champions Totti & Co. avranno modo di dimostrarlo provando a «chiudere» il discorso qualificazione: o almeno a mettere una grossa ipoteca sugli ottavi dell’Europa che conta. Ranieri, ancora alle prese con infortuni pesanti (fuori De Rossi, Vucinic e Menez oltre a Julio Sergio e Adriano) dovrà andare avanti con quello che ha a disposizione.

Rientro Julio Sergio: “Fra sette giorni a disposizione”

 Dal Romanista:

«Sto bene, rientro la prossima settimana». La bella notizia arriva di fronte ai cancelli di Trigoria, dove un gruppo di tifosi ferma Julio Sergio per fargli firmare degli autografi. Lui non si nega, e a chi gli chiede delle sue condizioni conferma che tra sette giorni potrà tornare a difendere i pali della porta giallorossa. Magari, già nella partita del “brunch domenicale” contro il Parma. Sarebbe un mezzo miracolo, soprattutto se si ripensa al momento dell’infortunio. Minuto novantuno della disgraziata partita contro il Brescia: l’arbitro Russo con il rigore inventato e l’espulsione (altrettanto inventata) di Mexes sta condannando la Roma alla sconfitta.

Roma “tradita” dai brasiliani

 Dal Corriere della Sera:

In rosa se ne contano otto, due per ruolo. I portieri-rivali Julio Sergio e Doni, Juan e Cicinho in difesa, Taddei e Fabio Simplicio a centrocampo e Adriano e Julio Baptista nel reparto offensivo. Sono i brasiliani della Roma, mai così numerosi nella Storia del club, protagonisti smarriti tra vistosi cali di rendimento, infortuni più o meno misteriosi, varie ed eventuali. Una chiave, anche questa per spiegare i mille perché di una crisi di gioco e risultati. Per togliersi dai guai, a partire già dall’impegno di sabato prossimo con il Genoa, Ranieri avrà bisogno anche del loro apporto.

Roma: tante facce per una crisi

 Dal Messaggero:

Facce da crisi. Tante, troppe. Per non far torto a nessuno, diciamo pure un po’ tutti. Dalla società, all’allenatore, pesando per i giocatori, nessuno escluso. Facile sostenere oggi: colpa di Ranieri o, per rimanere al tema del lunedì, di Totti. Scontato, banale. Ma qui, se il gioco non funziona, è anche perché tanti protagonisti della scorsa stagione, per un motivo o per un altro, latitano, non sono al meglio, pensano ad altro oppure vengono da infortuni pesanti. Partendo dal portiere (Julio Sergio) che non c’è, arrivando a Vucinic che, rispetto al trend del girone di ritorno, è indietro. In mezzo, tanti altri: Riise, Burdisso, Juan, Pizarro. Tutti al di sotto dello standard, e c’è anche chi, come Adriano, è venuto a Roma con mille buoni propostiti e in pratica non s’è mai visto.

Napoli-Roma: Lobont l’unica nota positiva

 Dal Romanista:

Quando esce dagli spogliatoi, in tuta e cappellino, proprio non riesce a sorridere. Alcuni bambini lo fermano per chiedergli l’autografo, uno gli fa: «Come va?». Lui lo guarda, lo accarezza sulla testa, osserva la sciarpetta del Napoli e risponde: «Male, va meglio a te». E sorride amaramente. In questa scena c’è la giornata di Bogdan Lobont, il portiere romeno titolare dopo l’infortunio di Julio Sergio, una delle poche (pochissime) note positive della giornata di Napoli. Non ha voglia di parlare, così come tutti i suoi compagni – Borriello escluso – e sale di corsa sul pullman, nonostante qualche inserviente gli dica: “Bravo”. E bravo, l’ex portiere della Fiorentina, lo è stato davvero. Sui gol non ha praticamente nessuna colpa e se non ci fossero state le sue parate il passivo sarebbe potuto essere ancora più pesante.

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