Il 2009 giallorosso. Ecco le pagelle del Bomber Pruzzo ad AsRomaLive.com

 Il 2009 è andato via tra alti e bassi: il primo posto nel girone di Europa League, la vittoria nell’ultimo derby, una classifica che piano piano si sta riaggiustando, sono le (poche) note liete dell’anno che è volto al termine. Il mancato raggiungimento del quarto posto nella scorsa stagione, la vendita di Aquilani, i troppi gol subiti ed un mercato acquisti povero di rinforzi fanno pendere l’ago della bilancia verso un’annata deludente. E’ tempo di voti e di considerazione e Roberto Pruzzo – che in maglia giallorossa vinse 3 titoli come capocannoniere nel 1981 (con 18 gol), nel 1982 (con 15 gol) e nel 1986 (con 19 gol), conquistò 4 Coppe Italia (1980, 1981, 1984 e 1986) e vinse uno Scudetto (nel 1983) – ha stilato per AsRomaLive.com le pagelle dei giallorossi nell’anno solare appena concluso. Per il Bomber tra le note positive c’è certamente Julio Sergio: “Gli do un buonissimo voto, ha giocato poco ma ha dimostrato di essere un portiere, anzi un ottimo portiere. E fino a poco tempo fa neanche si sapeva e non si conoscevano le sue qualità. Gli metto 7 a lui e a chi lo ha fatto giocare”.

Julio Sergio è il migliore

 Da Il Romanista:

Chi è stato il migliore giocatore della Roma in questa primi sei mesi di stagione? Dal ritiro di Riscone di Brunico a Roma-Parma chi ha stupito di più? A queste due domande c’è una sola risposta: Julio Sergio.  Analizzando i voti presi dai tutti i giocatori sia con Spalletti sia con Ranieri e sondando il pensiero dei tifosi su internet, il portiere brasiliano ha ottenuto la miglior media voto insieme a Juan ed è stato eletto dal pubblico romanista la sorpresa più positiva.

Dal 2 luglio ad oggi sono stati 181 giorni di Roma, dalla vittoria col Gent a quella contro il Parma: quindici vittorie, sei pareggi e sei sconfitte nei ventisette incontri disputati. In molti di questi Francesco Totti è mancato ma il suo apporto è stato comunque incredibile, con ventuno gol sui cinquantasette realizzati. Per questo e per tutti i motivi tecnici e passionali a lui legati, lo abbiamo considerato fuori classifica.

La rinascita di Juan

 Nelle ultime quattro partite la Roma non ha subito gol. Dalle parti di Trigoria è una notizia. Notizia che è concisa con il rientro a pieno regime di Juan. Il brasiliano è stato oggetto di critiche per i suoi continui infortuni che l’hanno portato spesso più fuori che dentro al campo. Dalla Gazzetta dello Sport:

Aveva i muscoli fragili, Juan. Una volta dentro, una volta fuori. So­lo che il nuovo allenatore (Claudio Ranieri) non riusci­va a spiegare la forza dei numeri: co­me è possibile che in Bundesliga, a temperature molto più rigide, giocas­se una media di 28 partite all’anno in un campionato da 34 giornate? A Ro­ma, nelle prime due stagioni, aveva saltato la metà delle partite.

Le pagelle di Roma-Parma: Juan, che classe. Pizarro orchestratore, Totti fa da bersaglio

 Julio Sergio s.v.: Novanta minuti da spettatore, o poco più.
Cassetti 6: Viaggia ancora sulle ali del derby. Gli avversari si propongono di rado sulla corsia di sua competenza, lui ne approfitta per spingersi sul fondo. Nel primo tempo sforna assist e conquista calci piazzati, che i compagni non capitalizzano. Cala un po’ nella ripresa.
Burdisso 7: In difesa è chiamato all’ordinaria amministrazione, così decide di dare una svolta alla sua gara, se non alla stagione giallorossa: gol pesantissimo, quello dell’argentino.
Juan 7,5: Classe sopraffina, capacità di leggere il gioco che, in questo momento, non trova eguali nel suo ruolo: nei 270 minuti di imbattibilità della retroguardia c’è la firma del brasiliano.
Riise 6: E’ cresciuto molto sul piano della personalità. Difende senza affanni e si propone in avanti con i tempi giusti. I tifosi non fanno che invocare il suo sinistro, lui lo libera più volte senza precisione. Per la verità, difetta anche in qualche appoggio.
De Rossi 7: Un destro fiacco, con la porta spalancata, rappresenta l’unica nota negativa della sua gara. Per il resto, novanta minuti di grande intensità. Fa da collante tra i reparti, tampona e ricama, spezza il contropiede dei parmensi in occasione del raddoppio. Bentornato, Capitan Futuro.
Pizarro 7,5: Orchestra che è una bellezza. Ranieri lo colloca nel vertice basso del centrocampo, lui, che non spicca di certo per la stazza, lotta come un gigante. Indispensabile.

Calcio, valori in gioco, Pradè: “Il Panathinaikos? L’importante era evitare il Liverpool”. Juan: “Non sono ancora al 100% ma lo sarò presto”

 Oggi va in scena l’evento “Calcio, valori in gioco” presso l’aula magna della università Lumsa. Presenti gli esponenti del mondo dello sport e del mondo ecclesiastico. In rappresentanza della Roma il direttore sportivo giallorosso Daniele Pradè ed il difensore brasiliano Juan, giunti poco prima delle 18,00 presso l’aula magma. Presenti anche i presidenti della Figc e della Lega Professionisti Giancarlo Abete e Maurizio Berretta. Daniele Pradè è intervenuto parlando del sorteggio di Europa League di questa mattina che ha accoppiato la Roma al Panathinaikos per i sedicesimi di finale: “E’ una squadra forte, che combatte ed ha giocatori forti come Gilberto Silva, Karagunis, Seitaridis, Katsuranis. L’importante è giocare bene in Grecia, se ci facciamo trovare pronti all’appuntamento siamo una squadra forte anche noi. Un avversario valeva l’altro tranne il Liverpool, le altre erano tutte allo stesso livello. Le dichiarazioni di Guberti? Non ha detto nulla di grave. È stato frainteso, ha voglia di giocare, la decisione la prenderemo ai primi di gennaio”.

Mercato, Guberti: “Potrei andarmene”. Toni: “Fra 10 giorni si saprà dove vado”

 Da Il Tempo:

La Roma si sta muovendo per vendere i giocatori che Ranieri ha messo da parte. Uno è Guberti, che non usa mezze parole. “Sto giocando poco, a gennaio potrei valutare l’ipotesi di andarmene”. Nella sua stessa situazione c’è Motta. Sarebbe pronto a partire già a gennaio ma va prima risolta la comproprietà con l’Udinese: “Si può definire soltanto a giugno” dice Pradè. Ieri Motta ha pranzato con il procuratore Bozzo e gli altri due assistiti dal manager Perrotta e Juan.

Per Julio Sergio è pronto il rinnovo, Juan sul mercato

 Da Il Romanista:

Non è un bel momento per i brasiliani romanisti, Julio Sergio a parte. Da Artur a Baptista, passando per Doni e Cicinho per finire a Juan e Taddei: nessuno tra questi giocatori può dirsi sicuro di giocare con la Roma il prossimo anno. Alcuni potrebbero partire già a gennaio, e anzi passa proprio per la rinuncia ad alcuni ingaggi pesanti la possibilità di acquisire un top player per l’attacco. Due su tutti, quelli di Baptista e Cicinho. Entrambi potrebbero partire a gennaio, e se arrivassero delle offerte la Roma non farebbe niente per trattenerli perché potrebbe rientrare di qualche milione di euro e soprattutto risparmiare gli oltre 4 milioni netti d’ingaggio che guadagnano i due calciatori attualmente utilizzati da Ranieri col contagocce. Se invece non dovessero arrivare offerte per Cicinho e Baptista sul mercato potrebbe finire addirittura Juan.

Roma, Juan è o.k. Ballottaggio con Mexes e Burdisso

Juan si dice finalmente pronto per tornare a giocare: il brasiliano potrebbe essere schierato da Claudio Ranieri già domenica nella gara contro l’Atalanta. Il dilemma, a questo punto, è per paradosso quello di capire chi mettere fuori tra Philippe Mexes e Nicolas Burdisso, entrambi in condizioni di forma ottimali. A meno che il tecnico testaccino non decida proprio di cambiare modulo e tenerli tutti e tre in campo. A riportare le prime indiscrezioni è Il Corriere dello Sport edizione odierna:

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