Hidalgo: “La Roma vuole Rodriguez”

 Dal Corriere dello Sport:

«E’ vero, la Roma vuole Clemen­te Rodriguez»: Fernando Hidalgo, pro­curatore del difensore argentino sini­stro, ieri ha ribadito dell’interessamento romanista nei confronti del suo giocato­re, specificando anche, però, che il pro­blema«è legato al fatto che Rodriguez non è comu­nitario e la Roma in que­sto momento non può prendere altri extracomu­nitari». Hidalgo ha anche detto di aver parlato del giocatore con il direttore sportivo romanista Danie­le Pradè che ieri è volato a Milano per le ultime battute sulle com­proprietà.

Clemente Rodriguez-Roma, il problema è lo status

 Dal Corriere dello Sport:

L’argentino a Trigoria piace. E per argentino bisogna intendere Clemen­te Rodriguez, esterno sinistro a cui gusta spingere parecchio sulla fascia. Un nome che, due giorni fa, è stato rivelato da Fer­nando Hidalgo, procuratore di Milito e Burdisso, indicandolo come un possibile obiettivo ro­manista. Ventinove anni, avanti indietro tra Argenti­na (Boca ed Estudiantes) ed Europa (Spartak Mosca ed Espanyol), visto l’altro ieri sera titolare nell’Ar­gentina di re Diego nel due a zero contro la Grecia con cui i sudamericani hanno chiuso a pun­teggio pieno, Rodriguez può essere non solo il vice Riise, ma garantire un’alterna­tiva anche in una posizione più avanzata, fascia destra compresa.

Roma: Masiello forse, Knezevic no

 Dal Corriere dello Sport:

«Alla Roma interes­sa Clemente Rodriguez». Lo ha detto Fernando Hidalgo, un procuratore con cui la Roma deve confrontarsi quotidianamente per risol­vere la vicenda Burdisso. La frase contiene un fondo di verità. Nel senso che Rodri­guez, terzino sinistro del­l’Estudiantes di 29 anni, è stimato dai dirigenti di Tri­goria e piace a Claudio Ra­nieri. L’acquisto potrebbe concretizzarsi solo se Pradè vendesse uno tra Vucinic, Juan e Pizarro. Un’idea a cui in questo momento nessuno vuole pensare.

Burdisso: l’Inter spara alto

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Tempi lunghi per Nicolas Burdisso. Questo l’esito dell’incontro tra il direttore dell’area tecnica dell’Inter Marco Branca e l’agente Fernando Hidalgo. Più che portare un’offerta della Roma, Hidalgo ieri ha ribadito a Branca che il desiderio del suo assistito è quello di restare nella Capitale. A Palazzo Saras chiedono 10 milioni. Problema non da poco, visto che al momento la Roma non ha un euro in cassa e deve prima fare cassa con la cessione della metà di Motta e quelle, comunque non facili, di Baptista e Doni. Nell’incontro della prossima settimana – oltre a uno sconto – Pradè chiederà a Branca tempo e la possibilità di inserire contropartite tecniche.

Mondiali 2010, Brasile-Costa d’Avorio: Drogba trema. C’è Juan

 Neppure il Brasile di Carlos Dunga ha finora incantato: nel corso dei Mondiali del Sud Africa, tuttavia, il girone dei verdeoro pare essere uno dei più equilibrati se è vero – come è vero – che neppure la Corea del Nord è parsa tanto scarsa. Oggi toccherà nuovamente ai carioca, impegnati in serata contro l’ostica Costa d’Avorio dell’acciaccato Didier Drogba. Gli africani sono a tutti gli effetti l’ultima speranza (con il Ghana) cui il continente nero può aggrapparsi per vivere l’emozione di un passaggio del turno ma per il calciatore del Chelsea il pericolo è in agguato. Si chiama Juan, muraglia brasiliana che ha mostrato di sapere – lui solo – frapporre ostacoli insormontabili davanti ai pali di Julio Cesar. Da Il Romanista:

Baptista sicuramente lo sa. Ma stasera (ore 20.30), contro la Costa d’Avorio di Eriksson, il suo Brasile potrà contare sul tifo della Roma. C’è un sogno che fanno spesso a Trigoria: Dunga chiama Baptista, gli affida la maglia di Kakà e la Bestia ripaga la fiducia del suo ct con un paio di gol. È una visione. E pure una speranza. Per il cartellino del brasiliano, ad agosto 2008 la Roma ha versato nove milioni nelle casse del Real Madrid.

Brasile-Corea del Nord: stasera debutta Juan

 Dal Romanista:

Lo pensano anche i brasiliani che il modo di dire “la miglior difesa è l’attacco” non è più valido. Per lo meno non per la Seleçao di Carlos Dunga, che questa sera alle 20.30 esordisce nel Mondiale affrontando al Corea del Nord. No, per i verdeoro del 2010 il miglior attacco è la difesa. Quella comandata dal romanista Juan e da Lucio. Una coppia che l’Inter vorrebbe riproporre anche in nerazzurro, magari come frutto della trattativa Burdisso. Ma non se ne parla neppure, Juan non si muoverà dalla Roma per nessuna ragione al mondo. L’unico modo per vederli insieme sarà al Mondiale. I quotidiani brasiliani celebrano i due giocatori e li definiscono come il vero punto di forza della loro nazionale. Globoesporte riporta alcuni dei loro numeri: Nelle 49 partite giocate insieme la Seleçao ha incassato appena 28 gol, alla media di 0,57 a match. Lo score parla di 34 vittorie, 10 pareggi e 5 sconfitte.

Juan: “Giocherò questo Mondiale co­me se fosse l’ultimo”

 Dal Romanista:

E’ uno dei «pretoriani» di Dunga. Lo ha an­che detto, a chiare lettere: «Lui ha rivalutato il lavoro dei difen­sori ed è un fatto positivo in un Paese in cui si predilige il calcio offensivo». Al suo secondo tenta­tivo, Juan cerca la grande affer­mazione internazionale che sino ad ora gli è mancata. «Brucia» l’avventura di quattro anni fa, quando il Brasile delle Stelle si segnalò soprattutto per le pole­miche, la vita abbastanza bella e i risultati decisamente deludenti. «Giocherò questo Mondiale co­me se fosse l’ultimo», dice il ro­manista che sa di avere a dispo­sizione la grande occasione della vita. Viene da una stagione stra­ordinaria con la Roma dopo aver sofferto molto negli anni passati, infortuni, poche partite, il rischio di trasformarsi in un «oggetto misterioso». Per molti dei suoi compagni è l’occasione da non perdere. «Per me, Lucio e Julio Cesar sarebbe straordinario vin­cere il Mondiale dopo aver vinto tutto con l’Inter», ha detto ieri Mai­con. E lui, Juan, il grande avversario dell’interista nella sfida sull’asse Mi­lano-Roma, per una volta concor­da. Con Lucio, poi, i rapporti sono amichevoli, cementati negli anni della comune militanza al Bayer Leverkusen.

Roma, Doni – Baptista: il Mondiale e poi “salutate la Capitale”

 Juan, Alexander Doni e Julio Baptista. La Roma li attende a braccia aperte – caso del difensore – oppure ne ha già immortalato il viso per archiviare la parentesi giallorossa – vedi Baptista e Doni. Gli ultimi due, infatti, saranno fonte – in seguito alla cessione – di un gruzzolo da poter utilizzare in sede di mercato. Intanto, i tre esordiranno martedì nel Mondiale 2010, il giorno dopo il debutto dell’Italia. Da Il Romanista:

Ieri è toccato a Burdisso, domani toccherà a De Rossi e martedì sarà la volta di Juan, Julio Baptista e Doni. Sono cinque i romanisti al Mondiale e tutti, a parte Juan, in queste ore sono oggetto di voci di mercato. Ma se il Real Madrid dovrà rassegnarsi a vedere ancora a lungo Ddr con la maglia della Roma e la questione riguardante Burdisso sembra in via di definizione, Doni e Julio Baptista hanno un futuro che è ancora tutto da scrivere. E il Mondiale può recitare un ruolo importante per entrambi. Almeno, è questo quello che si augura la Roma. Entrambi i calciatori, infatti, sono sulla lista dei partenti e dalle loro cessioni (e con i soldi risparmiati sui loro ingaggi, tra i più “pesanti” della rosa) la società giallorossa si augura di raccogliere i soldi necessari per operare sul mercato dopo gli arrivi di Simplicio e Adriano. Per Doni, che difficilmente riuscirà a valorizzarsi in questo mese visto che è il terzo portiere della Seleçao di Dunga, sembra tramontata l’ipotesi Milan. La società rossonera, infatti, ha annunciato la conferma di Marco Storari e questo dovrebbe chiudere definitivamente la porta a Doni.

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