Juan dalla Roma al Brasile. Dal campionato italiano alla Coppa del Mondo. Il centrale difensivo giallorosso ha appena concluso la sua migliore stagione nella Capitale riuscendo a diventare – prestazione su prestazione – un pilastro della squadra di Claudio Ranieri. L’ossatura della futura Roma non ne può prescindere e, in barba alle voci di mercato che vogliono l’Inter sul carioca (magari da inserire nella trattativa per cedere Nicolas Burdisso a Rosella Sensi), Juan dà appuntamento al prossimo anno. Nel quale, dice testuale, l’Inter dovrà fare i conti con i capitolini. Nella lunga intervista esclusiva rilasciata a Il Corriere dello Sport, il perno della retroguardia capitolina ha affrontato più di un argomento: dalla stagione appena conclusa al mercato estivo, dai Mondiali alla voglia di rilanciare la sfida ai nerazzurri, dai destini degli altri brasiliani in Italia a Francesco Totti.
SERIE A 2009/10. “Sensazioni contrapposte. Amarezza e orgoglio. Un dispiacere enorme di non essere riuscito a vincere, anche se abbiamo fatto tutto il possibile. E’ andata così. Certo conquistare 80 punti e non vincere è dura. Ma c’è anche la consapevolezza di aver dimostrato il nostro valore, insidiando una squadra più forte di noi“.
COME DUE ANNI FA. “No, sono state due situazioni diverse. Due anni fa ci abbiamo creduto solo alla fine. Ci eravamo avvicinati all’Inter alla penultima giornata, quest’anno ci abbiamo creduto per un paio di mesi, siamo stati in testa per due settimane“.
CARENZE. “Un po’ di fortuna, ma abbiamo perso contro una grande squadra, bisogna dirlo. L’Inter come organico è una delle più forti in Europa. Abbiamo sbagliato qualche partita, ma forse qualcun’altra l’abbiamo vinta senza meritare. Comunque è andata, il prossimo anno dovremo fare meglio“.